tenere tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] mano, anche con uso fig. (v. penna, n. 3 d); t. la racchetta con la sinistra; tieni il lume con tutte Manzoni); ant. anche t. con uno: tutta l’isola si divise, e chi tenea con l’uno e che sostiene sulle zampe una piccola torre. Come s. m., sempre in ... Leggi Tutto

passo3 passo3 s. m. [deverbale di passare]. – 1. a. L’atto, il movimento di passare; passaggio: permettere, consentire, o negare, impedire, vietare, proibire il p. (a qualcuno, oppure in un luogo, per [...] un luogo); ché ’l nostro passo Non ci può tòrre alcun (Dante); ostacolare il p.; contendere il p. a qualcuno, contrastare il suo porta incompleta fra una camera e l’altra dell’isola. f. P. d’uomo, apertura proporzionata al passaggio di un uomo ... Leggi Tutto

saraceno saracèno (ant. o pop. saracino) agg. e s. m. [dal lat. Saracenus, gr. Σαρακηνός]. – 1. s. m. (f. -a) Denominazione generica degli Arabi nel medioevo cristiano, originariamente forse nome di [...] a. Appartenente o relativo ai Saraceni: in casa d’una bonissima donna saracina (Boccaccio); torre s.; l’esercito s., le navi s.; le dell’isola e la cui introduzione è popolarmente attribuita ai Saraceni: immaginare un profondo bosco d’olivi saraceni ... Leggi Tutto

fuggire v. intr. e tr. [lat. fugĕre (della medesima radice del gr. ϕυγή «fuga», ϕεύγω «fuggire»), con mutamento di coniugazione] (pres. indic. fuggo, fuggi, fugge, fuggiamo, fuggite, fùggono; pres. cong. [...] su per i monti, verso il mare, in un’isola sperduta; f. all’impazzata, come il vento; fuggì che sono fuggito dopo il primo atto. d. estens. Correre veloce: si mise a e vinta cadde sopra il battuto della torre (Boccaccio). Più com. per indicare il ... Leggi Tutto