maturare
v. intr. e tr. [lat. maturare] (come intr., aus. essere). – 1. intr. Genericam., di organi vegetali, giungere a maturità, cioè alla fase finale dello sviluppo morfologico e fisiologico. Nell’uso [...] si maturano le sorbe, o le nespole (talora con l’aggiunta scherz. e la canaglia), per significare che bisogna dare tempo al tempo, che con il tempo e la pazienza si riesce a tutto; e in senso fig.: ciò che vien qua sù del mortal mondo, Convien ch ...
Leggi Tutto
ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione [...] film. c. Frequenza di successione di un fatto, di un fenomeno, cioè il numero delle volte che esso si ripete entro un certo tempo: r. delle vendite; r. delle partenze e degli arrivi; r. delle nascite. R. di un’arma da fuoco automatica, il numero di ...
Leggi Tutto
imperfetto
imperfètto agg. [dal lat. imperfectus, comp. di in-2 e perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere»]. – 1. a. Non finito, incompiuto: lasciare un’opera i.; avrei lasciato i. qualunque affare, [...] cui il discorso si riferisce (andavo, credevo, sentivo, ecc.). Nel congiuntivo, invece, è usato in correlazione con un tempo storico («sperai che lui mi ascoltasse») o, nel periodo ipotetico, in correlazione col modo condizionale («verrei, se potessi ...
Leggi Tutto
tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] e determinabile con sostantivi di preciso sign.: è t. che aspetto, era t. che lo desiderava, s’è rifatto vivo dopo tanto (sottint. tempo); giungere, arrivare a t., a tal segno, a tal termine: non credevo che si arrivasse a t.; era la cosa pervenuta a ...
Leggi Tutto
certo1
cèrto1 agg., agg. e pron. indef., s. m. [lat. certus]. – 1. agg. Riferito a persona: a. Sicuro, fermamente persuaso: sono c. di quanto affermo; era certissimo di giungere in tempo; far c., rendere [...] indeterminata; quindi: a. Qualche, alcuno, alquanto: sono stato in giro con c. amici; devo sbrigare c. faccende; dopo un c. tempo; o determinato, stabilito, ma non reso esplicito: il dottore riceve solo in c. giorni; dal collo a ciascun pendea una ...
Leggi Tutto
guanto
s. m. [dal germ. want]. – 1. Rivestimento della mano, la cui forma segue la conformazione anatomica della mano stessa, di materiale diverso a seconda dell’uso. In partic.: a. Accessorio dell’abbigliamento [...] in cotone, lattice o altri materiali, per interventi chirurgici e anche per talune visite mediche; guanti d’amianto, usati un tempo da tecnici e operai nelle fonderie, nelle vetrerie, ecc.; g. liturgici, di seta (anticam. di lino) con un ornamento d ...
Leggi Tutto
bacchetta
bacchétta s. f. [forse affine al lat. bacŭlum «bastone»]. – 1. Sottile verga di legno o d’altra materia che serve a varî usi: a battere i panni; al pittore decoratore come sostegno della mano [...] i crini, per suonare il violino e altri strumenti a corda. 2. a. Lunga verga di legno o di metallo che un tempo serviva a calcare la polvere, e in qualche caso anche la pallottola, nel caricamento delle armi da fuoco portatili ad avancarica, donde ...
Leggi Tutto
coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da [...] . 3. Altri usi estens.: a. Chioma lunga che scende dietro le spalle delle donne, per lo più in forma di treccia; portata un tempo anche dagli uomini e detta comunem. codino; di qui l’espressione fig. essere una c., o più spesso un codino (v.), un ...
Leggi Tutto
smalto
s. m. [dal francone smalt, cfr. germ. *smaltjan e ted. mod. schmelzen «fondere»]. – 1. Impasto di ghiaia o grani di pozzolana o scarti di laterizî con calce o cemento e acqua, usato in passato [...] , brio, brillantezza, livello alto di prestazione, nell’attività, nelle manifestazioni, nello stile, ecc.; usato più spesso in frasi negative: un atleta che non ha più lo s. di un tempo; scrittore, oratore, che ha perso molto del suo smalto. TAV. ...
Leggi Tutto
carcassa
s. f. [prob. da carcasso, ant. variante di turcasso; cfr. il sign. 3, che è il più antico]. – 1. a. Le ossa che formano la cavità toracica degli animali. Anche, più genericam., scheletro di [...] , ecc., in pessimo stato. c. non com. Fusto di filo di ferro per capelli da donna, che veniva usato un tempo come sostegno nelle acconciature alte. d. Ossatura di supporto di una macchina; in partic., in una macchina elettrica, parte dello statore ...
Leggi Tutto
Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...