tempra /'tɛmpra/ s. f. [der. di temprare, temperare]. - 1. (tecn.) [raffreddamento rapido di un materiale precedentemente portato ad alte temperature] ≈ (non com.) tempera. 2. (fig.) a. [complesso delle [...] caratteristiche morfologiche e funzionali di ogni individuo: avere una t. d'acciaio] ≈ (non com.) complessione, costituzione. b. [complesso di doti psicofisiche che distinguono una persona dall'altra] ...
Leggi Tutto
fibra s. f. [dal lat. fibra]. - 1. (biol.) [elemento sottile, di forma allungata simile a un filo] ≈ filamento. 2. (fig.) a. [aspetto fisico: uomo di f. robusta] ≈ complessione, corporatura, costituzione, [...] fisico, tempra. b. (lett.) [al plur., elemento costitutivo: f. dell'animo] ≈ corda, essenza, interiorità. ...
Leggi Tutto
cervello /tʃer'vɛl:o/ s. m. [lat. cerĕbellum, dim. di cerĕbrum "cervello"] (pl. -i; nel sign. 2. b, anche le cervella). - 1. (anat.) [parte anteriore della massa encefalica] ≈ (ant.) cerebro, materia grigia. [...] qualcosa seguendo il proprio c.; é difficile cambiare i c. degli uomini] ≈ carattere, inclinazione, indole, istinto, natura, temperamento, tempra. d. [essere umano, con riguardo all'indole, al giudizio e sim.: essere un c. bizzarro] ≈ persona, tipo ...
Leggi Tutto
potenza /po'tɛntsa/ (ant. potenzia /po'tɛntsja/) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis "potente"]. - 1. [condizione di chi può influire su qualcosa o qualcuno: ha molta p. all'interno della ditta] [...] ; p. virile] ≈ energia, forza, gagliardìa, nerbo, poderosità, (ant.) possa, (ant.) possanza, prestanza, robustezza, tempra, vigore, vigoria, [sotto il profilo sessuale] virilità. ↔ debolezza, fiacchezza, fragilità, impotenza, mollezza. 3. (estens ...
Leggi Tutto
complessione /komple's:jone/ s. f. [dal lat. complexio -onis "complesso²", poi "complessione"], non com. - [conformazione fisica individuale] ≈ corporatura, costituzione, fibra, fisico, tempra. ...
Leggi Tutto
snervare [der. di nervo, col pref. s- (nel sign. 4)] (io snèrvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [abbattere il sistema nervoso, anche assol.: un'attesa che snerva] ≈ estenuare, logorare, sfibrare, stressare. ↔ calmare, [...] morale: l'ozio lo ha snervato] ≈ estenuare, fiaccare, indebolire, rammollire, (non com.) slombare, svigorire. ↔ rafforzare, temprare. ■ snervarsi v. intr. pron. [perdere la propria energia nervosa, le forze fisiche e morali: in quest'ozio mi sto ...
Leggi Tutto
costituzione /kostitu'tsjone/ (ant. constituzione) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre "costituire"]. - 1. a. [atto di costituire, d'essere costituito: la c. di una società, d'un ordine [...] , funzionali e psichiche, proprie di ogni individuo: persona di sana, robusta c.] ≈ corporatura, fibra, fisico, salute, tempra. 3. (giur.) a. [insieme delle norme giuridiche e legislative fondamentali che tracciano le linee maestre dell'ordinamento ...
Leggi Tutto
nerbo /'nɛrbo/ s. m. [lat. nervus] (pl., poco com., i nerbi, ant. le nerba e le nèrbora). - 1. a. (ant.) [organo della funzione motoria] ≈ muscolo, tendine. b. [strumento di tortura o di correzione, fatto [...] , staffile, verga. 2. (fig.) a. (lett.) [energia fisica o morale: uomo di gran n.] ≈ carattere, forza, grinta, tempra, vigore. b. (crit.) [di discorso, linguaggio, stile e sim., espressività energica ed efficace: poesia senza n.] ≈ efficacia, forza ...
Leggi Tutto
stampo s. m. [der. di stampare]. - 1. a. [arnese con disegni a incavo per dare forma in rilievo a paste alimentari, biscotti, ecc.] ≈ forma, formina, stampino. b. [arnese adoperato per imprimere o riprodurre [...] 2. (fig.) a. [insieme dei tratti caratteriali di una persona: un uomo di s. antico] ≈ carattere, indole, natura. ‖ stoffa, tempra. b. [qualità, spec. spregevole, propria di una categoria di persone: non voglio avere a che fare con gente di quello s ...
Leggi Tutto
(o tempera) In tecnologia, raffreddamento rapido di un materiale allo scopo di conferire al materiale stesso (per es. metalli e leghe, vetro, materie plastiche, clincher) particolari caratteristiche meccaniche o di evitare l’insorgere di reazioni...
tempra
Usato cinque volte da D., tre volte in rima. Vale " fusione di suoni ", con riferimento alle voci degli angeli che cantano insieme, in Pg XXX 94 ma poi che 'ntesi ne le dolci tempre / lor compartire a me, par che se detto / avesser:...