tonica2
tònica2 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. tonico, sottint. nota]. – Nella terminologia musicale, il primo grado della scala considerato nella sua funzione tonale. ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] del dittongo uò (es. buono) e dei nessi con q o g velare (es. quando, guanto). Nel gruppo i + vocale tonica la dieresi si ha solo: 1) se anche la vocale tonica è un’i (es. echiina 〈eki-ìna〉); 2) se la i è preceduta da qu o da uno dei gruppi p, b ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] . hŏmo; còrpo, lat. cŏrpus); 3) la ò italiana è pure l’esito dell’au latino (per es. òro, lat. aurum); 4) la o tonica delle voci dotte, qualunque ne sia l’origine, e fatta solo eccezione per casi d’analogia, è pronunciata aperta (per es. nòbile, dal ...
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e, E
〈é〉 s. f. o m. (radd. sint.). – Quinta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta, con modificazioni formali e funzionali, risale a un [...] vocalici, la e aperta o larga 〈è〉 e la e chiusa o stretta 〈é〉. La distinzione è pienamente valida soltanto per la e tonica (e sempre senza effetto nel verso, in cui la rima tra é ed è fu sempre liberamente ammessa); per la e semitonica (con accento ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] lat. pūnire); la u aperta invece, già prima della fine dell’unità romana, si confuse con la o chiusa in ogni posizione, tonica (ō del latino classico) o atona (ō, ŏ del latino classico), e ne condivise interamente i successivi sviluppi in quasi tutte ...
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mediante2
mediante2 s. f. [dal lat. tardo medians -antis, part. pres. di mediare; v. la voce prec.]. – In musica, la nota che occupa il terzo grado della scala diatonica (definita talvolta anche nota [...] e la dominante; per es., nel tono di do la mediante è il mi. L’intervallo formato dalla mediante con la tonica determina il «modo»: maggiore se l’intervallo è di terza maggiore (do - mi), minore se è di terza minore (do - mi bemolle). Con il primo ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] sette suoni a distanza prestabilita, con la ripetizione del primo suono alla fine; in partic. la scala di do maggiore, fondata sulla tonica do si sviluppa così: do-re-mi-fa-sol-la-si-do; nella scala maggiore gli intervalli tra le note sono sempre di ...
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dominante
agg. [part. pres. di dominare]. – 1. Che domina: i popoli d.; non com. sostantivato, i d., i regnanti. Più spesso, che predomina, che prevale su altri: la religione d. in una nazione; partito, [...] , per es., la dominante di do è sol), e su di essa si articola prevalentemente la melodia prima di concludere sulla tonica. L’accordo di d., che viene cioè costruito sulla dominante (e che nel caso considerato è l’accordo sol-si-re) è fondamentale ...
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plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica [...] , i brindisi, la, le crisi; pari, impari, dispari); i monosillabi (il, i re; la, le gru); le parole terminanti in vocale tonica (il, i caffè; la, le virtù); i nomi in consonante (il, i lapis; il, i film). Questo Vocabolario considera regolari i nomi ...
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accordo
accòrdo s. m. [der. di accordare]. – 1. Concordia, armonia di sentimenti in una o più cose: c’è stato sempre fra loro un buon a.; essere in buon a.; buon a. fra marito e moglie, fra suocera e [...] dei tre suoni d’una stessa funzione tonale; per es., nel tono di do maggiore, formano accordo le note do-mi-sol (triade di tonica), fa-la-do (di sottodominante), sol-si-re (di dominante), ecc.; a. maggiori, a. minori, secondo che l’intervallo tra la ...
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TONICA
Giulio PANCONCELLI-CALZIA
. È il centro melodico e armonico della tonalità, il suono, cioè, verso il quale convergono le forze d'attrazione che si destano in seno a un determinato sistema tonale e che mirano a un punto di riposo. Praticamente...