parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] piccola p.; avere, recitare la p. della prima donna, del caratterista, dell’amoroso, del brillante; fare la p. del tiranno, dell’eroe (o precisando, la p. di Otello, di Amleto, di Ofelia), interpretare tale personaggio; p. serie, tragiche, comiche ...
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salire
(ant. saglire) v. intr. e tr. [lat. salire «saltare»] (pres. salgo, sali, sale, saliamo, salite, sàlgono [ant. o pop. salisco, salisci, ecc.; ant. sàglio, sagli, sàglie, sagliamo, saglite, sàgliono]; [...] ; s. in grado o di grado; s. in ricchezza, in potere; da questa autorità facilmente salse a tanta grandezza che diventò tiranno di Atene (Machiavelli). Non com., con uso assol., crescere di potenza, d’autorità: Evviva chi salì, viva chi scese (Giusti ...
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faraone
faraóne s. m. [dal lat. tardo Pharăo -onis, gr. Φαραώ, e questo dall’ebr. Par῾ōh, voce di origine egiz. che significava propr. «casa elevata» e indicò dapprima il palazzo reale]. – 1. Nell’antico [...] : fu indurito il cuore di Faraone (Esodo 7, 13). In senso fig., la parola è stata talora usata col sign. di re superbo, tiranno, e anche di demonio: il F. infernale (Segneri). 2. Gioco d’azzardo con le carte, molto in voga nel sec. 18°, giocato fra ...
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abominare
(o abbominare) v. tr. [dal lat. abominare o abominari «respingere come cattivo presagio», comp. di ab «da» e omen «presagio»] (io abòmino, ecc.). – 1. letter. Avere in orrore, detestare, disapprovare [...] (per lo più riferito a cosa o persona moralmente riprovevole): a. il vizio, la bestemmia, la violenza; a. i tiranni; Già s’innalzan dai cori omicidi Grazie ed inni che abbomina il ciel (Manzoni). 2. ant. Accusare, tacciare di azioni vituperevoli: di ...
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angariare
v. tr. [dal lat. tardo angariare, che è dal gr. ἀγγαρεύω «spedire un corriere», poi «costringere a un lavoro»; v. angaria] (io angàrio, ecc.). – Sottoporre ad angaria o ad angarie; più comunem., [...] tormentare, vessare, opprimere con angherie: lo angariavano in tutti i modi; i sudditi angariati dal tiranno finirono per ribellarsi; si riteneva angariato dalla società. ...
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congiurare
v. intr. [dal lat. coniurare, comp. di con- e iurare «giurare»] (aus. avere). – 1. Fare, ordire una congiura: c. contro lo stato, contro il governo, contro il tiranno; un gruppo di anarchici [...] congiurarono di assassinare il re. Per estens., accordarsi ai danni di qualcuno: le ditte concorrenti congiuravano per fargli perdere la clientela; scherz., gli amici avevano congiurato di farlo restare ...
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troncare
v. tr. [lat. trŭncare, der. di truncus «tronco1» (agg.)] (io trónco, tu trónchi, ecc.). – 1. a. non com. Rendere tronco, mutilare privando violentemente di qualche parte: t. un albero della [...] cima; t. un cadavere della testa; e assol., in usi poet., decapitare: Ezzelino, immanissimo tiranno, Che fia creduto figlio del demonio, Farà, troncando i sudditi, tal danno ... (Ariosto); lacerare, strappare a morsi: Questi si percotean non pur con ...
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s. m. Il rifiutarsi di scegliere tra due alternative opposte, giudicandole entrambe insoddisfacenti. ♦ La guerra ha dei risvolti impensati e, volendo, buffi. I giornali di destra continuano a definire [...] il neneismo, di qua o di là bisogna stare. Ma chi l'ha detto, e quando? Perché si dovrebbe scegliere tra un tiranno sanguinario e un tipetto pericoloso democraticamente eletto? E non sarebbe ora di finirla con le domande? Sì. (Gianni Mura, Repubblica ...
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tiranno
Mansueto Lombardi-Lotti
Il vocabolo (dal greco τύραννος), secondo il primitivo ed etimologico significato, altro non voleva indicare che re, sovrano, monarca; soltanto l'uso violento e crudele del potere gli attribuì un valore peggiorativo....
Nobile siracusano (410-354 a. C.); collaboratore di Dionisio I, fu alla sua morte consigliere del figlio di lui Dionisio II. Imbevuto di idee platoniche e desiderando che anche il tiranno ne subisse l'influsso, lo sollecitò a invitare Platone...