controproduttivo
agg. Che ottiene un effetto contrario a quello voluto. ◆ E si può solo sperare che l’amministrazione Bush, TonyBlair e gli altri abbiano realmente compreso che sarebbe inutile -- o, [...] come si suol dire, controproduttivo -- e naturalmente immorale bombardare le popolazioni oppresse dell’Afghanistan. (Manifesto, 6 ottobre 2001, p. 7, Apocalisse) • [Silvio] Berlusconi ha definito «controproduttive» ...
Leggi Tutto
gggente
s. f. inv. (iron. scherz.) Massa, gente comune, popolo. ◆ basta guardare [Tony] Blair in televisione ai Comuni per capire subito il perché. Come sguscia e sgattaiola e scodinzola espansivo in [...] Parlamento: furetto, fighetto, furbetto, con una pacca e una drittata per tutti. Sempre ricciolino, sorridente, ammiccante: un fringuello. Non come certi nostri [politici] che procedono ingessati e tetri ...
Leggi Tutto
piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [...] sul piano di uscita dall’Iraq dopo le elezioni del 30 gennaio. «Si tratta di un exit-plan. Ne ho parlato con [Tony] Blair e [George W.] Bush. E dopo queste elezioni si può iniziare a studiarlo» annuncia il presidente del Consiglio a margine del ...
Leggi Tutto
pro-ogm
(pro-Ogm), agg. inv. Favorevole alla coltivazione di organismi geneticamente modificati. ◆ Il Parlamento di Strasburgo ha addirittura indurito la linea proposta dalla Commissione proclamando [...] sommati i voti di quasi tutta la sinistra (escluso un pugno di laburisti che ha seguito l’ordine pro-Ogm di [Tony] Blair), di vari liberali, di parte delle destre, di alcuni popolari. (M. M., Repubblica, 4 luglio 2002, p. 13, Politica estera) • il ...
Leggi Tutto
pseudopacifista
(pseudo-pacifista), s. m. e f. e agg. Chi si professa pacifista per opportunismo o conformismo; a esso relativo. ◆ [Tony] Blair è impegnato in una doppia missione: coltivare i rapporti [...] di amicizia e di comprensione reciproca con i paesi del Medio Oriente; sconfiggere gli atteggiamenti ambigui e pseudo-pacifisti di alcuni partner europei. (Foglio, 3 novembre 2001, p. 1, Prima pagina) ...
Leggi Tutto
innocentizzazione
s. f. Il rendere innocente, il far passare per innocente. ◆ Cos’è dunque che ha reso possibile l’«innocentizzazione» storica del comunismo, il più o meno larvato ma sostanziale negazionismo [...] la larvata innocentizzazione dei massacratori veri e la rude colpevolizzazione di chi ne ha subìto l’azione criminale, [Tony] Blair ha meritoriamente posto la parola fine. (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 12 luglio 2005, p. 1, Prima pagina ...
Leggi Tutto
iperpolitica
(iper politica), s. f. La politica che si racchiude nella propria sfera di interesse, pretendendo di affrontare i grandi problemi della società, ma finendo per restarne avulsa e distaccata. [...] e amorfa classe media, che va conquistata col messaggio, visto che il contenuto non distingue più la destra dalla sinistra. [Tony] Blair è stato il primo a capirlo, a entrare nel mondo dell’iperpolitica, in cui la politica si occupa di se stessa ...
Leggi Tutto
israelopalestinese
(israelo-palestinese), agg. Che coinvolge i governi e le popolazioni israeliana e palestinese. ◆ Amara ironia, che rovescia su ebrei, vittime millenarie della cristiana calunnia del [...] novembre 2007, p. 3) • Pochi giorni fa, in un’intervista rilasciata a vari quotidiani nel suo ufficio a Gerusalemme, [Tony] Blair ha detto che un accordo di pace israelo-palestinese entro il 2009 – come sancito dalle recenti intese di Annapolis – è ...
Leggi Tutto
Mister Europa
(Mr. Europa), loc. s.le m. inv. Figura politica istituzionale, non prevista dai trattati dell’Unione europea, che avrebbe il compito di rappresentare unitariamente le politiche dell’Unione [...] in ambito internazionale. ◆ Poiché [Tony] Blair ha accettato di rilasciare un’intervista esclusiva a «la Repubblica» sul congresso del Partito del Socialismo Europeo che si apre oggi a Milano, e poiché lì si parlerà del nome del futuro Mr. Europa, ...
Leggi Tutto
afrocentrismo
s. m. Concezione che considera l’Africa come fulcro di equilibri politici. ◆ Se a fronte del genocidio dei tutsi in Ruanda (un milione di vittime!) un gruppo di Stati africani si fosse [...] ? (Susan Sontag, Repubblica, 19 aprile 1999, p. 17, Estero) • Alla guida di questo «afrocentrismo» c’è il premier inglese, TonyBlair, che, come si diceva, nel prossimo G8 intende mettere al centro della politica mondiale l’obiettivo di duplicare i ...
Leggi Tutto
Uomo politico britannico (n. Edimburgo 1953). Eletto segretario del Labour party (1994), guidò il partito alla vittoria nelle elezioni del 1997, sostenendo una politica che coniugava i principi liberali del mercato e della responsabilità individuale...
Romano, Andrea. – Storico e uomo politico italiano (n. Livorno 1967). Laureatosi in Lettere presso l’università di Pisa, ha conseguito il dottorato di ricerca in Crisi e trasformazioni della società presso l’università di Torino ed è professore...