riportino
s. m. [dim. di riporto]. – Nel linguaggio di borsa, il riporto stipulato da agente di cambio con proprî clienti che gli affidano dei capitali da far fruttare: è fatto su titoli, variabili di [...] di cambio, che li indica – secondo le proprie disponibilità contingenti – in blocco, cioè per il prezzo complessivo pari al capitale liquido da lui amministrato. È un investimento garantito da titoli a saggio variabile secondo il mercato dei riporti. ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] tipici delle folle; con l’espressione psicologia della m. o delle m. (o anche delle folle, da La psychologie des foules, titolo di un’opera scritta dallo psicologo fr. G. Le Bon nel 1895) si indica l’analisi di tali comportamenti collettivi, spiegati ...
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corso2
córso2 s. m. [lat. cŭrsus -us, der. di cŭrrĕre «correre»]. – 1. a. ant. L’atto, l’esercizio del correre: In picciol c. mi parieno stanchi Lo padre e’ figli (Dante); alla lotta e al corso Io t’educai [...] : c. denaro (o anche c. domanda, c. d’acquisto), c. lettera, il prezzo al quale vengono richiesti, o rispettivam. offerti, titoli, divise, banconote; c. alla pari, se coincide con il valore nominale; c. sopra la pari, c. sotto la pari, secondo che ...
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gallonato
agg. [part. pass. di gallonare, o, più spesso, der. di gallone1]. – 1. Ornato di galloni, fregiato con galloni: livrea, divisa g.; più spesso, riferito a persona, che indossa un abito ornato [...] , anche sostantivato: i gallonati); fig., con tono spreg., plebe, marmaglia, gentaglia g., gente di nessun valore che è riuscita servilmente ad avere titoli e gradi non meritati. 2. In araldica, attributo del padiglione con galloni e passamani d’oro. ...
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pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] monetaria estrinseca dei due paesi (nel caso di cambio), oppure del valore nominale dei titoli pubblici o privati; emissione alla p., emissione di titoli pubblici e privati che obbliga il sottoscrittore a versare una somma uguale al valore nominale ...
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nominativita
nominatività s. f. [der. di nominativo]. – L’essere nominativo, riferito quasi esclusivam. a titoli di credito (detti appunto nominativi) sui quali è obbligatoriamente indicato il nome del [...] possessore e che quindi sono negoziabili solo da questo: introdurre la n. dei titoli azionarî. ...
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abbassare
v. tr. [der. di basso 1]. – 1. Spostare più in basso: a. un quadro, a. la lampada; fare più basso, portare a un livello più basso: a. il muro di una casa, l’altezza di una finestra; portare [...] , a. la luce, la fiamma del gas; a. i prezzi; a. di un punto il costo del denaro; a. la moneta, i titoli, le azioni, ridurne il valore. Nel linguaggio sport., a. un primato (con riferimento a competizioni per le quali ha valore il tempo impiegato ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] escludendo il comune capostipite (per es., i cugini sono parenti in 4° g., zio e nipote in 3° grado). d. Grado di nobiltà, il titolo di nobiltà di cui qualcuno è investito (barone, conte, marchese, ecc.), considerato come parte di tutta la serie dei ...
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sottoscrizione
sottoscrizióne s. f. [der. di sottoscrivere, sul modello del lat. subscriptio -onis; l’uso estens. è un calco dell’ingl. subscription e del fr. souscription]. – 1. a. L’atto di sottoscrivere, [...] ha già superato i cinque milioni di euro. 3. S. di un prestito pubblico, di buoni del tesoro, acquisto di titoli di nuova emissione; pubblica s., quando i titoli vengono offerti al pubblico direttamente dallo stato o tramite un consorzio bancario. ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] in r. con qualcuno, dargli il dovuto, fare quanto è necessario per soddisfarlo. Nell’uso finanziario e bancario, titoli in r., titoli pubblici o privati muniti di cedola d’interesse o di dividendo in corso di maturazione; in regola, clausola apposta ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi e titoli più o meno celebri attinti...
Sono chiamati atipici i titoli di credito non previsti dalla legge, ma creati dai privati in virtù dell’autonomia contrattuale loro riconosciuta dall’ordinamento (art. 1322, co. 2, e 1324 c.c.) e dell’assenza in quest’ultimo di una elencazione...