pro soluto
locuz. lat. (propr. «a titolo di pagamento»), usata in ital. come agg. – Formula del linguaggio giur., usata nell’espressione cessio pro soluto («cessione a titolo di pagamento»): è quella [...] cessione del credito nella quale il cedente è liberato nei confronti del cessionario anche se il debitore ceduto non adempie. Analogam., si dice anche, con riferimento al trasferimento di titoli di credito, datio pro soluto (v. dazione). ...
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pro solvendo
locuz. lat. (propr. «a titolo di pagamento da farsi»), usata in ital. come agg. – Formula del linguaggio giur., usata nell’espressione cessio pro solvendo («cessione a titolo di pagamento [...] da farsi»): è quella cessione del credito nella quale il cedente è liberato nei confronti del cessionario solo se il debitore ceduto adempie. Analogam., nel trasferimento dei titoli di credito, si usa l’espressione datio pro solvendo (v. dazione). ...
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KWIC
〈ku̯ìk〉 s. m. – In informatica, sigla delle parole ingl. Key Word In Context «parola chiave in un contesto», di solito nella locuz. KWIC Index, con cui viene indicato un programma operativo che [...] consente la formazione autonoma di liste di dati (costituite in genere da titoli, sommarî o brevi testi significativi) ordinate in base alle parole chiave presenti nei singoli documenti, e nelle quali le singole parole non compaiono isolate ma unite ...
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OPA
‹òpa› (meno com. òpa) s. f., invar. – Sigla di offerta pubblica di acquisto, con cui, nel linguaggio econ., è indicato un modo di acquisto di azioni o obbligazioni convertibili attraverso un’offerta [...] pubblica a un prezzo prefissato, generalmente superiore a quello di borsa; viene considerata esecutiva solo se l’ammontare dei titoli offerti in risposta all’OPA raggiunge il minimo prefissato nell’OPA stessa. ...
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scena
scèna s. f. [dal lat. scaena, gr. σκηνή «tenda, fondale del palcoscenico»]. – 1. a. Parte del teatro dove gli attori recitano; è costituita generalm. da una piattaforma sopraelevata rispetto al [...] fig., fare scena, esibirsi per fare colpo, impressionare, sbalordire, o anche commuovere, impietosire: per fare sc. vanta sempre presunti titoli nobiliari; ogni volta si mette a fare sc. nominando le sue amicizie altolocate; pur di fare sc. si veste ...
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margine
màrgine s. m. (ant. f.) [lat. margo -gĭnis, m. e f.]. – 1. a. La parte estrema ai due lati, o tutto intorno, di una superficie qualsiasi: i m. della vallata, della foresta, di un lago; arrivare [...] . di caricamento (v.), nel premio di assicurazione sulla vita. M. di garanzia, il deposito supplementare in denaro o in titoli che gli operatori a termine in merci o in valori mobiliari sono chiamati a effettuare in caso di variazioni sfavorevoli di ...
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surrogato
s. m. [uso sostantivato del part. pass. di surrogare]. – Prodotto o sostanza che surroga, in quanto ha caratteristiche e proprietà analoghe, un altro prodotto o un’altra sostanza, rispetto [...] , ciò che sostituisce un’altra cosa in modo imperfetto: surrogati della moneta, nel linguaggio econ. e comm., le cambiali e i titoli di stato; questa non è cultura, è solo un suo s.; scrivere era per lui un s. della forza vitale che infuriava ...
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rating
〈rèitiṅ〉 s. ingl. (propr. «valutazione, stima»; pl. ratings 〈rèitin∫〉), usato in ital. al masch. – 1. Nel linguaggio nautico sportivo, termine equivalente all’ital. stazza di regata (v. stazza, [...] che implica una valutazione numerica). 3. Nel linguaggio economico e finanziario, valutazione della qualità e dell’indice di affidabilità dei titoli emessi da una società, da un’impresa o da uno Stato e, di conseguenza, della sua solidità finanziaria ...
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prelievo
prelièvo s. m. [der. di prelevare]. – 1. L’azione di prendere una piccola parte di un tutto per sottoporla a esame o per altro motivo: p. di un campione; p. di un tessuto, di sangue, di secreti, [...] ’imposta, la sua riscossione. c. P. fiscale, l’ammontare degli oneri dovuti e versati dai contribuenti allo stato a titolo di imposta, tassa o contributo speciale (si identifica con il complesso delle entrate di natura tributaria dello stato). d. Con ...
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paragrafo
paràgrafo s. m. [dal lat. tardo paragrăphus, gr. ἡ παράγραϕος, comp. di παρα- «para-2» e -γραϕος «-grafo»]. – 1. In origine, segno d’interpunzione che compare negli antichi papiri greci dell’età [...] di solito in colore diverso da quello in cui è esemplato il testo (per lo più rosso e blu) per porre in evidenza titoli, rubriche, parti di elenchi, ecc., o anche per indicare una divisione nel testo quando si passava ad altro argomento, premesso di ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi e titoli più o meno celebri attinti...
Sono chiamati atipici i titoli di credito non previsti dalla legge, ma creati dai privati in virtù dell’autonomia contrattuale loro riconosciuta dall’ordinamento (art. 1322, co. 2, e 1324 c.c.) e dell’assenza in quest’ultimo di una elencazione...