titolotìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] molti t. alla nostra riconoscenza; quel che ha fatto mi sembra t. sufficiente perché sia stimato da tutti noi. Con accezione partic., a titolo di, in qualità di, con il significato o il valore o lo scopo di: me l’hanno concesso a t. di premio, a ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di [...] , e m. finanziario, che si svolge nelle Borse valori e in cui si trattano capitali a lungo e medio termine; m. dei titoli e m. dei cambî; si parla inoltre di m. del lavoro, per significare il rapporto che, in una determinata situazione economica, si ...
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dossier
〈dosi̯é〉 s. m., fr. [der. di dos «dorso», perché sul dorso della cartella si usava scrivere il nome cui si riferivano i documenti]. – 1. Incartamento, inserto (contenente una pratica d’ufficio, [...] ; un d. dei servizî segreti. 2. Nel linguaggio di banca, stock di titoli: d. estero libero o d. libero di titoli o anche d. titoli dell’estero, la massa dei titoli italiani ed esteri depositati, presso la Banca d’Italia o altre banche autorizzate, da ...
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stampigliatura
s. f. [der. di stampigliare]. – 1. L’operazione di stampigliare, soprattutto quando viene effettuata su un intero gruppo di fogli, titoli, documenti, biglietti ferroviarî, tranviarî o [...] stessi l’aumento o la diminuzione verificatisi nel capitale della società emittente o nel valore nominale dei titoli, l’avvenuto godimento di un diritto principale o accessorio (opzione, pagamento di dividendo) o qualsiasi altra circostanza attinente ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] Sempre con valore causativo (con sign. già molto comune in latino), al plur., alte cariche, gradi accademici, titoli, onorificenze, decorazioni, ecc., che sono insieme fonte di prestigio e attestato della pubblica stima: innalzare, elevare ai massimi ...
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corporate bond
loc. s.le m. inv. Nel mercato finanziario, obbligazione emessa da una società privata. ◆ I gestori sottolineano che quando si scelgono i «corporate bond» bisogna diversificare molto il [...] 2004, p. 5) • Da un paio d’anni anche la famiglia degli obbligazionari ha preso però quota, salendo a 35, per lo più in titoli di stato in euro a reddito fisso su tutte le scadenze, ma con presenza di Etf [Exchange Traded Funds] monetari, o legati ai ...
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mobiliare1
mobiliare1 agg. [der. di mobile1]. – 1. Relativo a beni mobili; si usa in determinate locuz. del linguaggio econ.: a. Capitale m., una qualsiasi forma di ricchezza che non abbia natura immobiliare, [...] . detta ma anche quelli di attività di lavoro, libero o subordinato, e di attività miste di capitale e lavoro. d. Titolo m., ogni titolo rappresentativo di quote di capitale sociale (azione) o di prestiti obbligazionarî. Il mercato ufficiale dei ...
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pensione
pensióne s. f. [dal lat. pensio -onis, propr. «pagamento» (da fare in un giorno fissato, quindi anche «pigione, fitto»), der. di pendĕre «pagare»]. – 1. Rendita permanente o temporanea che lo [...] versate solo 20 annualità di contribuzione (15 per le donne con figli). P. reversibile è quella che, alla morte del titolare, viene corrisposta al coniuge o ai figli minorenni; in termini più specifici essa prende il nome di p. di reversibilità, se ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] senza v., merce spedita in pacco postale di modeste dimensioni, come campione, e quindi con tariffa ridotta. Per il v. nominale di titoli di credito (in contrapp. al loro v. di mercato), di monete (in contrapp. al v. intrinseco o reale) e di capitali ...
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valuta
s. f. [der. di valere, part. pass. ant. valuto]. – 1. ant. a. Valore economico di un oggetto ragguagliato in denaro, e in partic. di monete e titoli: un gioiello di grande v.; una moneta d’oro [...] cui viene effettuata l’operazione bancaria; v. per l’incasso, v. incasso; franco valuta, locuz. usata per indicare che determinati titoli di credito o documenti devono essere consegnati senza nulla riscuotere o pagare. Per le v. verdi, v. verde, n. 1 ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi e titoli più o meno celebri attinti...
Sono chiamati atipici i titoli di credito non previsti dalla legge, ma creati dai privati in virtù dell’autonomia contrattuale loro riconosciuta dall’ordinamento (art. 1322, co. 2, e 1324 c.c.) e dell’assenza in quest’ultimo di una elencazione...