restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare [...] : se togliamo cinque da sette, resta due; di spazio da percorrere: restano (da fare) ancora una ventina di chilometri; di tempo: restano pochi giorni alla fine della scuola; di azione che si deve ancora compiere: non ti resta da fare che questo; mi ...
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rivedere
rivedére v. tr. [dal lat. revidere, comp. di re- e videre «vedere»] (coniug. come vedere). – 1. a. Vedere di nuovo: sono andato a r. il film che avevamo visto insieme l’anno scorso; è uno spettacolo [...] qui! In formule di asseverazione: che non possa più r. mio figlio se non è vero! b. Con l’idea che si sia rimasti molto tempo lontani o separati dalla persona o dalla cosa che si torna a vedere: ho rivisto un mio antico compagno di scuola; volle r. i ...
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arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; [...] : congedato dall’a., un maresciallo dell’a.); a. aeronautica, o a. azzurra, l’aviazione militare; a. dotte, erano cosi dette un tempo l’artiglieria e il genio. Per il Corpo delle a. navali della Marina militare (dove peraltro armi è usato con il suo ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] p., la strada o il fiume fa un gomito; l’ascensione è facile, tranne in alcuni p.; libreria, caffè che era un tempo il p. di ritrovo degli intellettuali della città; p. di vendita, centro di vendita, luogo nel quale si vendono determinati prodotti ...
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generazione
generazióne s. f. [dal lat. generatio -onis]. – 1. L’atto del generare, il processo per cui esseri viventi producono esseri viventi della stessa specie, e il risultato di tale processo: la [...] . passate; gli uomini della mia g.; talvolta, più genericam., tutti gli uomini, anche di differente età, che vivono nello spazio di tempo di cui si parla: fu una g. fortunata quella che poté vivere in quel lungo periodo di pace e di tranquillità. Con ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] quel convento, c’era un nostro padre, il quale era un santo, e si chiamava il padre Macario (Manzoni); bisogna s. che in quel tempo la vita era molto dura; costruito con il verbo avere, con tono più sostenuto: avete da s. che c’è ancora molto da fare ...
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patina
pàtina s. f. [dal lat. patĭna «padella» (e poi anche il pasticcio che vi è contenuto e ne riceve la forma), con evoluzione di sign. non ben chiara]. – 1. a. Velatura, oscuramento o alterazione [...] da cose (sia oggetti materiali, sia opere letterarie, musicali, di studio, e sim.) sentite come ormai superate o comunque appartenenti a tempi lontani. b. Con sign. più generico, strato più o meno sottile di sostanza che si deposita su una superficie ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in [...] impiegati, ecc.), il modo di variare istantaneo di una grandezza rispetto all’altra: la velocità è la d. rispetto al tempo del cammino percorso; la derivata di una grandezza variabile rispetto a un’altra è quindi una grandezza ottenuta dalla prima e ...
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presto1
prèsto1 agg. e avv. [lat. tardo praestus, der. dell’avv. praesto, presente nella locuz., già lat. class., praesto esse «essere pronto, essere a disposizione»; l’uso avverbiale ital., secondo [...] la tua 12 marzo, e rispondo sul fatto, e alla presta perché il corriere viene, e riparte (Foscolo). 2. avv. a. Entro breve tempo, tra poco, o dopo poco: aveva cominciato bene ma si è stancato p.; sono certo che p. le cose cambieranno; avrete p. mie ...
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esercizio
eṡercìzio s. m. [dal lat. exercitium, der. di exercere «esercitare»]. – 1. L’esercitare, nei varî sign. del verbo: e. della memoria, della mente; e. della virtù, della carità, della pazienza; [...] fuori d’e., e più com., nell’uso corrente, essere fuori e., avere perso l’allenamento, non essersi più esercitato da tempo in qualche cosa: è molto tempo che non suono il violino e sono fuori e.; l’inglese lo conosco bene, ma sono fuori d’e.; tornare ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...