tonaca
tònaca (ant. o region. tònica) s. f. [lat. tŭnĭca: v. tunica]. – 1. a. Veste ampia, lunga fino ai piedi, non modellata, con larghe maniche, indossata dai frati e dalle monache, di colore vario [...] dei domenicani, la t. marrone scuro dei francescani; la t. delle benedettine; era un poverello, ch’avea rotta La tonica e il cappuccio ripezzato (Pascoli). Come simbolo della vita religiosa: vestire, indossare la t., farsi frate o monaca; gettare ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] altra vocale (es. basium, varius). In italiano, la lettera può avere tre valori: a) di vocale, che può essere sillabica e tonica come in pino, pio; sillabica ma atona come pineta, piolo; asillabica come in bàita, fàida; b) di semiconsonante, come in ...
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dittongo
dittòngo s. m. [dal lat. tardo diphthongus gr. δίϕϑογγος, comp. di δι- «due» e ϕϑόγγος «suono»] (pl. -ghi). – 1. Gruppo di due vocali che si seguono nella medesima sillaba, e delle quali una [...] , svoltisi rispettivam. dal lat. ĕ, ŏ; secondo le regole della grammatica storica, il dittongo mobile sussiste solo se finale di sillaba tonica in voci popolari, mutandosi in e, o in ogni altro caso: quindi, per es., muovo (con uo), ma movevo (con o ...
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semiconsonante
s. f. [comp. di semi- e consonante, sul modello di semivocale]. – In linguistica, sinon. di semivocale, usato però quasi esclusivam. per quelle semivocali che precedono una vocale e costituiscono [...] pronunciarsi sillabiche in una pronuncia più lenta (caso frequentissimo, specie se la prima vocale, come negli esempî ora citati, è tonica), e in ogni caso non possono, in quella posizione, dar luogo a un’opposizione (distintiva) con una i o una ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] l’assonanza e la consonanza: v. le due voci); r. ricca, quando è identica anche la consonante che precede la vocale tonica (per es., meditare-agitare; un caso particolare è la r. leonina, espressione che però ha anche un sign. diverso: v. leonino2 ...
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sensibile
sensìbile agg. [dal lat. sensibĭlis, con sign. passivo e attivo (der. di sentire «percepire», part. pass. sensus); in alcuni sign., è influenzato dal fr. sensible]. – 1. Con valore passivo: [...] spesso come s. f., la sensibile, la nota rappresentante il settimo grado della scala quando esso dista un semitono dalla tonica (quindi si nella scala di do maggiore, sol diesis in quella di la minore armonica e melodica ascendente). Il termine trae ...
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plagale
agg. [dal lat. tardo plagalis, adattam. del gr. πλάγιος, propr. «obliquo»]. – 1. Nella teoria musicale del canto gregoriano, modi (o toni) p., i quattro modi pari, derivati dai quattro dispari [...] era diversa la dominante. 2. Nell’armonia tonale, cadenza p., successione armonica in cui si giunge all’accordo di tonica (fondamentale o momentanea) non dall’accordo di dominante, come avviene nella cadenza autentica o perfetta, ma da quello di ...
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acqua
1. MAPPA L’ACQUA è un composto chimico che ha come formula H2O (cioè è costituito da idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura in tre stati: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio [...] ed estratti (a. borica; a. aromatica; a. di Colonia).
Parole, espressioni e modi di dire
acqua benedetta, di rose, ossigenata, tonica
acqua cheta
acqua e sapone
acqua santa
corso d’acqua
sott’acqua
acqua in bocca
acqua a catinelle, a dirotto
affogare ...
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accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si [...] «qui» e «qua» non vengono di norma accentate; a. le «e» e le «o» aperte. b. Pronunciare facendo sentire l’accento tonico: a. bene, a. correttamente le parole. 2. a. Mettere sulla musica scritta le indicazioni piano, forte e sim. b. Eseguire un brano ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] dittonghi apparenti, ma non qui e qua dove non può esserci equivoco). È inoltre facoltativo segnare l’accento per indicare sia la vocale tonica, sia il timbro aperto o chiuso dell’e o dell’o, e questo senza limiti precisi, ma per lo più soltanto là ...
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TONICA
Giulio PANCONCELLI-CALZIA
. È il centro melodico e armonico della tonalità, il suono, cioè, verso il quale convergono le forze d'attrazione che si destano in seno a un determinato sistema tonale e che mirano a un punto di riposo. Praticamente...