coseno
coséno s. m. [dal lat. scient. cosinus, cioè co(mplementi) sinus «seno del complemento»]. – 1. In matematica, dato un angolo α e determinato un segmento su uno dei due lati, si chiama coseno dell’angolo [...] retta orientata rispetto a un riferimento cartesiano; più precisamente, i coseni degli angoli che la retta forma con gli assi cartesiani. Teorema del c.: in un triangolo, il quadrato di un lato è uguale alla somma dei quadrati degli altri due meno il ...
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grafico
gràfico agg. e s. m. [dal lat. graphĭcus agg. «che riguarda la scrittura o il disegno», gr. γραϕικός, der. di γράϕω «scrivere, disegnare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la scrittura: [...] mediante una costruzione geometrica, per lo più piana (per es., la costruzione del medio proporzionale mediante applicazione del teorema di Euclide); calcolo g., risoluzione di problemi aritmetici con l’uso di figure geometriche disegnate con cura e ...
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risolubile
risolùbile (ant. resolùbile) agg. [der. di risolvere; cfr. lat. tardo resolubĭlis «che si può nuovamente sciogliere»]. – Che si può risolvere: dubbio, problema r.; sciarada facilmente risolubile. [...] dallo studio della logica matematica e che in linea di principio non ammettono soluzioni generali (è tale, per es., il problema di trovare un procedimento che permetta di riconoscere, dato un enunciato qualsiasi, se si tratta o no di un teorema). ...
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rispiegare
v. tr. [comp. di ri- e spiegare] (io rispiègo, tu rispièghi, ecc.). – Spiegare di nuovo, in senso proprio: r. la tovaglia; e fig.: r. un teorema di matematica, r. la lezione. ...
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confondere
confóndere v. tr. [lat. confŭndĕre, comp. di con- e fŭndĕre «versare»] (coniug. come fondere). – 1. Mescolare insieme in modo disordinato, riunire cose che dovrebbero stare separate: chi m’ha [...] sia per la somiglianza esistente fra loro, o per altri motivi: mi deve aver confuso con un mio collega; tu confondi il teorema di Euclide con quello di Pitagora; i due gemelli sono così somiglianti, che si confondono facilmente; c. i nomi, le date; c ...
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particolarizzare
particolariżżare v. tr. [dal fr. particulariser, der. di particulier «particolare»]. – 1. non com. Particolareggiare, precisare o descrivere minuziosamente, nei particolari: nell’ultimo [...] caso particolare: per es., in matematica, p. i coefficienti di un’equazione, p. l’enunciato di un teorema, ecc. In logica matematica, applicare un quantificatore esistenziale a una forma enunciativa (v. quantificatore). ◆ Part. pass. particolariżżato ...
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se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni [...] », «grazie a Dio» e sim. b. Con sign. più specifico, in matematica si usa spesso per introdurre l’ipotesi di un teorema (se in un triangolo due lati sono uguali, allora sono uguali anche gli angoli opposti a essi); in logica matematica, la locuz ...
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pascaliano
agg. – Relativo allo scienziato e filosofo fr. Blaise Pascal (1623-1662), alla sua opera, alle sue teorie filosofiche e scientifiche: geometria p., la geometria di uno spazio nel quale valga [...] il teorema di Pascal (o di Pappo-Pascal, in quanto riprende un risultato del geometra gr. Pappo, della fine del 3° sec. d. C.), secondo il quale le tre coppie di rette che prolungano i lati di un esagono inscritto in una conica s’incontrano in tre ...
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teorema In matematica e nelle scienze deduttive, ogni enunciato (o formula o proprietà) che può essere dimostrato, cioè che può essere dedotto logicamente dagli enunciati primitivi, detti assiomi o postulati. In un sistema assiomatico moderno...
teorema
teorema in matematica e in logica, enunciato per il quale esiste una dimostrazione a partire da un insieme di → assiomi; esso può cioè essere dedotto da tali assiomi attraverso regole di deduzione prestabilite. Si tratta dunque di...