prolungare
v. tr. [dal lat. tardo prolongare, der. di longus «lungo», col pref. pro-1] (io prolungo, tu prolunghi, ecc.). – 1. a. Rendere più lungo, far continuare nello spazio: p. una strada; p. un [...] , salito in su una barchetta n’andò a Amalfi (Boccaccio). 2. Rifl. con valore intr., estendersi nello spazio o nel tempo: la strada si prolunga in un sentiero; il suo ritardo si prolungava; anche sostantivato: il prolungarsi di una vibrazione; non ...
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percorso2
percórso2 s. m. [der. di percorrere, formato sul part. pass. percorso]. – 1. a. Il fatto di percorrere, di compiere cioè uno spostamento da luogo a luogo, a piedi, o con un mezzo di trasporto [...] Napoli a Battipaglia; il p. degli uccelli migratori, il p. delle balene per raggiungere i luoghi di riproduzione; anche il tempo che s’impiega nel percorrere un determinato tragitto, ossia la sua durata temporale: compiere un p. in un’ora, in mezza ...
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anzitempo
anzitèmpo (o anzi tèmpo) avv. – Prima del tempo giusto o previsto: il freddo è giunto a.; in partic., prima della giusta età, prematuramente: è invecchiato, è morto a.; Questa anima gentil [...] che si diparte, Anzi tempo chiamata a l’altra vita (Petrarca); del Pelìde Achille L’ira funesta ... molte anzi tempo all’Orco Generose travolse alme d’eroi (V. Monti). ...
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perdita
pèrdita s. f. [dal lat. perdĭta, femm. di perdĭtus, part. pass. di perdĕre «perdere»]. – Il fatto di perdere qualcuno o qualcosa. 1. Con riferimento a persona: a. Il rimaner privo della presenza, [...] del posto di lavoro; la p. di una posizione militare; mancato sfruttamento, spreco: p. di un’occasione; è stata solo una p. di tempo. f. Il fatto di perdere una certa somma di denaro e, con sign. concr., la somma stessa: subire una forte p. al gioco ...
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calende
calènde (ant. calèndi) s. f. pl. [lat. calendae -arum, di origine incerta, forse connesso con il lat. calare, gr. καλέω («chiamare»); la forma calendi è dall’abl. calendis]. – Nella notazione [...] di uso comune, è ormai ant. o letter.: E di noi parli pur come se tue Partissi ancor lo tempo per calendi (Dante). Unendosi con nomi di mesi, subiva spesso il troncamento: calèn di gennaio, calèn di febbraio, ecc. (v. calendimaggio); «... Vi sovvien ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] e dell’ufficio, non rientra nelle parti ordinarie e comuni (costituenti il quadro uniforme della celebrazione) e che varia secondo il tempo liturgico e le festività; come s. m., con valore neutro, il p. di una messa, l’insieme degli elementi proprî ...
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dopo
dópo (ant. anche dóppo) avv. e prep. [lat. de post; cfr. dipoi]. – 1. Con valore temporale, indica tempo successivo, in modo indeterminato o precisando la distanza nel tempo da un altro fatto: a. [...] : a dopo, a più tardi, ci rivedremo poi. Con uso sostantivato: c’è sempre un prima e un d.; preoccuparsi del d., del tempo successivo, di ciò che potrà seguire (più com. del poi). b. Come prep. si unisce al sost. direttamente, ma vuole la prep. di ...
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trascorrere
trascórrere (letter. ant. transcórrere) v. tr. e intr. [dal lat. transcurrĕre, comp. di trans- «trans-» e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. tr. a. letter. Correre, o anche soltanto [...] liete e serene; ormai è trascorso un altro inverno; come sono trascorse presto le vacanze!; quando si è in attesa, pare che il tempo non trascorra mai. d. In quest’ultimo, e anche in altri sign., l’infinito è spesso sostantivato: l’inesorabile t. del ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] a un prezzo minore; potrà valere 300 euro o anche m.; credo che si possa trovare anche per m., cioè per un prezzo minore; oppure tempo: per finire il lavoro ci vorrà m. di un mese; sarà tutto pronto in m. di una settimana; ho aspettato m. di quanto ...
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debito1
débito1 agg. [dal lat. debĭtus, part. pass. di debere «dovere»]. – Dovuto, perché imposto da una legge morale, da obblighi assunti, da un diritto altrui, o perché richiesto dalle circostanze [...] ; trattare con il d. rispetto; agire con le d. cautele, nelle d. forme; in tempo d., entro i limiti di tempo stabiliti; a tempo d., opportuno. In diritto, tempo d., o d. corso, clausola dei contratti di compravendita con la quale si stabilisce che ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...