verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori [...] di o in verde. Come colore liturgico, il verde è usato per i paramenti e le vesti negli uffici e nelle messe del tempo ordinario. b. La parte verde di qualche cosa: mangiare una fetta di cocomero fino al verde. Com. la locuz. fig. essere, trovarsi ...
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inizio
inìzio s. m. [dal lat. initium, der. di inire «entrare in; cominciare», comp. della prep. in e ire «andare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di cominciare, di dare avvio a qualche cosa: l’i. di un lavoro, [...] . sono sempre difficili. b. Con sign. più concr., la prima fase di un’azione, che può estendersi per un tratto di tempo anche considerevole, oppure la prima parte di un’opera letteraria, teatrale, musicale: l’i. della partita non fu brillante; vorrei ...
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vinello
vinèllo s. m. [dim. di vino]. – 1. a. Vino di leggera gradazione e di gusto gradevole: però, niente male questo vinello!. b. Con senso spreg., vino da poco. 2. Bevanda moderatamente alcolica, [...] detta anche acquerello o secondo vino o mezzo vino, ottenuta con vinacce fermentate lasciate in infusione per breve tempo in acqua o dalla fermentazione di vinacce vergini addizionate di acqua. ...
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tardi
avv. [lat. tarde, avv. di tardus «lento»]. – 1. Non presto, con riferimento a fatti che avvengono dopo uno spazio di tempo piuttosto lungo, entro un termine lontano nel tempo: abbiamo sempre l’abitudine [...] tardi che mai. Frequente il superl. tardissimo, molto tardi: è rientrato a casa tardissimo; e il compar. più tardi, qualche tempo dopo: ci vedremo più tardi; a più tardi, per rinviare qualche cosa a un nuovo, prossimo incontro (o semplicem. come ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] all’età giovanile, detta anche, nel linguaggio letter. e poet., la n. età: tutta l’età mia nova Passai contento (Petrarca). d. Di periodo di tempo, che è al suo inizio: il n. giorno, l’anno n. (ma l’anno n., meno com. il n. giorno, si può dire anche ...
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arrestare2
arrestare2 v. tr. [lat. *arrestare, comp. di ad- e restare «fermarsi»] (io arrèsto, ecc.). – 1. a. Far cessare un movimento, o anche un funzionamento, un’attività, un processo; è in genere [...] , in gare di squadra, interromperlo su intervento dell’arbitro per punire un fallo; e con riferimento al tempo e a processi che si svolgono nel tempo: non è possibile a. il corso della storia, il cammino dell’umanità, il progresso sociale; cercare di ...
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lento
lènto agg. [lat. lĕntus «tenace, flessibile, lento»]. – 1. a. Non veloce, non sollecito, detto di persona o d’animale, e riferito agli atti del corpo o dello spirito: uomo l., che in ciò che fa [...] che si fa o avviene adagio, che si prolunga troppo nel tempo: una lentissima discussione; l’esame procede assai l.; avere la lento, con lentezza: camminare, muoversi, lavorare lentamente; il tempo scorreva lentamente; il male si estende lentamente. ...
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arrivare
v. intr. e tr. [lat. *arripare, der. di ripa, propr. «giungere a riva»] (aus. essere). – 1. a. Raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio o di un cammino, il traguardo [...] tutti i presenti non arrivavano al centinaio; o un limite di tempo: con i soldi non s’arriva mai alla fine del mese; a Pasqua (cioè che venisse, che fosse Pasqua); come passa il tempo! siamo già arrivati alla fine dell’anno scolastico; chi ci arriva ...
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cesura
ceṡura s. f. [dal lat. caesura (propr. «taglio», e nel lat. tardo «cesura metrica»), der. di caedĕre «tagliare», calco del gr. τομή]. – Nella metrica classica, pausa ritmica nel corso del verso, [...] della sede che occupa: nell’esametro, per es., le cesure più frequenti sono la pentemìmere o semiquinaria o maschile (che cade dopo il tempo forte del 3° metro) e la cesura dopo il 3° trocheo o femminile (che cade dopo la prima breve del 3° dattilo ...
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navigazione
navigazióne (ant. navicazióne) s. f. [dal lat. navigatio -onis]. – 1. a. L’attività del navigare, di percorrere cioè con una idonea costruzione galleggiante (nave, veliero o altra imbarcazione) [...] apparato di bordo (radar Doppler), di misurare la velocità rispetto al suolo, la deriva eventuale e quindi, in base al tempo di volo e alla direzione seguita, di conoscere in ogni istante la posizione del velivolo; n. radioguidata, quella che sulle ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...