rivelatore
rivelatóre s. m. [dal lat. revelator -oris, der. di revelare «rivelare»]. – 1. (f. -trice) Chi rivela: il Duca non solamente non ricercò la cosa, ma fece il r. miseramente morire (Machiavelli); [...] radioonde di determinata frequenza; in questo sign. generico il termine è sinon. di radioricevitore, ma con sign. più specifico usato per rivelare la presenza di mine interrate nel suolo, più noto col nome di cercamine (v.). h. R. di radioattività, ...
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fattore
fattóre s. m. [lat. factor -ōris, der. di facĕre, part. pass. factus]. – 1. letter. Chi fa, facitore, creatore: i f. dell’unità italiana, coloro che più hanno contribuito a farla; si dice in [...] corrente per indicare gli antigeni del sistema di gruppi sanguigni noto col simbolo Rh (v.). b. In statistica sanitaria, tutti irriducibili. b. Nel linguaggio scient. e tecn., il termine è inoltre usato per indicare la grandezza adimensionata per la ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando [...] non fur mai grazie divine, verso del Petrarca più noto nella forma Tarde non furon mai grazie divine, come sù non taglia in fretta Né tardo (Dante). b. Tardi, oltre il termine conveniente: Alma real, dignissima d’impero, Se non fossi fra noi scesa sì ...
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pressione
pressióne s. f. [dal lat. pressio -onis, der. di pressus, part. pass. di premĕre «premere»]. – 1. a. Genericam., l’atto, l’azione di premere, di esercitare una forza sulla superficie di un [...] dal proietto lungo l’anima della canna. d. Il termine è in uso anche in molte espressioni del linguaggio com.: ed eccezionalmente anche 9 bar (ippocastano); si manifesta con il fenomeno noto come pianto (della vite, dell’ippocastano, ecc.). 5. fig. a ...
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quadro2
quadro2 s. m. [lat. quadrum «figura quadrata», neutro sostantivato dell’agg. quadrus (v. la voce prec.); il sign. 6 a è modellato sul fr. cadre, mentre il 6 b ricalca in alcune locuzioni il russo [...] (v. quadro1, n. 2 d). g. Nell’industria tessile, termine usato nelle locuz. q. portalicci (v. liccio) e q. per antico, semplicem. tavola); q. d’autore, dipinto da un pittore noto; un celebre q. di Picasso. Spesso indica il dipinto incorniciato: ...
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polso
pólso s. m. [lat. pŭlsus -us «battito», der. di pellĕre «battere, urtare, spingere», part. pass. pulsus]. – 1. In fisiologia, la dilatazione ritmica delle pareti dei vasi sanguigni, e segnatamente [...] esegue, energia, capacità, impegno. Con altro traslato, vino di p., di elevata gradazione alcolica. 5. Come termine di macelleria, nome dato a Firenze al taglio di carne bovina generalmente noto come sottospalla. ◆ Dim. polsino (v.); accr. polsóne. ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani [...] ’euro nell’Unione Europea); m.-misura, che può servire come termine di confronto nella misura del valore di altre monete in quanto moneta. La m. cattiva scaccia la buona, aforisma economico (noto anche come «legge di Gresham»), con cui si mette in ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] o un p. galantuomo; anche in usi ironici, spec. anteposto al termine a cui si riferisce: sei un p. imbecille; è un p. 3 (si conoscono varî numeri perfetti pari, ma non è noto se esistano numeri perfetti dispari); quadrato p., ogni numero intero che ...
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dignita
dignità s. f. [dal lat. dignĭtas -atis, der. di dignus «degno»; nel sign. 3, il termine ricalca il gr. ἀξίωμα, che aveva entrambi i sign., di «dignità» e di «assioma»]. – 1. a. Condizione di [...] postulato: la terra non può muoversi di sua natura di tre movimenti grandemente diversi, ovvero bisognerebbe rifiutare molte d. manifeste (Galilei). Con questa accezione, il termine è più noto nella variante degnità (v.), per l’uso fattone dal Vico. ...
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termometro
termòmetro s. m. [dal fr. thermomètre, voce coniata dal matematico e filosofo fr. Jean Leuréchon (1591-1670) nella sua opera Récréation mathématique pubblicata nel 1624 anonima ma con una [...] attribuita sia l’opera sia, di conseguenza, la paternità del termine]. – 1. a. Strumento per misurare la temperatura di un sul restringimento della sostanza termometrica, tra i quali particolarm. noto il t. clinico, e assol. nell’uso corrente ...
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termine noto
termine noto di un polinomio, è il termine di grado zero, in cui cioè non compaiono indeterminate. Un polinomio che coincide con il proprio termine noto è detto costante. Analogamente, il termine noto di una equazione polinomiale...
periegesi
Termine noto soprattutto nel senso di guida per forestieri. Occorre distinguere la p. come descrizione geografica, alla quale appartiene l’opera di Dionisio il Periegeta o dello Pseudo Scimno, da quella che costituisce un genere...