consustanziazione
consustanziazióne (o consostanziazióne) s. f. [dal lat. dei teologi consubstantiatio -onis, comp. di con- e substantia «sostanza», sul modello di transubstantiatio «transustanziazione»]. [...] – In teologia, dottrina luterana per cui, nell’Eucaristia, il corpo di Cristo coesiste con la sostanza del pane (in opposizione alla dottrina cattolica della transustanziazione). ...
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modestia
modèstia s. f. [dal lat. modestia, der. di modestus «modesto»]. – 1. a. Qualità morale, opposta alla vanità e alla presunzione, consistente nel non sentire e non mostrare vanto dei proprî meriti: [...] nell’arredamento della casa e sim., quando ciò dipenda da una libera scelta, e non da necessità economiche. d. Nella teologia cattolica, virtù morale connessa con la temperanza, capace di moderare atti interni ed esterni dell’uomo. 2. Aspetto dimesso ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] avvia a compimento: Tempo era omai da trovar pace o triegua Di tanta guerra, et erane in via forse (Petrarca); nella teologia mistica, per indicare lo stato terreno dell’uomo (v. viatore); nell’uso com., anche nel senso di avviarsi a una determinata ...
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carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, [...] formula con cui si dichiara il proprio amore a Dio, e al prossimo per amore di Dio; atto eroico di c., nella teologia cattolica, l’offerta spontanea fatta dal fedele a Dio, in suffragio delle anime del Purgatorio, di tutte le sue opere satisfattorie ...
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probabiliorismo
s. m. [der. del lat. probabilior, compar. di probabĭlis «probabile»]. – Nella teologia morale cattolica, dottrina (elaborata verso la metà del sec. 17° in reazione al lassismo) secondo [...] cui, nel dubbio tra la liceità e l’illiceità di un’azione, si deve necessariamente scegliere l’opinione che ha maggiore grado di probabilità; si oppone al probabilismo e all’equiprobabilismo ...
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probabilismo
s. m. [der. del lat. probabĭlis «probabile» (o meglio, coniato su probabilista, che ha datazione anteriore)]. – 1. In gnoseologia, teoria che afferma l’impossibilità di avere una conoscenza [...] che evita il conseguente scetticismo mediante la discriminazione delle conoscenze più probabili da quelle meno probabili. 2. In teologia morale, dottrina che sostiene la liceità di un’azione o di un comportamento quando questi abbiano in loro favore ...
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giacobita1
giacobita1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Iacobita] (pl. m. -i). – Che si riferisce alla Chiesa monofisita di Siria, fondata da Giacobbe (lat. Iacob) Baradeo alla metà del sec. 6°, la cui [...] teologia e liturgia è essenzialmente di tipo greco-ortodosso. Come s. m., per lo più nel plur. giacobiti, denominazione dei seguaci della Chiesa giacobita, che sostenevano il monofisismo cosiddetto verbale o moderato, in contrapposizione al Concilio ...
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contemperazione
contemperazióne s. f. [dal lat. tardo contemperatio -onis]. – In teologia, dottrina secondo la quale Dio, per indurre gli uomini a certe azioni, li porrebbe in condizioni tali che essi [...] sarebbero inclinati a compierle: in tal modo si concilierebbe la loro libertà con la provvidenza e prescienza divina ...
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contemplazione
contemplazióne s. f. [dal lat. contemplatio -onis]. – 1. Atto del contemplare, del guardare con assorto e intenso interesse: stare in c. del cielo, delle stelle, della natura; era in estatica [...] della mente nella meditazione di cose divine o spirituali: c. di Dio, della morte, delle verità eterne; nella teologia cattolica, c. infusa (o mistica), elevazione dell’anima sopra ogni modo ordinario di conoscere, fino a una cognizione ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello [...] della virtù, di cui costituisce la negazione. Nella teologia morale, v. capitali, i peccati capitali (superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia) quando siano considerati non nell’individualità dell’atto, ma come abitudini (il numero ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Teologia che attribuisce in sommo grado a Dio, come causa prima di tutto il creato, le qualità positive che connotano le creature. Si contrappone (ma storicamente a volte si integra) alla teologia apofatica o negativa.