agnosticismo
s. m. [dall’ingl. agnosticism (Th. H. Huxley, 1869), der. di agnostic: v. agnostico]. – 1. In filosofia, ogni teoria che limita la capacità conoscitiva del pensiero umano alla sfera ristretta [...] in modo assoluto la possibilità di conoscere il vero. 2. estens. Rinuncia ad approfondire la conoscenza di fatti, dottrine o altre realtà (nel campo religioso, politico, sociale, culturale, ecc.) nella loro vera essenza e nel loro preciso valore. ...
Leggi Tutto
quantificare
v. tr. [comp. di quanto1 e -ficare, sul modello del fr. quantifier e dell’ingl. (to) quantify] (io quantìfico, tu quantìfichi, ecc.). – Introdurre in un ragionamento, in una teoria, relativamente [...] nel linguaggio com. (ma pur sempre di tono elevato), ridurre in termini di quantità, tradurre in cifre, in valori numerici (e talora anche in valore monetario): q. il tempo occorrente per una lavorazione; q. il costo di una costruzione, di un’impresa ...
Leggi Tutto
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, [...] teorico della filosofia tradizionale, dal predominio del soggettivismo e dei valori pratici, e dal rilievo dato alla Con valore negativo e polemico (già acquisito in Grecia con la critica di Platone e Aristotele alla prima sofistica), teoria o ...
Leggi Tutto
empiriocriticismo
s. m. [comp. di empiri(smo) e criticismo]. – Indirizzo filosofico affermatosi, soprattutto in Germania, nella seconda metà del sec. 19° per opera di R. Avenarius (1843-1896) e di E. [...] «critico», in quanto, a differenza dell’empirismo o del positivismo volgare, intende determinare i limiti di validità della scienza stessa: i concetti scientifici non hanno valore assoluto e sono pertanto da considerarsi come semplicemente «utili ...
Leggi Tutto
sillogistica
sillogìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sillogistico]. – Parte della logica elementare che studia i varî tipi e il valore logico (validità o non validità) dei sillogismi; fu trattata [...] quantità e la qualità dei giudizî che costituiscono le tre proposizioni del sillogismo; in partic., poiché le premesse e la conclusione , i sillogismi sono interpretabili nel calcolo dei predicati e anche nel linguaggio della teoria degli insiemi. ...
Leggi Tutto
paretiano
agg. – Relativo all’economista e sociologo Vilfredo Pareto (1848-1923) e al suo pensiero, caratterizzato dall’applicazione della matematica e della statistica all’economia e dagli studî sull’equilibrio [...] in tutte le epoche e costituzioni economiche a un dipresso lo stesso valore (il che rifletterebbe l’ineguaglianza delle capacità umane). Per l’economia p. del benessere, v. ottimo (ottimo paretiano); per la teoria paretiana delle élites, v. élite. ...
Leggi Tutto
valido
vàlido agg. [dal lat. valĭdus, der. di valere «essere in buona salute, forte, valido»]. – 1. a. Che possiede la pienezza delle forze e delle capacità fisiche e psichiche: un uomo v. (di corpo [...] delle acque. 2. fig. a. Che ha valore ed efficacia: opporre v. resistenza; dare un v tronco dall’inforcatura dell’inguine alla sommità del collo, escluse le braccia; una è considerato valido in una teoria se viene dedotto correttamente dalle ...
Leggi Tutto
proletariato
s. m. [der. di proletario, coniato sul fr. prolétariat]. – La condizione dei proletarî; più spesso in senso collettivo, l’insieme, la classe sociale dei proletarî. Con valore estens., il [...] di averi (v. proletario). In partic., nella teoria economica marxiana, il termine designa la classe lavoratrice in operai salariati, cioè operai che portano sul mercato non i prodotti del lavoro, ma la stessa forza-lavoro quale merce, sul cui prezzo ...
Leggi Tutto
scarso
agg. [lat. tardo excarpsus (comp. di ex- e carpĕre «tirare fuori, portar via»), rideterminazione del lat. class. excerptus, part. pass. di excerpĕre «trarre fuori, togliere»]. – 1. a. Insufficiente, [...] s., con contenuto metallico inferiore al valore legale. Con accezione partic., nel quanti più s. che ’l fistolo (Boccaccio), più avari del diavolo. b. Rado, non frequente: Noi andavam con passi un’accusa, o una teoria, troppo scarsamente documentata. ...
Leggi Tutto
serratura
s. f. [der. di serrare]. – 1. a. Dispositivo che serve ad assicurare la chiusura di porte, sportelli, saracinesche e sim., in modo che essi possano essere aperti solo da chi è in possesso della [...] indietro il chiavistello stesso entro apposite guide: la s. della porta, del baule; s. di sicurezza, a combinazione, elettrica; s. a 2. non com. Con valore astratto, l’atto del serrare. 3. In matematica, nella teoria degli spazî topologici, s. ...
Leggi Tutto
valore lavoro, teoria del
Andrea Fumagalli
Teoria sviluppata dagli economisti classici (➔ classica, economia), basata sulla misurabilità in termini oggettivi del valore (➔ ).
Le origini della teoria del valore lavoro
È con l’avvento del...
costo-opportunita, teoria del
costo-opportunità, teoria del Teoria del valore della migliore alternativa disponibile, quale si stima all’atto della scelta tra diverse opzioni economiche, nella produzione, nel consumo, nella destinazione del...