impressore
impressóre s. m. [der. di imprimere, impresso]. – Operaio tipografo addetto alla preparazione e al funzionamento dei varî tipi di macchine per la riproduzione di scritti e di figure. ...
Leggi Tutto
proto
pròto s. m. [dal gr. πρῶτος «primo»]. – 1. ant. o region. Capo degli operai di una fabbrica o di una maestranza. 2. A Venezia, architetto preposto ai lavori di manutenzione e di restauro della [...] tecnica e alla resa estetica del lavoro, nonché incaricato del coordinamento tra le varie fasi della lavorazione. Per estens., talora, tipografo, stampatore: la colpa è del p., frase scherz. o iron. con cui si allude all’abitudine, non rara fra gli ...
Leggi Tutto
rotativista
s. m. e f. [der. di rotativa] (pl. m. -i). – Nella classificazione professionale, operaio tipografo addetto a una rotativa. ...
Leggi Tutto
libraio
libràio s. m. (f. -a) [dal lat. librarius]. – 1. Chi esercita, in proprio o alle dipendenze d’altri, il commercio dei libri ed è a diretto contatto con il cliente: fare il l. o la professione [...] dei libri era spesso associata a quella della stampa e della diffusione dei libri stessi, da cui le locuz. l.-stampatore, l.-tipografo, l.-editore, che comparivano anche sulla copertina dei libri. 2. non com. L’operaio (più com. legatore) che, in una ...
Leggi Tutto
libreria
librerìa (ant. e region. librarìa) s. f. [der. di libro]. – 1. In genere, raccolta, deposito di libri. Il nome è stato esteso talvolta a indicare edifici destinati a conservare raccolte di libri, [...] usati o rimanenze. b. Nome assunto talora (spec. in passato, quando la professione del libraio si accompagnava spesso all’attività del tipografo e dell’editore) da case editrici (per es., la L. della Fenice, a Venezia, la L. editrice fiorentina, la L ...
Leggi Tutto
bladiano
agg. – Relativo al tipografo Antonio Blado, che fu attivo in Roma nel sec. 16°, e alle edizioni stampate da lui e dai suoi figli, che ne continuarono l’opera fino al 1609. ...
Leggi Tutto
valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] e abilità (nella propria professione, nel proprio mestiere, o in altro determinato campo): un medico, un avvocato, un meccanico, un tipografo, un incisore che vale molto, che vale davvero (anche assol., che vale), o che vale poco, che non vale nulla ...
Leggi Tutto
interfoglio
interfòglio (meno com. interfòlio) s. m. [comp. di inter- e foglio]. – Foglio di carta bianca inserito, nella rilegatura d’un volume, tra pagina e pagina; anche il foglio di carta velina [...] posto a riparo delle tavole fuori testo, o quello che provvisoriamente il tipografo interpone tra i fogli freschi di stampa per impedire che si macchino. ...
Leggi Tutto
per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] nelle formule con cui sul frontespizio delle opere a stampa era dichiarato lo stampatore (per es.: impresso a Firenze per X.Y. tipografo e libraio, o sim.), più raramente l’autore o il curatore dell’opera. 9. Per indicare lo scopo, il fine di un ...
Leggi Tutto
spostare
v. tr. [der. di posto2, col pref. s- (nel sign. 3)] (io spòsto, ecc.). – 1. a. Rimuovere una cosa dal posto in cui si trova, o che occupa abitualmente: s. un mobile, il tavolo, il divano; s. [...] cartello di segnalazione stradale; hanno spostato la fermata del filobus. Con sign. più partic., collocare fuori posto: il tipografo, nell’eseguire le correzioni, ha spostato due righe del testo; quando spolveri i libri, sta’ attento a non spostarli ...
Leggi Tutto
Medico e tipografo (Feltre 1398 - Zara 1487); sul fondamento della cronaca secentesca di A. Cambruzzi e di pochi documenti non probanti, fu al C. attribuita l'invenzione dei caratteri mobili prima del Gutenberg. Di lui, con certezza, sappiamo...
Editore e tipografo (Torino 1841 - Rocca di Papa 1895). Iniziò la propria attività come tipografo presso La Riforma di Firenze. Trasferitosi a Roma nel 1870, creò un'attiva casa editrice di carattere popolare, pubblicando scritti dialettali...