simpodio
simpòdio s. m. [comp. di sin- e gr. πούς ποδός «piede»]. – In botanica, l’asse apparentemente principale delle piante, in realtà formato dall’insieme di rami laterali, che sono sempre ascellari, [...] i quali con ritmo regolare sostituiscono, nell’accrescimento in lunghezza della pianta, il vero asse principale, spostandolo lateralmente; ne sono esempio il tronco e i rami di numerose piante come il carpino, l’olmo e il tiglio. ...
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tigliatìglia s. f. – Variante ant. di tiglio (che conserva il genere femm. del lat. tilia): lo ombroso faggio, la incorrutibile tiglia e ’l fragile tamarisco (Sannazzaro); anche, in qualche uso region., [...] fibra dura di canapa, lino, ecc.: Così dalla mannella, ogni momento, Nuova tiglia guidata era nel fuso (Pascoli). ...
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tigliacee
tigliàcee s. f. pl. [lat. scient. Tiliaceae, dal nome del genere Tilia, che è dal lat. class. tilia «tiglio»]. – Famiglia di piante malvali, generalmente legnose, con una cinquantina di generi [...] e alcune centinaia di specie, ampiamente diffuse nelle regioni tropicali e subtropicali, con poche specie nei climi temperati; hanno di solito fiori con calice e corolla pentameri, stami numerosi, e sono ...
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tiglico
tìglico agg. [der. di (croton)tiglio] (pl. m. -ci). – Acido t., composto organico, acido insaturo a cinque atomi di carbonio, isomero cis dell’acido angelico, presente nell’olio di crotontiglio, [...] di camomilla, ecc.; aldeide t., liquido incolore dall’odore di mandorle amare, che si ottiene per distillazione secca della resina di guaiaco ...
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tiglioso
tiglióso agg. [der. di tiglio, nel sign. 2]. – Che presenta fibre dure e resistenti: un legno t.; frutti t.; carne t., dura, che si mastica male; in senso fig.: spirito t. ed acre (Bacchelli). ...
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miele
mièle (poet. o region. mèle) s. m. [lat. mĕl (genit. mellis), affine al gr. μέλι -ιτος]. – 1. a. Sostanza zuccherina di consistenza viscosa e di color biondo, che alcuni insetti imenotteri, in [...] A seconda della provenienza del nettare si distingue: m. di prato, di bosco, di brughiera, di monte; m. di acacia, di tiglio; a seconda del colore: m. bianco centrifugato, m. primaverile bianco, m. biondo; a seconda del metodo di estrazione dei favi ...
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farnesolo
farneṡòlo s. m. [der. di farnes(iana), una specie di acacia (v. farnesiano), col suff. -olo1]. – In chimica organica, alcole non saturo, a 15 atomi di carbonio con tre doppî legami, contenuto [...] nell’olio di muschio, di neroli, di rosa, nei fiori di tiglio, ecc.; è utilizzato in profumeria per l’odore molto persistente di gelsomino. ...
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infusione
infuṡióne s. f. [dal lat. infusio -onis, der. di infusus, part. pass. di infundĕre «infondere»]. – 1. a. L’azione dell’infondere, cioè del versare sopra o dentro: battesimo per i., quello impartito [...] prepara per infusione. Anche, il liquido che risulta da tale operazione (più comunem. detto infuso): un’i. di tiglio, di camomilla, di malva. b. Per estens., operazione mediante la quale si preparano liquori (soprattutto gli amari), per macerazione ...
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infuso
infuṡo agg. e s. m. [part. pass. di infondere, dal lat. infusus, part. pass. di infundĕre]. – 1. agg. a. Versato dentro o sopra: il liquido i. sulle droghe. b. Bagnato, intriso: infusi e tinti [...] avesse la scienza i.); e tu come lo sai? per scienza infusa? 2. s. m. La preparazione liquida ottenuta con il procedimento dell’infusione: il tè è un i., non un decotto; fare, farsi un i. di altea, di camomilla, di digitale, di tiglio, di valeriana. ...
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Botanica
Nome comune delle piante appartenenti al genere Tilia, il legno che se ne ricava e l’infuso con effetto diaforetico che viene preparato con i loro fiori.
Studi filogenetici condotti negli anni 1990 hanno permesso di includere le Tigliacee...
LIPSIA (anticamente urbs Libzi, dallo slavo lipa "tiglio"; ted. Leipzig; A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Gino LUZZATTO
Alberto BALDINI
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È la quinta città della Germania per numero d'abitanti (dopo Berlino, Amburgo, Colonia,...