minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] ), consistente nell’applicazione della teoria di Legendre-Gauss per la quale tale valore più probabile è quello che . m. Nei motori a combustione interna, il limite al di sotto del quale il motore non regge il carico a vuoto (cioè, praticamente, ...
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neovalore
neovalóre s. m. [comp. di neo- e valore, calco del ted. Neuwert]. – Nella teoriadelvalore di Marx, la somma, espressa in valore, del capitale variabile e del plusvalore, corrispondente alla [...] giornata lavorativa; è il valore aggiunto del lavoro nel processo produttivo. ...
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standard
stàndard s. m. [dall’ingl. standard 〈stä′ndëd〉, che è dal fr. ant. estendart «stendardo»]. – 1. Livello, grado, tenore normale: lo s. di vita di un paese, di una famiglia; s. culturale, professionale [...] del Sole, v. sole (n. 1 a). e. In logica matematica, modello s. di una teoria assiomatica, il modello più intuitivo e più regolare della teoria (in partic., una teoria errata una media di misure rispetto al valore reale; la deviazione s. (v. ...
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relativistico
relativìstico agg. [der. di relativismo e relativista] (pl. m. -ci). – 1. Proprio del relativismo e dei relativisti, fondato sul relativismo: la filosofia r.; le dottrine r. classiche, [...] newtoniana), quella fondata sui principî della teoria della relatività e in base alla quale, in partic., la massa di un corpo cresce al crescere della sua velocità, tendendo a un valore infinito se la velocità del corpo tende alla velocità della luce ...
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strutturalismo
s. m. [der. di strutturale]. – Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, ossia [...] insieme organico di elementi che derivano il loro valore funzionale dai rapporti che intercorrono tra ognuno di essi scienza del diritto, denominazione generica con cui ci si riferisce a differenti teorie, in genere varianti moderne del normativismo, ...
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potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle [...] è, signor, lo suo valore, Che, come vedi, el tuo poter non cura (Poliziano, con riferimento alla potenza del dio Amore). Nel linguaggio 3. Capacità, proprietà: il p. di penetrazione di una teoria; l’acqua ha un notevole p. diuretico; questo sign., ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto [...] ambiguità del linguaggio ordinario. In partic., l. matematica, la logica simbolica in quanto il valore delle come «tutti», «qualche», ecc. Per gli sviluppi attuali delle teorie logiche e le locuz. relative (l. intuizionista, l. polivalente, ...
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uguale
(meno com. eguale, ant. equale) agg. e s. m. e f. [lat. aequalis, der. di aequus «uguale, piano, equo»]. – 1. agg. a. Che nella natura, o nell’aspetto, non differisce, non si discosta sostanzialmente [...] , a sé stesso, fu all’altezza della propria fama, del proprio valore (quindi molto bravo, eccellente). c. Che resta sempre uniforme si parla più propriam. di figure congruenti). d. In teoria degli insiemi, con riferimento a due insiemi che hanno gli ...
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espansione
espansióne s. f. [dal lat. tardo expansio -onis, der. di expandĕre «espandere»]. – 1. L’atto e l’effetto dell’espandere e più spesso dell’espandersi; in partic.: a. In fisica, la trasformazione [...] eventuali bolle d’aria. c. In geologia, teoria dell’e., teoria che, in passato, collegava i corrugamenti orogenetici a di sintonia (principale) del ricevitore, è possibile eseguire una sintonia fine intorno a un determinato valore di frequenza (gamma ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] deduttivo), mentre l’ampiezza del campo di applicazione (che può essere comune a diverse teorie e addirittura a diverse si estende l’insieme dei numeri, ma che non ha comunque valore tassativo. d. Il termine ricorre inoltre in locuz. proprie di ...
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valore lavoro, teoria del
Andrea Fumagalli
Teoria sviluppata dagli economisti classici (➔ classica, economia), basata sulla misurabilità in termini oggettivi del valore (➔ ).
Le origini della teoria del valore lavoro
È con l’avvento del...
costo-opportunita, teoria del
costo-opportunità, teoria del Teoria del valore della migliore alternativa disponibile, quale si stima all’atto della scelta tra diverse opzioni economiche, nella produzione, nel consumo, nella destinazione del...