sintassi
s. f. [dal gr. σύνταξις «associazione, organizzazione», comp. di σύν «con, insieme» e τάξις «sistemazione»]. – 1. Nella linguistica descrittiva, una delle quattro parti tradizionali della descrizione [...] sui simboli e sulle formule (calcolo logico); in partic., rientrano nella sintassi i concetti di dimostrazione e di teorema, perché una dimostrazione va condotta senza far riferimento a casi particolari o a significati specifici. 4. In informatica ...
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trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, [...] di un prisma, il costo totale di una merce, ecc.; con prop. oggettiva: pensando e ripensando, trovò che ...; applicando il teorema di Pascal, si trova che ... Con compl. di persona, scoprire, venire a conoscere attraverso indagini e ricerche: t. il ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui [...] un’altra; il suo comportamento è una d. diretta dei principî da lui professati; la d. di un corollario da un teorema, da una dimostrazione; nella critica artistica o letteraria, la formazione di stili o modi stilistici, di motivi iconografici e sim ...
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viriale
s. m. [der. del lat. vires, plur. di vis «forza»]. – In meccanica statistica, termine introdotto dal fisico ted. R. J. E. Clausius (1822-1888) per indicare la somma, fatta su tutte le particelle [...] costituiti ognuno dal prodotto scalare della forza agente sulla singola particella per il vettore di posizione di essa; il teorema del v., enunciato dallo stesso Clausius, lega il viriale all’energia cinetica del sistema e consente di determinare l ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] senso che dipendono dall’interpretazione e dal significato attribuito ai simboli), in contrapp. al carattere sintattico dei teoremi (una formula è un teorema se è dimostrabile, cioè se si può dedurre dagli assiomi seguendo le regole logiche, ma senza ...
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geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure [...] . s’intende invece significare che in tali elaborazioni non valgono particolari teoremi o principî (per es., rispettivamente, il postulato di continuità secondo Archimede, il teorema di Pitagora, ecc.). In partic., g. non euclidee, quelle costruite a ...
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impulso2
impulso2 s. m. [dal lat. impulsus -us, der. di impellĕre «spingere innanzi», part. pass. impulsus]. – 1. Spinta comunicata a un corpo; in partic., in meccanica, i. elementare di una forza, il [...] ’impulso elementare calcolato su quell’intervallo: equivale alla variazione della quantità di moto del punto nell’intervallo in questione (teorema dell’impulso); con impulso si indica spesso anche la quantità di moto stessa: si parla di i. lineare e ...
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spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] chiaro: ora comincia a spiegarmisi tutta la faccenda. Nella pratica dell’insegnamento, esporre delucidando o commentando: s. un teorema, una regola grammaticale, il pensiero di un filosofo, un capitolo di storia; esporre il contenuto di un testo ...
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spiegazione
spiegazióne s. f. [der. di spiegare; cfr. lat. explicatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto e il modo di rendere chiaro ciò che è oscuro e difficile da comprendere: chiedere la s. di ciò che [...] , del professore; s. chiara, lucida, rigorosa o complicata, confusa, prolissa; la s. di una regola grammaticale, di un teorema, di una teoria scientifica; la s. di una terzina dantesca, di una parabola evangelica; per questo argomento bastano poche ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] , architettura, medicina (o, con uso assol., fam., s. per ingegnere, per architetto, per medico); s. i principî della termodinamica, un teorema, le equazioni di 3° grado, il pensiero di Kant; s. Dante, Manzoni; s. (e anche s., o imparare, a memoria ...
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teorema In matematica e nelle scienze deduttive, ogni enunciato (o formula o proprietà) che può essere dimostrato, cioè che può essere dedotto logicamente dagli enunciati primitivi, detti assiomi o postulati. In un sistema assiomatico moderno...
teorema
teorema in matematica e in logica, enunciato per il quale esiste una dimostrazione a partire da un insieme di → assiomi; esso può cioè essere dedotto da tali assiomi attraverso regole di deduzione prestabilite. Si tratta dunque di...