sanguinoso
sanguinóso agg. [dal lat. tardo sanguinosus, der. di sanguis -ĭnis «sangue»]. – 1. Macchiato di sangue, insanguinato: mani s.; spada s.; bagnava di lacrime Il s. petto Al ciprio giovinetto [...] ha fatto spargere molto sangue: scontro s.; battaglia, guerra, vittoria s.; una s. vendetta. b. letter. ant. Sanguinario: un tiranno s. e bestiale (Guicciardini). 3. fig. Che ferisce profondamente, che offende fin nell’intimo: insulti s.; un’offesa s ...
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rivolgere
rivòlgere v. tr. [lat. revolvĕre, comp. di re- e volvĕre «volgere»] (coniug. come volgere). – 1. a. Volgere di nuovo: sentendosi chiamare di nuovo, rivolse gli occhi verso di lui. b. Volgere [...] por fine al dolor (Manzoni). b. fig., ant. o letter. Far ribellare: r. un paese, un popolo contro il tiranno. Come intr. pron., cambiare di parere, mutare pensiero: non si rivolgerebbe così di leggiero (Boccaccio). ◆ Part. pass. rivòlto, anche ...
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spargere
spàrgere v. tr. [lat. spargĕre] (io spargo, tu spargi, ecc.; pass. rem. sparsi, spargésti, ecc.; part. pass. sparso e ant. sparto). – 1. a. Gettare, versare più o meno uniformemente in punti [...] liquide, effondere, versare: s. lacrime, piangere; s. sangue, in senso fig., commettere, o provocare, uccisioni e ferimenti: uno spietato tiranno che ha sparso fiumi di sangue; s. il proprio sangue per una causa, rimanere ferito o ucciso mentre si ...
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iniquo
agg. [dal lat. iniquus, comp. di in-2 e aequus «equo»]. – 1. Non equo, non giusto: una sentenza i.; i. e ingiusta legge (G. Villani), in quanto viola un principio morale di uguaglianza; un trattamento [...] la iniqua (Dante); e a quello, più com., di malvagio, scellerato, con riferimento sia a persona sia ai suoi atti: l’i. tiranno; coloro li quali me hanno reputato crudele e iniquo e bestiale (Boccaccio); un’azione i.; un i. sospetto; anche, per estens ...
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esangue
eṡàngue (ant. essàngue) agg. [dal lat. exsanguis, comp. di ex- e sanguis «sangue»]. – Senza sangue, detto di chi ne ha perduto molto per grave ferita o per malattia: giaceva e. nel letto; per [...] estens., pallido, smorto: aveva il volto e.; privo di vita: cadde e.; plachi il tiranno essangue Lo spirto mio co’l suo maligno sangue (T. Tasso). Fig., letter., senza forza e calore, riferito a scritto, stile e sim.: sogliono i componimenti delle ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] ; nel teatro drammatico dell’800, primo c., ruolo dell’attore che interpretava parti di uomo maturo, di vecchio o di tiranno, detto anche caratterista; mezzo c. (o secondo c.), ruolo dell’attore che impersonava figure non di primo piano ma tuttavia ...
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inorridire
v. tr. e intr. [der. di orrido, col pref. in-1] (io inorridisco, tu inorridisci, ecc.). – 1. tr. Destare orrore, riempire di un senso di orrore: quel racconto ci ha inorridito; scene che inorridiscono [...] fanno inorridire! 3. intr., letter. Dei capelli, farsi irti, rizzarsi sul capo: al suo gran nome Del gran tiranno inorridîr le chiome (Chiabrera). ◆ Part. pass. inorridito, anche come agg., preso da orrore, da raccapriccio: essere, restare inorridito ...
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ansa
s. f. [dal lat. ansa]. – 1. Manico ricurvo di anfora o d’altro vaso: vaso a una, a due, a quattro anse; a. a presa, semplice sporgenza convessa, orizzontale, in prossimità dell’orlo; a. lunate o [...] ’occasione o il pretesto: non capisce che, facendo così, dà più ansa a colui da insuperbire e da far peggio il tiranno? (Pirandello); meno com., perdere l’a., perdere l’occasione, e prendere a., cogliere il pretesto e anche prendere ardire. 3. estens ...
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sfidare
v. tr. [der. di disfidare, per sostituzione del pref. s- a dis-]. – 1. a. Provocare l’avversario a battersi in uno scontro armato: s. a duello, a battaglia; anche assol.: non ha voluto accettare [...] , un male o un pericolo molto gravi: s. il mare, la tempesta, la furia degli elementi; s. la morte; s. l’ira del tiranno; spesso enfatico: s. l’opinione pubblica. e. Con uso assol. nelle locuz., d’uso fam., sfido!, sfido io!, a proposito di cose e ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso [...] aspra; anche, che imita i caratteri della poesia e dello stile dell’Alfieri: versi composti con a. laconicità ...
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tiranno
Mansueto Lombardi-Lotti
Il vocabolo (dal greco τύραννος), secondo il primitivo ed etimologico significato, altro non voleva indicare che re, sovrano, monarca; soltanto l'uso violento e crudele del potere gli attribuì un valore peggiorativo....
Nobile siracusano (410-354 a. C.); collaboratore di Dionisio I, fu alla sua morte consigliere del figlio di lui Dionisio II. Imbevuto di idee platoniche e desiderando che anche il tiranno ne subisse l'influsso, lo sollecitò a invitare Platone...