assoluzione
assoluzióne s. f. [dal lat. absolutio -onis, der. di absolvĕre «sciogliere, assolvere»]. – L’atto dell’assolvere, in accezioni specifiche: 1. Proscioglimento dell’imputato nel dibattimento [...] l’espressione continua a essere usata nel linguaggio comune); chiedere l’a. di un imputato; a. da ogni imputazione. 2. Nella teologia cattolica, l’atto (propriam. a. sacramentale), e anche la formula, con cui il confessore, in nome di Gesù Cristo e ...
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sub specie aeternitatis
〈sub spèče eternitàtis〉 locuz. lat. (propr. «sotto l’aspetto dell’eternità»), usata in ital. come avv. – Espressione in uso nella filosofia scolastica (e anche nella teologia [...] cattolica), con cui viene comunemente indicato il modo di considerare le cose del mondo dal punto di vista dell’eternità, sotto l’aspetto dell’eternità, in relazione all’eternità, quindi, in senso assoluto, ...
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proficiente
proficiènte agg. [dal lat. proficiens -entis, part. pres. di proficĕre nel sign. di «far profitto, progredire»], ant. – Che fa profitto, che procede nella via del perfezionamento morale e [...] religioso (in questo sign. il termine è stato particolarmente usato in passato nel linguaggio della teologia morale, anche come sost.), oppure negli studî, nella formazione intellettuale e culturale. ...
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rinuncia
rinùncia (o, meno com., rinùnzia) s. f. [der. di rinunciare] (pl. -ce, o -zie). – 1. L’azione, il fatto di rinunciare a cosa che si possiede o che spetterebbe, o a compiere un’azione che si [...] per lui la r. a proseguire gli studî; al plur., assol., anche nel senso generico di sacrifici, privazioni: è stata una vita di rinunce. Nella teologia e nell’ascetismo, il distacco da tutti i beni terreni, come mezzo per conseguire la perfezione. ...
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ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai [...] o discutere di un determinato argomento: i quali ne ragionarono in vari scritti (Leopardi); r. di storia, di letteratura, di teologia, d’interessi. c. Con uso trans., nelle due prec. accezioni: Poscia che m’ebbe ragionato questo (Dante); poi che i ...
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iterare
v. tr. [dal lat. iterare, der. dell’avv. itĕrum «per la seconda volta»] (io ìtero, tu ìteri, ecc.). – 1. a. letter. Ripetere, rinnovare: Poscia che l’accoglienze oneste e liete Furo iterate tre [...] e quattro volte (Dante); Mille volte iterai l’amato nome (Caro). b. Nella teologia cattolica: i. i sacramenti (con riferimento a quei sacramenti che non conferiscono un carattere, come, per es., la confessione), impartirli più volte a uno stesso ...
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unigenito
unigènito agg. [dal lat. tardo, eccles., unigenĭtus, comp. di uni- «uno solo» e genĭtus, part. pass. di gignĕre «generare»]. – Che è l’unico generato, l’unico figlio; riferito quasi esclusivam. [...] a Gesù Cristo, figlio unigenito di Dio secondo la teologia cattolica (anche s. m., l’U., Gesù Cristo). ...
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iterazione
iterazióne s. f. [dal lat. iteratio -onis, der. di iterare «ripetere»: v. iterare]. – 1. letter. a. Ripetizione, replica: i. di concetti, di frasi, anche come artificio stilistico; i. dei [...] sacramenti, nella teologia cattolica (con riferimento a quei sacramenti che, come la confessione o l’unzione dei malati, non conferiscono un carattere), la possibilità di impartirli più volte a uno stesso soggetto. b. Rinnovamento, riproduzione di un ...
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sacerdozio
sacerdòzio s. m. [dal lat. sacerdotium, der. di sacerdos -otis «sacerdote»]. – 1. Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono [...] dell’unzione santa, dell’imposizion delle mani, della grazia del sacerdozio? (Manzoni). In senso più ampio, la teologia cattolica contemporanea, recuperando motivi del cristianesimo primitivo, estende il concetto di sacerdozio come era definito (che ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Teologia che attribuisce in sommo grado a Dio, come causa prima di tutto il creato, le qualità positive che connotano le creature. Si contrappone (ma storicamente a volte si integra) alla teologia apofatica o negativa.