adiuvante
agg. e s. m. [dal lat. adiŭvans -antis, part. pres. di adiuvare «aiutare»]. – 1. Che aiuta, che dà aiuto: grazia a., nella teologia cattolica, una delle forme della grazia attuale, che aiuta [...] l’uomo a compiere gli atti necessarî alla giustificazione. In farmacologia, sinon. di coadiuvante. 2. Come termine della critica letteraria, è così chiamato, nella moderna analisi del racconto, il personaggio ...
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onanismo
s. m. [dal nome di Onan, personaggio biblico che, avendo sposato, secondo la legge del levirato, la vedova di suo fratello, evitò, disperdendo il suo seme mediante la pratica del coito interrotto, [...] fundebat in terram», Genesi 38, 9), e per questo peccato fu punito da Dio con la morte]. – 1. Nella teologia morale cattolica, il peccato diretto a impedire la generazione della prole mediante pratiche anticoncezionali. 2. Nel linguaggio medico e ...
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dogma
dògma (raro dòmma) s. m. [dal lat. dogma -ătis, gr. δόγμα -ατος «decreto, decisione», der. di δοκέω «mi sembra»] (pl. -i). – Principio fondamentale, verità universale e indiscutibile o affermata [...] ; d. giuridico, principio teorico di un istituto giuridico, del quale costituisce il sostrato fondamentale. In partic., nella teologia cattolica, dogma di fede, o assol. dogma, verità soprannaturale contenuta, in modo implicito e esplicito, nella ...
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sommista
s. m. [der. di somma] (pl. -i), letter. – Autore di una raccolta di sentenze, di una compilazione filosofica, teologica o giuridica, cioè di una somma o summa, con partic. riferimento ai glossatori [...] e, nella storia della teologia speculativa, ai maestri scolastici del sec. 12° e dell’inizio del sec. 13°. ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] morale: nessuno è p. a questo mondo, tutti possono sbagliare o peccare; Dio solo è perfetto. In partic., nella teologia morale, detto di chi, in virtù dei doni naturali e soprannaturali, pratica il complesso delle virtù che costituiscono il ...
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incredulita
incredulità s. f. [dal lat. tardo incredulĭtas -atis]. – 1. L’essere incredulo, riluttanza a credere, ad accettare per vero: un sorriso d’i. si dipinse sul suo volto; espose il suo progetto [...] fra l’i. generale; affrontare l’i. del pubblico. 2. Nella teologia cattolica, mancanza di fede: i. negativa, quella involontaria, dovuta a ignoranza incolpevole, e quindi non considerata peccato; i. positiva (o semplicem. incredulità), quella ...
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teodicea
teodicèa s. f. [dal fr. théodicée (comp. del gr. ϑεός «dio» e δίκη «giustizia»), introdotto dal filosofo ted. G. W. Leibniz con il titolo del suo libro Essais de théodicée (1710)]. – Termine [...] di «giustificazione di Dio» con il quale fu creato da Leibniz, si è svolto nel Settecento e nell’Ottocento in quello di «trattazione del problema di Dio nei suoi rapporti con il mondo e l’uomo», e anche in quello più ampio di «teologia naturale». ...
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transustanziarsi
(o transubstanziarsi; ant. e raro transostanziarsi) v. intr. pron. [dal lat. mediev. transubstantiare, comp. di trans- «trans-» e substantia «sostanza»] (io mi transustànzio, ecc.). [...] – Nella teologia cattolica, mutare di sostanza, con riferimento al pane e al vino che cambiano la loro sostanza in quella del corpo e del sangue di Cristo, nella consacrazione. Raro con uso attivo: ... sebbene Cristo assuma e transustanzii nelle sue ...
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transustanziazione
transustanziazióne (o transubstanziazióne) s. f. [dal lat. mediev. transubstantiatio, der. di transubstantiare (v. la voce prec.)]. – Nella teologia cattolica, la totale conversione [...] della sostanza del pane e del vino nella sostanza del corpo e del sangue di Cristo, che si attua per l’onnipotenza divina nella consacrazione durante la messa ...
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commentatore
commentatóre (ant. comentatóre) s. m. (f. -trice) [dal lat. commentator -oris, nel sign. assunto in lat. tardo]. – 1. Chi commenta o ha commentato un testo; autore di un commento, di commenti: [...] giuridica italiana dei sec. 14° e 15° che, superando il metodo dei glossatori, ebbe come tipica forma letteraria il commento e caratteristica fondamentale il metodo dialettico, predominante in quell’epoca nelle scuole di filosofia e di teologia. ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Teologia che attribuisce in sommo grado a Dio, come causa prima di tutto il creato, le qualità positive che connotano le creature. Si contrappone (ma storicamente a volte si integra) alla teologia apofatica o negativa.