Fabio Rossi
fesso. Finestra di approfondimento
Gradi di furbizia e di intelligenza - L’ital. dispone di numerosi termini, diversi per intensità e registro, per designare una persona poco intelligente [...] da stupido o da fesso: scempiaggine, sciocchezza, stupidaggine e i fam. baggianata, castroneria, corbelleria, fesseria: volete tacere? È tempo ora di dir codeste baggianate? (A. Manzoni); bisognerà che gli tiri le orecchie a quello sciocco per questa ...
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precedenza /pretʃe'dɛntsa/ s. f. [der. di precedere, precedente, sul modello del lat. tardo praecedentia "precessione (astronomica)"]. - 1. a. (non com.) [il precedere nello spazio, nel tempo o in una [...] la p. a una proposta; i telegrammi urgenti hanno la p. assoluta] ≈ priorità, [nell'acquisto di beni] Ⓣ (giur.) prelazione. ‖ urgenza. ▲ Locuz. prep.: in precedenza [in un tempo anteriore: si erano accordati in p. tra loro] ≈ e ↔ [→ PRECEDENTEMENTE]. ...
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vigilia /vi'dʒilja/ s. f. [dal lat. vigilia, propr. "veglia"]. - 1. (lett.) [notte trascorsa senza dormire: il vigore del quale ... né i digiuni né le v. potevano macerare (G. Boccaccio)] ≈ Ⓣ (fisiol.) [...] stato vigile, veglia. 2. a. (eccles.) [nella liturgia cattolica, il giorno che precede una solennità religiosa, un tempo con obbligo di astenersi dal cibo o di mangiare di magro]. b. (estens.) [astensione dai cibi o da un particolare cibo nel giorno ...
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cosa /'kɔsa/ [lat. causa "causa", che ha sostituito il lat. class. res]. - ■ s. f. 1. a. (filos.) [tutto quanto esiste, nell'immaginazione, di astratto o d'ideale] ≈ entità, essenza, idea. b. [tutto quanto [...] di Luisa? Da c. deriva anche un verbo, cosare (ancora più fam. di c.), che può fare le veci di qualsiasi verbo, in qualsiasi tempo: io ti coserò ... come si dice ... ti citerò in giudizio! Talvolta c. fa le veci di un oggetto di cui non si conosce o ...
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preterito /pre'tɛrito/ [dal lat. praeteritus, part. pass. di praeterire "preterire"]. - ■ agg. (gramm.) [di tempo verbale, che è usato per parlare di eventi trascorsi] ≈ passato. ■ s. m. 1. (gramm.) [tempo [...] verbale usato per parlare di eventi trascorsi: p. imperfetto, perfetto] ≈ passato. 2. (fam., scherz.) [parte posteriore del corpo umano] ≈ (volg.) chiappe, (pop.) culo, deretano, (eufem.) didietro, (eufem.) ...
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prevenire v. tr. [dal lat. praevenire, der. di venire "venire", col pref. prae- "pre-"; nel sign. 3, sul modello del fr. prévenir] (coniug. come venire). - 1. (non com.) [procedere davanti ad altri, arrivando [...] o dire qualcosa prima di altri: volevo invitarti a cena, ma tu mi hai prevenuto] ≈ anticipare, (fam.) battere sul tempo, precedere, (lett.) precorrere. b. [attuare le precauzioni necessarie perché non si verifichi un evento negativo o dannoso: p. il ...
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buono¹ /'bwɔno/ [dal lat. bŏnus]. - ■ agg. 1. a. [nel senso morale, tendente al bene] ≈ benevolente, benevolo, benigno. ↑ angelico, caritatevole, misericordioso, pietoso, pio, santo, umano, virtuoso. ↔ [...] uno scopo, un vantaggio, oppure pertengono alla sfera dei sensi del gusto e dell’olfatto (che buon profumo!), oppure ancora al tempo atmosferico (dove b. è sinon. di bello: v. la scheda bello); per tutti questi sign. si rimanda ai lemmi relativi. Si ...
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materiale [dal lat. tardo materialis, agg. der. di materia]. - ■ agg. 1. [della materia, fatto di materia, detto di cose che si presentano come oggetti sensibili e occupano un'estensione spaziale: entità [...] mano: aiuto, conforto, sostegno m.] ≈ concreto, effettivo, reale, tangibile. ↔ morale, virtuale. b. [che non consente di agire in tempo utile, che non mette in condizione di intervenire e sim., solo in alcune espressioni: essere nell'impossibilità m ...
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processo /pro'tʃɛs:o/ s. m. [dal lat. processus -us "avanzamento, progresso", der. di procēdĕre "avanzare"]. - 1. a. (ant., lett.) [evoluzione di un'operazione, una situazione e sim.: il p. dei fatti] [...] progresso, proseguimento, prosieguo, sviluppo, svolgimento. ↔ conclusione, fine, termine. ▲ Locuz. prep.: lett., in processo di tempo [nel tempo seguente] ≈ in prosieguo, in seguito, successivamente. b. [aspetto della realtà in quanto espressione del ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...