monotype
‹mònëtaip› s. ingl. [comp. di mono- «mono-» e type «tipo, carattere tipografico»], usato in ital. al femm. – Nome depositato di una macchina tipografica compositrice che fonde e compone un carattere [...] alla volta, cosicché, a differenza della linotype (la quale, invece, compone intere righe), consente correzioni a mano di singoli caratteri ed è stata perciò preferita (almeno fino all’introduzione dei ...
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minuscolizzare
v. tr. Rendere quotidiano, minuscolo, privo di enfasi. ◆ Droghismi, gergalismi che non trascurano echi del contesto geografico (Bologna), termini prelevati dai fumetti, l’uso delle iniziali [...] minuscole (a cominciare dai nomi propri) per minuscolizzare il mondo, e la pagina tipografica frantumata come indizio del crac interiore dell’io narrante. (Enzo Golino, Repubblica, 31 luglio 2007, p. 42, Cultura).
Derivato dall’agg. minuscolo con l’ ...
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montaggio
montàggio s. m. [dal fr. montage, der. di monter «montare»]. – 1. a. Operazione con la quale si assemblano in unico complesso i diversi elementi costitutivi di un dispositivo, di un meccanismo, [...] stereotipia o delle incisioni sopra uno zoccolo di legno o di metallo, in modo da portarle all’altezza della composizione tipografica; nel caso della stampa in rotocalco, operazione che si compie quando si dispongono secondo un piano prestabilito di ...
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calligramma
s. m. [comp. di calli- e -gramma] (pl. -i). – Estrosa disposizione tipografica delle parole di un testo, soprattutto di un componimento poetico, così da formare disegni decorativi o figure [...] bizzarre. La parola è stata adoperata come titolo di una raccolta di poesie (fr. Calligrammes, 1918) di G. Apollinaire ...
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basso1
basso1 agg. [lat. tardo bassus]. – 1. a. Poco elevato dal suolo o da altro livello, sia rispetto ad altre cose determinate, sia rispetto all’altezza ordinaria delle cose dello stesso genere: un [...] la parte inferiore, meno elevata di qualche cosa: soffitto b.; b. ventre (v. bassoventre); in tipografia, b. cassa, la parte inferiore della cassa tipografica, contenente le lettere minuscole, i numeri, la punteggiatura e la spaziatura, e caratteri b ...
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apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana [...] indicativo). L’uso dell’apostrofo in fin di riga è comunem. considerato errore, sul fondamento d’una regola più tipografica che grammaticale, destituita peraltro di validi motivi (regola da interpretare, a ogni modo, nel senso che si debba spostare ...
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periodico3
perïòdico3 s. m. [uso sostantivato di periodico2] (pl. -ci). – In senso lato, ogni pubblicazione che esce a intervalli regolari di tempo (giornali, settimanali, rotocalchi, riviste, ecc.); [...] , scientifico, tecnico, ecc., recensioni di libri, notiziarî e sim., caratterizzandosi contenutisticamente per una certa omogeneità di temi e indirizzi, ed esternamente per una veste tipografica adatta alla conservazione o alla legatura in volume. ...
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compositoio
compoṡitóio s. m. [der. di comporre; cfr. compositivo, compositore]. – Attrezzo su cui, nella composizione tipografica a mano, vengono disposti l’uno dopo l’altro i singoli caratteri, per [...] comporre una o più linee: è un supporto formato da due strisce di lamiera metallica unite longitudinalmente ad angolo retto (e chiuse a un’estremità da un tallone fisso), lungo il quale scorre un cursore ...
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compositrice
compoṡitrice agg. e s. f. [der. di compositore]. – Nella tecnica tipografica, macchina con la quale si compongono i testi occorrenti per preparare le forme di stampa: c. a caldo, detta anche [...] c.-fonditrice o, in forma abbreviata, compofonditrice (v.), basata sulla pressofusione a caldo di caratteri singoli (monotipia) o di intere righe di testo (linotipia); c. a freddo, macchina che utilizza ...
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METRICA tipografica
È l'insieme delle misure che si riferiscono alla composizione tipografica e che permettono di dare a questa un assetto geometrico determinabile in precedenza. Oltre che per motivi di ordine estetico, la pagina tipografica...
Unità tipografica per la misura della forza di corpo dei caratteri, desunta da quelli dell’incunabolo delle Epistolae ad Familiares di Cicerone, stampato a Roma nel 1467 da C. Sweynheym e A. Pannartz.