vivere
vìvere v. intr. [lat. vīvĕre] (pass. rem. vissi [ant. vivètti o vivéi], vivésti, ecc.; fut. vivrò [ant. viverò], ecc.; condiz. vivrèi [ant. viverèi], ecc.; part. pass. vissuto [ant. visso e vivuto]; [...] . d’arte, d’amore, d’odio, di speranza; Vissi di speme, or vivo pur di pianto (Petrarca); Voialtri pochi che drizzaste il collo Per tempo al pan de li angeli, del quale Vivesi qui ma non sen vien satollo (Dante). e. Con valore non diverso da essere o ...
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li
lì avv. [lat. ĭllīc ‹illìk›]. – 1. In quel luogo, in quel posto. Indica in genere luogo non molto discosto da chi parla o da chi ascolta, e con più esattezza dell’avv. là; è inoltre usato largamente [...] lì, avere un seguito: la cosa purtroppo non finì lì). In locuz. avverbiali: giù di lì, all’incirca, pressappoco in quel luogo o in quel tempo (v. giù, n. 1 b); lì per lì (fam. anche là per là), sul momento, così su due piedi: lì per lì non seppe che ...
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spaziotempo
spaziotèmpo (o spàzio-tèmpo) s. m. (pl. spaziotempi, ma anche spazitempo e spazitempi; raro invar.). – Spazio quadridimensionale (detto anche continuo spazio-temporale o cronotopo) utilizzato [...] allo spazio ordinario e di una quarta corrispondente al tempo; tale estensione è resa necessaria dal fatto che v. trasformazione). La formalizzazione matematica del concetto di spazio-tempo prende il nome di spazio di Minkowski, dal matematico ...
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contemporaneo
contemporàneo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo contemporaneus, der. di tempus -pŏris «tempo», col pref. con-]. – 1. a. agg. Che accade o vive nello stesso tempo, che appartiene alla [...] c. del Foscolo (con altra costruzione: il Foscolo e gli scrittori a lui c.). b. s. m. Chi vive o è vissuto nello stesso tempo di un altro: i c. di Dante. 2. a. agg. Che appartiene all’età presente, alla vita attuale: il malessere c.; i giudizî dei ...
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aspettare
v. tr. [lat. exspĕctare «aspettare», incrociato con aspĕctare «guardare attentamente»] (io aspètto, ecc.). – 1. Essere con la mente e con l’animo rivolti a persona che deve arrivare o a cosa [...] il direttore, oggi!; anche di cose: oggi il treno si fa a.; i guai, le disgrazie non si fanno a.; prov., chi ha tempo non aspetti tempo, non ritardi l’azione, non perda le occasioni favorevoli. Modi fig.: a. il Messia, persona o cosa che non verrà; a ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] anche la sorda ‹k›, probabilmente per influsso dell’uso etrusco che non distingueva sorde e sonore; col passare del tempo per indicare la sonora s’introdusse la nuova lettera G, lieve modificazione grafica del segno C. Il latino classico conosceva ...
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vogata
s. f. [der. di vogare]. – 1. Il complesso, la serie degli atti che un vogatore compie quando, portata la pala del remo verso prua, la immerge di taglio, la spinge verso poppa facendo forza sull’acqua, [...] (v. spalare), la riporta verso prua; con riferimento ai varî tipi di voga: v. di coppia, di punta, ecc. 2. L’azione di vogare per un certo tempo e un certo spazio: ho fatto una bella v. di tre miglia; c’è voluta una vogata di due ore, ecc. ...
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incarico
incàrico (poet. incarco) s. m. [der. di incaricare] (pl. -chi). – 1. ant. a. Peso, carico addossato a qualcuno: già lo ’ncarco di là giù mi pesa (Dante); terreno incarco (Petrarca), il peso [...] limitato ma rinnovabile o senza una scadenza prefissata (i. a tempo indeterminato); nelle università, forma di assunzione a tempo determinato per coprire cattedre prive di titolare: conferire una cattedra per incarico; coprire l’i. di storia delle ...
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licenza
licènza (ant. o pop. licènzia) s. f. [dal lat. licentia, der. di licere «esser lecito»]. – 1. a. Permesso, facoltà (concessa in genere da persona di rispetto, o da un superiore di grado o autorità) [...] cui si notifica a un inquilino (in passato, a un colono, a un mezzadro), a un affittuario coltivatore diretto che, trascorso un certo tempo, dovrà lasciare l’appartamento, il podere: l. per finita locazione; il padrone di casa mi ha dato la l. per la ...
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integratore
integratóre agg. e s. m. (f. -trice) [der. di integrare]. – 1. Chi, o che, integra, o serve a integrare; raram. riferito a persona. 2. s. m. In campo farmaceutico, nome indicante, più o meno [...] ) il quale fornisce in uscita un segnale (per es. una tensione variabile) che è l’integrale rispetto al tempo della funzione che rappresenta il segnale applicato all’entrata; strumento i., strumento di misurazione, indicatore oppure registratore, che ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...