tibulliano
agg. – Relativo al poeta elegiaco latino Albio Tibullo, vissuto nella seconda metà del 1° sec. a. C., e alla sua produzione poetica: corpus tibulliano (più spesso nella forma lat. Corpus Tibullianum), [...] delle poesie autentiche di Tibullo o a lui attribuite, raccolte in tre libri di cui il terzo miscellaneo e scritto da varî poeti del circolo letterario dell’uomo politico, erudito e poeta Messalla Corvino, circolo di cui Tibullo faceva parte, insieme ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico [...] persone care, amore non corrisposto, ecc.): le e. di Mimnermo, di Simonide, di Callimaco, ecc. (in Grecia), di Tibullo, Properzio, Ovidio, ecc. (in Roma). In epoca medievale e moderna, componimento di vario argomento, riproducente (in modo adeguato ...
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elegiaco
elegìaco agg. [dal lat. tardo elegiăcus, gr. ἐλεγειακός] (pl. m. -ci). – Di elegia, proprio dell’elegia: componimento, metro, genere e.; distico e., la strofa risultante dall’unione di un esametro [...] . pentametro; i poeti e. (anche s. m. pl., gli e.; per antonomasia, gli elegiaci latini: Cornelio Gallo, Tibullo, Properzio, Ovidio, ecc.); stile elegiaco. Per estens., mesto, doloroso: sentimenti elegiaci. ◆ Avv. elegiacaménte, non com., in tono ...
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gutta cavat lapidem
⟨... làpidem⟩ (lat. «la goccia scava la pietra»). – Frase che aveva valore di proverbio già presso i Latini (si trova in Lucrezio, Tibullo, Ovidio, Seneca), per indicare l’efficacia, [...] soprattutto dannosa, di un’azione anche lieve quando sia ripetuta e continua; in epoca posteriore fu completata così: gutta cavat lapidem, non vi sed saepe cadendo «... non per la sua forza, ma col cadere ...
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mirteo
mìrteo agg. [dal lat. myrteus], poet. – Di mirto: corona m.; escono errando Fra l’ombre e i raggi fuor d’un m. bosco Due tortorelle (Foscolo). Dagli antichi Romani la parola fu usata anche per [...] scuro, indeterminato, simile a quello della bacca del mirto, con riferimento ai capelli oppure al pelame equino: Vide ... stillar la mirtea Chioma rugiade assire (Carducci, che si rifà a un verso di Tibullo: «Stillabat Syrio myrtea rore coma»). ...
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Poeta latino (1º sec. a. C.). Tra i grandi poeti dell'età cesariano-augustea e in particolare accanto ai due maggiori elegiaci, Catullo e Properzio, T. si distingue per una sua vena, che a torto si considererebbe "minore". Fu artista di squisita...
Poeta latino del tempo di Augusto, ammiratore di Tibullo, per la morte del quale compose un delicato epigramma a noi pervenuto; altri di carattere mordace facevano parte di una raccolta dal titolo Cicuta; avrebbe anche composto un poema: Amazonis....