valenza
valènza s. f. [dal lat. tardo valentia «forza, vigore; abilità», der. di valere: v. valere]. – 1. ant. o letter. Valore, valentia: ell’è per certo di sì gran v. (G. Cavalcanti); forza d’animo: [...] singoli composti, la quale però dà solo la v. formale o numero di ossidazione (v. ossidazione), non sempre coincidente di struttura (v. formula, n. 3 b). Secondo la teoria elettronica della valenza, questa dipende dai cosiddetti elettroni di valenza, ...
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tradurre
v. tr. [dal lat. traducĕre «trasportare, trasferire» (comp. di trans «oltre» e ducĕre «portare»), rifatto sull’analogia di condurre e sim.; il sign. 2 a, più che un latinismo, è un calco burocr. [...] fondamentale, senza troppo preoccuparsi dell’esatta corrispondenza formale. Quando non vi sia indicazione diversa si intende un’espressione mal tradotta; tra il progetto com’era in teoria e com’è tradotto in pratica c’è una notevole differenza ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] paesaggio con figure. In senso più ampio, nella teoria della percezione, il contenuto percettivo colto unitariamente all’attenzione anche la f. dell’impresario teatrale. 8. Nella logica formale, la forma (gr. σχῆμα) che presenta il sillogismo, a ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione [...] critica letteraria e artistica: u. d’ispirazione, u. stilistica o formale, u. contenutistica o tematica di un’opera, e assol., un riferimento ai decimi, ai centesimi, ecc. Nella teoria delle strutture algebriche, relativamente a una operazione binaria ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] sintatticamente corretta di quel linguaggio, mantenendone la correttezza formale, pur potendone alterare il valore di verità: è che si presentano in diverse discipline (algebra, topologia, teoria degli insiemi, ecc.). 2. Partizione nella quale si ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] , codici usati convenzionalmente, sulla base di norme prefissate, per esprimere teorie o concetti in modo non ambiguo o per esplicitare e rendere suscettibili di analisi le connessioni formali di un sistema logico (è il caso dei l. formalizzati della ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] o afferma una qualità, un modo di essere. In logica formale, formula p., una formula in cui non compaiono né negazioni né , vieta di fare, prescrive di non fare, una cosa); opera, teoria, propaganda p., o sim., che ha un suo reale contenuto, che ...
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godeliano
‹ġö-› agg. – Relativo al matematico Kurt Gödel (1906-1978) e alla sua opera: teoremi g., o prove di Gödel, le dimostrazioni, da lui formulate, dell’incompletezza di qualsiasi assiomatizzazione [...] della teoria dei numeri, dell’impossibilità di dimostrare la coerenza dell’aritmetica all’interno del formalismo dell’ , ai segni, alle formule e alle dimostrazioni in un procedimento di aritmetizzazione (godelizzazione) di un calcolo formale. ...
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postulare
v. tr. [dal lat. postulare «chiedere»] (io pòstulo, ecc.). – 1. a. letter. Chiedere, e per lo più chiedere con insistenza, fare istanza per ottenere, spec. soccorsi, favori, benefici, un incarico, [...] una dimostrazione, come fondamento di una tesi, di una teoria, di un sistema deduttivo: l’obbligazione morale postula la implicare, comportare: criterî che postulano un certo rigore formale; l’assunzione di quest’impegno postula una precisa coscienza ...
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personalita
personalità s. f. [dal lat. tardo personalĭtas -atis, der. di personalis «personale1»]. – 1. non com. L’esser personale, tipico, caratteristico di una singola persona: la p. di un’opinione, [...] determinate unioni internazionali) non in virtù di un riconoscimento formale di altri preesistenti soggetti, ma in modo automatico, scopi, di regolare il proprio comportamento: studio, teoria della p.; classificazione, tratti distintivi, fattori della ...
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In logica matematica, data una teoria formale, occorre distinguere un teorema sintattico di f. da uno semantico. Il primo si riferisce ai concetti di derivabilità e di non contraddittorietà, il secondo a quelli di conseguenza logica e di soddisfacibilità....