temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti [...] , Ascensione e Pentecoste). Con questo sign., l’agg. deriva dalla corrispondente locuz. lat. del linguaggio liturgico, proprium de tempore (v. tempo, n. 3 b e, per la formazione dell’agg., cfr. santorale). 4. ant. Ore t. (o inuguali), ciascuna delle ...
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occupazióne s. f. [dal lat. occupatio -onis]. – 1. a. In genere, l’azione, l’operazione di occupare, cioè di prendere temporaneamente o stabilmente possesso di un luogo o di un bene, con mezzi legali o [...] di un bene al proprietario, disposta a favore di un determinato soggetto per ragioni di pubblica utilità e per un tempo determinato: o. di suolo, di aree pubbliche, su licenza dell’autorità municipale, per servirsene come luogo di vendita, per l ...
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lìmite s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. – 1. a. Confine, linea terminale o divisoria: il l. fra due stati, fra due territorî; i l. d’un terreno, d’un podere; sino al l. del campo; oltre il l. del bosco. [...] v. al numero seg.), al massimo, tutt’al più, come ultima ipotesi: al l., si provvederà con una sostituzione; dovrei fare in tempo ad arrivare col treno; al l., prenderò l’aereo. 3. In matematica, nozione che caratterizza la tendenza di una grandezza ...
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identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, totale, [...] nodi identici di un filare di un reticolo cristallino. 2. L’essere tutt’uno, di persona o cosa che in un primo tempo sia apparsa con nome o aspetti diversi che abbiano fatto credere trattarsi di persone o cose distinte: riconoscere, scoprire l’i. di ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] per azione violenta (p. un braccio, una gamba, un occhio, in un incidente, in battaglia e sim.) sia in un certo spazio di tempo per processo naturale: ha perso tutti i capelli; cominciava a p. i denti; prov., il lupo perde il pelo ma non il vizio ...
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rappresàglia (ant. ripresàglia) s. f. [dal lat. mediev. represalia, der. di prehendĕre «prendere»; propr., diritto di riprendere con la forza quanto bastasse a risarcire del danno patito]. – 1. Nel medioevo, [...] protetto o ad esso alleato) reagisce contro lo stato ritenuto responsabile, ponendo in essere a breve distanza di tempo un atto che rechi un danno proporzionato a quello subìto (la rappresaglia violenta va ritenuta però giuridicamente illecita, dato ...
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dònna s. f. [lat. dŏmĭna «signora, padrona», lat. volg. dŏmna]. – 1. a. Nella specie umana, l’individuo di sesso femminile, soprattutto dal momento in cui abbia raggiunto la maturità anatomica e quindi [...] di servizio (variamente indicata, in successione di tempo, nel linguaggio ufficiale e sindacale: domestica, all’Italia); la cittade [Roma] La qual fu d. de’ mortali un tempo (Leopardi); con sign. sim., fig.: Torna deh! torna al suon, d. ...
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ucronìa s. f. [dal fr. uchronie (voce coniata dal filosofo Charles Renouvier nel 1876), der., con u- di utopie «utopia», dal gr. χρόνος «tempo, periodo di tempo»]. – Sostituzione di avvenimenti realmente [...] accaduti in un determinato periodo storico con altri, frutto di fantasia ma verosimili (per es., la situazione europea se Napoleone avesse vinto a Waterloo). Trova applicazione in opere di narrazione ...
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trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a [...] ), per cui, per rispetto religioso e per obbedienza a prescrizioni della Chiesa, si interrompevano per determinati brevi periodi di tempo tutti gli atti di guerra e di rappresaglia (per es., dalla notte del giovedì al mattino del lunedì, dal Natale ...
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s. f. [lat. vacca]. – 1. La femmina adulta dei bovini: allevamento di vacche; vacche da lavoro, da riproduzione, da macello o da carne (carne di vacca, e assol. bollito di vacca), da latte; pelle di vacca [...] di persona, diventare fiacco, svogliato (cfr. il sinon. invacchire); in usi region., andare in v., guastarsi, detto per es., del tempo che si rannuvola, o anche rovinarsi, andare a finire male: la festa, o la nostra iniziativa, è andata in vacca. Con ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...