omicidio
omicìdio s. m. [dal lat. homicidium, comp. di homo «uomo» e -cidium «-cidio»]. – Il delitto di chi sopprime una o più vite umane: commettere un o.; reato di o.; colpevole, imputato, reo di o.; [...] penale: o. volontario o doloso, quello commesso intenzionalmente e consapevolmente attraverso un’azione o un’omissione (nella teologia cattolica, considerato uno dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio); o. premeditato, quello ...
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unione
unióne s. f. [dal lat. tardo unio -onis, der. di unus «uno»]. – 1. L’azione e l’operazione di unire, il fatto di unirsi o di essere uniti con uno o più altri individui, enti, oggetti, parti o [...] tipografia, tratto d’unione, traduz. del fr. trait d’union (v. questa locuz.), in senso proprio e fig. c. Nella teologia cattolica, u. ipostatica, il dogma dell’unione nella persona di Cristo della natura umana e della natura divina (v. ipostatico1 ...
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omissione
omissióne s. f. [dal lat. tardo omissio -onis, der. di omittĕre «omettere», part. pass. omissus]. – Il fatto di omettere, di non fare cioè, intenzionalmente o no, quello che si potrebbe o dovrebbe [...] un delitto, omette o ritarda d’informarne l’autorità giudiziaria o sanitaria competente; per o. di soccorso, v. soccorso. Nella teologia cattolica, peccato di omissione, peccato consistente nel non fare ciò che comanda la legge di Dio (per es., non ...
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incomodo2
incòmodo2 (ant. o region. incòmmodo) s. m. [dal lat. incommŏdum, neutro sostantivato dell’agg. incommŏdus: v. incomodo1]. – 1. Cosa, fatto, situazione che procura disagio, fastidio, e anche [...] . Per il dativo di comodo e d’i. in grammatica (e soprattutto nella grammatica latina), v. comodo2, n. 1 b. 2. In teologia morale e in diritto canonico, condizione di particolare disagio nel soggetto per l’osservanza di una legge o di un’obbligazione ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione [...] e pluralità): affermare l’u. dello spirito umano, l’u. della coscienza; il mistero dell’u. e della trinità di Dio, nella teologia cattolica; u. di tempo, di luogo e di azione, la norma aristotelica (legge delle tre u.) per la tragedia classica, cui ...
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sollecitazione
sollecitazióne (ant. sollicitazióne) s. f. [dal lat. sollicitatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di sollecitare: scrivere una lettera di sollecitazione; anche, richiesta insistente e pressante: [...] . Fig., stimolo, incentivo: la funzione principale della critica deve essere una s. a intendere e a giudicare. 2. In teologia morale e nel diritto canonico, abuso commesso dal sacerdote che, nella confessione, induce con domande incaute e scabrose il ...
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casistica
caṡìstica s. f. [der. di caso]. – 1. L’applicazione di una norma generale a casi specifici; anche, la formulazione e l’elencazione di tali casi per applicarvi, o anche per indurne, una norma [...] giuridica; c. medica, l’insieme dei casi di una determinata malattia raccolti e studiati da un autore. 2. Parte della teologia morale che applica i principî della morale teorica a casi concreti, o talora anche solo ipotetici («casi di coscienza»), e ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di [...] . Dio stesso, o ciascuno degli dèi, secondo la concezione delle varie religioni: adorare la d.; il culto della d.; le d. pagane, mitologiche; le antiche d. nordiche. 3. ant. Scienza delle cose divine, teologia: un gran maestro in d. (G. Villani). ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza [...] per diritto d., ecc. c. Che ha in qualche modo relazione con la divinità: la scienza d. o delle cose d., la teologia; le d. cose ... a denari e vendevano e comperavano (Boccaccio). Anche sostantivato: l’idea del d. nelle religioni primitive; I0, che ...
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postreligioso
post-religioso agg. ◆ Il sonno della ragione affolla questo vuoto di incubi e di illusioni. Perché questo, credo, è ciò che le teologie sostitutive, o post-religiose, hanno dimostrato di [...] che anche l’esperienza religiosa potesse ancora avere un senso per lui, sebbene senza alcun compromesso con qualunque forma di teologia dogmatica (Gianni Vattimo, Stampa, 11 giugno 2007, p. 39, Società e Cultura).
Derivato dall’agg. religioso con l ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Teologia che attribuisce in sommo grado a Dio, come causa prima di tutto il creato, le qualità positive che connotano le creature. Si contrappone (ma storicamente a volte si integra) alla teologia apofatica o negativa.