pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, [...] , di te (penso a te è invece frase generica che può assumere vario contenuto affettivo); e determinando il luogo, il modo, il tempo: ti penso sempre qui con me; lo penso ancora ragazzo; vi penso con grande simpatia. Talora, spec. in usi letter ...
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volubile
volùbile agg. [dal lat. volubĭlis, der. di volvĕre «volgere»]. – 1. a. letter. Girevole: un’asta assai gagliarda ... volubile sopra un perno (Galilei); tacita e le porte La v. rota il corso [...] : più facil saria svolger il corso Presso Cariddi a la volubil onda (T. Tasso); per indicare l’assiduo fluire del tempo: O tempo, o ciel volubil, che fuggendo Inganni i ciechi e miseri mortali (Petrarca); Vale, o Titano Apolline, Re del volubil anno ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] evitare i colpi dell’avversario e trovarsi sempre nella posizione adatta a colpire. In senso fig., modo di agire, di procedere: è tempo di cambiare gioco. b. Ciò che si mette in gioco come posta: vincere, perdere il g.; raddoppiare il g.; fare un g ...
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eternita
eternità (ant. etternità) s. f. [dal lat. aeternĭtas -atis]. – 1. L’esser eterno, nei varî sign. dell’aggettivo: l’e. di Dio, l’e. della beatitudine in cielo, l’e. della gloria; quel che costituisce [...] dell’e.; entrare nell’e., con la morte. Per estens., l’immortalità, spec. della fama: aspirare all’eternità. Con valore iperb., un periodo di tempo molto lungo: ho aspettato un’e.; ci vuole un’e. prima che si decida; il viaggio è durato un’eternità. ...
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addio
addìo interiez. e s. m. [dalla locuz. a Dio, sottint. «ti raccomando» o sim.]. – 1. interiez. a. Forma di saluto usata per accomiatarsi definitivamente: a. e buon viaggio; a. a tutti!; Addio, mia [...] a. al mondo, ai piaceri, ai divertimenti, al quieto vivere, ecc., rinunciarci, non pensarci più; e di cosa ormai trascorsa: è da tempo che ho detto a. alla giovinezza. b. In qualche caso esprime rimpianto per cosa che si considera perduta: a. le mie ...
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segretario
segretàrio (ant. o pop. secretàrio, ant. segretaro) s. m. [dal lat. mediev. secretarius (der. di secretum «segreto»), propr. «colui cui si confidano cose segrete, riservate», titolo attribuito [...] ; il s. apostolico, il s. delle lettere latine, il s. dei brevi ai principi, nella Curia romana, funzionarî addetti un tempo alla corrispondenza ufficiale, ora aboliti; s. politico (o assol. segretario), chi è a capo della segreteria politica di un ...
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ci1
ci1 pron. e avv. [lat. tardo hīce per hīc «qui»]. – 1. pron. pers. Si considera vera particella pronominale solo quando concorre alla declinazione del pron. pers. noi, come compl. oggetto (egli ci [...] ambiente: ci sono moltissime specie di animali e di piante; c’è qualcuno in casa?; spero che ci sia pane per tutti; c’è ancora tempo; in locuz. particolari: c’è modo e modo; non c’è verso di fargli intendere ragione; c’è caso che non risponda; e in ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] gli manca la s., che non ha le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per esercitare una determinata attività. Anche il periodo di tempo nel quale si svolgono le lezioni o esercitazioni: due, tre ore di s.; dopo la s. dovete tornare subito a casa ...
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diuturno
agg. [dal lat. diuturnus, der. di diu «per lungo tempo»], letter. – Di lunga durata e continuità nel tempo: con d. fatiche. ◆ Avv. diuturnaménte, per lungo tempo, in modo continuato e durevole. ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la [...] assenze?; c’è un’impressionante f. di incidenti stradali; con frequenza, come locuz. avv., di cosa che avviene spesso, a brevi intervalli di tempo: andare a teatro con f. (o con una certa f., con molta o con poca f., e sim.). 2. In senso relativo, il ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...