membro
mèmbro s. m. [lat. mĕmbrum]. – 1. a. Ciascuna delle parti in cui si articola il corpo dell’uomo e degli animali superiori, con riferimento soprattutto agli arti; in questa accezione, si adopera [...] quelli che erano membri, con maggior voglia deponevano le armi che non le pigliavano (Machiavelli). Membri della Chiesa, nella teologia cattolica, tutti coloro che – entrati con il battesimo a far parte del corpo mistico di Cristo – ne condividono la ...
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coessenziale
agg. [dal lat. mediev. coëssentialis, der. di essentia «essenza», col pref. co-1]. – 1. Che ha la medesima essenza. 2. In teologia, consustanziale. ...
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teandria
teandrìa s. f. [dal gr. ϑεανδρία, der. di ϑέανδρος «uomo e Dio», comp. di ϑεός «Dio» e ἀνήρ ἀνδρός «uomo»]. – In teologia, natura divina-umana di Cristo e delle sue operazioni. ...
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teandrico
teàndrico agg. [dal gr. ϑεανδρικός, der. di ϑεανδρία «teandria»] (pl. m. -ci). – In teologia, che partecipa della natura divina e umana: il carattere t. delle operazioni del Cristo. ...
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tentazione
tentazióne s. f. [dal lat. temptatio -onis, der. di temptare «tentare»]. – 1. Nella teologia cattolica, l’azione e il fatto di tentare o di venire tentato al peccato, intesa sia come prova [...] a cui l’essere libero viene sottoposto per conoscerne la capacità di sottostare alla legge morale e religiosa, sia come stimolo o invito a compiere azioni moralmente cattive: t. di Gesù Cristo, nei vangeli ...
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tuziorismo
s. m. [der. del lat. (opinio) tutior «opinione più sicura»]. – 1. Nella teologia morale cattolica, dottrina secondo la quale, quando la norma può avere interpretazioni diverse, bisogna seguire [...] ciò che prescrive la legge, anche se l’opinione opposta è probabile; dottrina morale particolarmente cara ai giansenisti, fu condannata da Alessandro VIII nel 1690. 2. Con uso estens., raro, ricerca di ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso [...] , mossa dagli impulsi; e. scientifica (o metodica), quella che nell’osservazione dei fatti applica regole fornite dalla ragione; in teologia, e. religiosa, l’apprensione immediata e diretta, per così dire il «contatto» che l’uomo, in quanto religioso ...
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bahaismo
‹baaì-› (o behaismo) s. m. – Movimento religioso fondato in Persia da Mīrzā Husain ῾Alī Nūrī (1817-1892), che prese il nome di Bahā’ Allāh («Splendore di Dio») e trasse con sé quasi tutti i [...] babisti che da quel momento si chiamarono bahā᾿ī. La teologia del bahaismo si incentra sul concetto della conoscibilità di Dio solo attraverso le sue manifestazioni cicliche, che per i bahā᾿ī si estendono anche a personaggi storici o mitici di altre ...
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consustanziale
(o consostanziale) agg. [dal lat. tardo consubstantialis, comp. di con- e substantia «sostanza», traduz. del gr. ὁμούσιος]. – In teologia, termine, consacrato dal Concilio di Nicea (325) [...] e adottato nel Simbolo, che esprime, in opposizione all’arianesimo, l’identità di sostanza del Padre e del Figlio ...
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consustanzialita
consustanzialità (o consostanzialità) s. f. [dal lat. tardo consubstantialĭtas -atis]. – In teologia, identità di sostanza del Padre e del Figlio. ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Teologia che attribuisce in sommo grado a Dio, come causa prima di tutto il creato, le qualità positive che connotano le creature. Si contrappone (ma storicamente a volte si integra) alla teologia apofatica o negativa.