memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli [...] , ecc.) di ritenere che possano mancare uno o più testimoni le cui deposizioni sono necessarie in un processo. A m. d’uomo, dai tempi più lontani di cui si è conservato ricordo, quindi da che mondo è mondo, da sempre: una cosa simile non s’era mai ...
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tuta
s. f. [abbrev. e adattam. del nome fr., tout-de-même, di questo indumento, ideato nel 1919-20 dal pittore futurista Thayaht (pseudonimo di Ernesto Michahelles), al quale, secondo alcuni, si deve [...] azzurra, grigia (per metonimia, le t. blu, gli operai); indossare, togliersi la t.; t. di amianto (usata un tempo dai vigili del fuoco); t. di gomma, di sostanze plastiche, per sommozzatori; t. sportiva; t. per corridori motociclisti, automobilistici ...
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buontempo
buontèmpo (o buòn tèmpo) s. m. – Sollazzo, divertimento, spec. nella frase darsi b., spassarsela allegramente, con spensieratezza: essendosi ella d’un giovinetto bello e leggiadro a sua scelta [...] innamorato..., spesse volte con lui con maraviglioso diletto si dava buon tempo (Boccaccio). In senso proprio, solo in grafia divisa: speriamo che ci sia buon tempo domani (più com. bel tempo). ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] per p.?; prendo l’antipasto ma salto il primo. In usi tecnici: abbrev. usuale di minuto primo, unità di misura di angoli e di tempo (v. minuto2, nel sign. 1 a); in astronomia, p. verticale, il cerchio massimo passante per lo zenit e per i punti est e ...
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otturatore
otturatóre agg. e s. m. [der. di otturare]. – In genere, che ottura, che chiude; più spesso, nome di congegni o formazioni che hanno funzione di chiusura. In partic.: 1. In anatomia: muscoli [...] obiettivo di raggiungere il materiale sensibile per un tempo predeterminato in funzione della corretta esposizione. In partic scatto, scorrono in successione con un intervallo uguale al tempo di esposizione; o. centrale, quello che, collocato ...
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esposimetro
espoṡìmetro s. m. [comp. di esposi(zione) e -metro]. – Apparecchio usato in fotografia e in cinematografia per misurare l’illuminamento del campo da riprendere e l’intensità di eventuali [...] fotografici e cinematografici, anche digitali, e in quelli a funzionamento automatico provvedono direttamente a impostare il giusto tempo di esposizione o la giusta apertura del diaframma, una volta che siano stati scelti, rispettivamente, una certa ...
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esposizione
espoṡizióne (ant. spoṡizióne) s. f. [dal lat. expositio -onis, der. di exponĕre «esporre», part. pass. exposĭtus]. – 1. a. L’esporre, spiegazione, interpretazione, riferimento, narrazione [...] L’atto, il fatto di esporre alla vista, di presentare, di mettere in mostra, o, più genericam., di mettere fuori, e il tempo durante il quale l’oggetto rimane esposto: e. della bandiera; e. del Ss. Sacramento, delle reliquie; e. del neonato, forma di ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] o a vela, il mantice, il telaio per la tessitura, il tornio da vasaio, il trapano ad archetto, ecc. In tempi moderni, si precisa il concetto di macchina come mezzo di lavoro: il suo uso generalizzato e intensivo determina, nella civiltà occidentale ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] domani avrò la mattinata l.; non ho mai un minuto l.; nelle ore l. mi dedico alla lettura; per tempo l., v. tempo, n. 2 l. c. Privo, esente: l. da vizî, da difetti, da noie, da pregiudizî. 3. Riferito a cosa: a. Non vietato, o non sottoposto a freni ...
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allora
allóra (tronc. allór) avv. [lat. *ad illam hōram]. – 1. In quel momento, in quell’istante: Allor fu la paura un poco queta (Dante); a. non compresi subito; per estens., in quel tempo: a. usavano [...] , fu a. che..., a. sì che...: fu a. che io mi arrabbiai; a. sì che mi vidi perduto. In locuzioni: di a., d’a., di quel tempo: la moda di oggi è assai diversa da quella d’a. (riferito anche a persone: gli studenti di a., gli artigiani di a.; con sign ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...