infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia [...] reale x tende all’i. (positivo), per x tendente a un dato valore x0, quando, fissato un numero H positivo grande quanto si vuole, può del latino aequalis «uguale» (e infatti adoperato in un primo tempo per indicare l’uguaglianza). 3. Nella teoria ...
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relativismo
s. m. [der. di relativo]. – Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento delvalore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, o sul carattere [...] di quel complesso di relazioni; r. scientifico, fondato sul principio o sulla teoria della relatività (il r. di Galilei, di Newton, e il r. J. Herskovits (1895-1963), secondo la quale i valori e le istituzioni di ogni singola cultura si impongono e ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] altri giochi simili. In informatica, in elettronica e nella teoria delle comunicazioni, nome di uno dei due stati possibili uni). Analogam., in logica matematica è talvolta usato come simbolo delvalore di verità vero (in contrapp. a zero). d. Come ...
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deviazione
deviazióne s. f. [dal lat. tardo deviatio -onis]. – 1. a. Il deviare da un determinato percorso, cambiamento di direzione; più che l’atto di lasciare la via ordinaria, indica il fatto di seguire [...] medio); d. tipica (o d. standard o d. quadratica media), la radice quadrata delvalore medio dei quadrati delle deviazioni dal valore medio. e. D. del filo a piombo, spostamento, per effetto della forza centrifuga dovuta alla rotazione terrestre ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] ragioni, s. buoni indizî, s. semplici congetture; la sua teoria è fondata s. validi argomenti. Anche di cosa che riveste o o corso di titoli pubblici o privati quando è maggiore del loro valore nominale, oppure un cambio, quando è maggiore della ...
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significativo
agg. [dal lat. tardo significativus, der. di significare: v. significare]. – Che ha, che esprime un significato: capacità s., valore s. di un gesto, di un segno; più com., per estens., [...] uno sguardo s.; una smorfia s.; il suo gesto è stato molto significativo. Nelle scienze e nella teoria, cifre s. di una misura sono le cifre delvalore numerico della misura medesima; spesso, con sign. più ristretto, per cifre s. sono intese soltanto ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] . Sostantivato con valore neutro, significa la qualità della grandezza, in senso proprio e fig.: spettacolo che ha del grande; il grande estensione di un concetto, di una proprietà, di una teoria dall’ambito iniziale a un ambito molto più ampio, ...
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book value
loc. s.le m. inv. Valore contabile, nominale; con particolare riferimento al valore di un’attività, di un’impresa, come risulta dal bilancio e dai libri contabili. ◆ Gli analisti, poi, nell’esame [...] , valutando dunque la capacità di remunerazione del capitale; infine il Book value, o valore di libro, che si ottiene dal in circolazione (se questo valore è superiore alla quotazione di Borsa esistono in teoria prospettive di rivalutazione della ...
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deriva
s. f. [dal fr. dérive; v. derivare2]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, [...] (precedentemente a questa moderna teoria della tettonica a zolle, una prima e diversa teoria della deriva era stata emessa mobile; più in generale, la variazione nel tempo delvalore delle grandezze che caratterizzano l’andamento di un fenomeno: ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la [...] il rapporto tra il suo coefficiente di visibilità e il valore massimo che tale coefficiente può assumere nello spettro visibile. Angolo 1895), e accolta da B. Croce (Teoria dell’arte come pura visibilità, del 1911), secondo la quale l’arte figurativa ...
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valore lavoro, teoria del
Andrea Fumagalli
Teoria sviluppata dagli economisti classici (➔ classica, economia), basata sulla misurabilità in termini oggettivi del valore (➔ ).
Le origini della teoria del valore lavoro
È con l’avvento del...
costo-opportunita, teoria del
costo-opportunità, teoria del Teoria del valore della migliore alternativa disponibile, quale si stima all’atto della scelta tra diverse opzioni economiche, nella produzione, nel consumo, nella destinazione del...