vagile
vàgile agg. [der. del tema del lat. vagare «vagare», vagus «errante», coniato sull’analogia di sessile]. – In biologia, riferito a organismi capaci di spostarsi (per es., il bentos mobile), in [...] contrapp. a quelli sessili, cioè fissi a un substrato ...
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odontoclasta
s. m. [comp. di odonto- e gr. -κλάστης «che rompe», dal tema di κλάω «rompere»] (pl. -i). – In biologia, ciascuno degli elementi cellulari che provvedono al riassorbimento delle radici dei [...] denti di latte ...
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patulo
pàtulo agg. [dal lat. patŭlus, der. del tema di patere «allargarsi, essere aperto»], letter. raro. – Largo, ampio: al dorso poi [del canapè] V’alza patulo appoggio (Parini). ...
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triplice
trìplice agg. [dal lat. triplex -plĭcis, comp. di tri- e tema di plicare «piegare»]. – Che si compone di tre elementi, anche non uguali, che consta di tre parti: documento in t. copia; avvolto [...] con t. avvolgimento; tendere a un t. scopo; ottenere un t. effetto. In partic., istituito fra tre parti contraenti, nelle denominazioni storiche: T. Alleanza, trattato di alleanza tra Germania, Austria ...
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criterio
critèrio s. m. [dal lat. mediev. criterium, gr. κριτήριον, dal tema di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Fondamento, norma per distinguere, discernere, giudicare: fissare, stabilire, adottare, [...] seguire un c. (di scelta, di giudizio, di comportamento, ecc.); la scelta sarà fatta con determinati c.; non si sa in base a quale c. abbiano deliberato; un buon c., un c. utile, un c. molto discutibile. ...
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ansio
ànsio agg. [dal lat. anxius, der. del tema di angĕre «stringere, soffocare»]. – 1. letter. Ansioso, angosciato, tormentato: Sgombra, o gentil, dall’ansia Mente i terrestri ardori (Manzoni). 2. [...] ant. Ansante: del tuo cuore il movimento, il quale nell’a. petto senza ordine battere ti sento (Boccaccio) ...
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desiderativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo desiderativus]. – 1. agg. Che esprime desiderio: congiuntivo d. (o ottativo), in grammatica latina, quello con cui si esprime un desiderio (per es.: velim «vorrei»; [...] ». 2. s. m. In morfologia, formazione verbale, la quale indica il desiderio di compiere l’azione espressa dal tema del verbo. Il desiderativo si riscontra in parecchie lingue indoeuropee (per es., esurire «desiderar di mangiare», der. di edĕre ...
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babboriveggoli
babborivéggoli (o babborivéggioli) s. m. [comp. di babbo e tema di rivedere, con la terminazione di toponimi toscani come Montespertoli, ecc.], tosc. – Usato soltanto nella locuz. scherz. [...] andare a b., morire (come dire: andare a rivedere il babbo defunto) ...
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contrattualizzazione
s. f. Atto e effetto del sottoporre a contratto un rapporto di lavoro. ◆ «gli interventi legislativi [...] appaiono gravemente contraddittori con i principi ispiratori della riforma [...] in tema di contrattualizzazione e privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico» [Franco Bassanini, ministro della Funzione Pubblica, intervistato da Mario Reggio]. (Repubblica, 3 dicembre 2000, p. 41, Economia) • La Juventus, dopo la sentenza di ...
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fenico1
fènico1 agg. [dal fr. phénique, e questo dal tema del gr. ϕαίνομαι «apparire, risplendere», perché il fenolo fu ottenuto dal gas illuminante]. – Acido f.: altro nome del fenolo, e più frequente [...] di questo nell’uso comune ...
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tema linguistica In linguistica, la parte di una parola che resta tolta la desinenza. Un tema può essere radicale, ossia constare della sola radice: radice dŭc- di dux «condottiero», radice dū̆c di dūco «conduco»; oppure formato per mezzo di...
tema Provincia bizantina ordinata militarmente. La parola inizialmente designava il corpo d’armata stanziato in una data provincia; solo con il tempo passò a indicare la provincia stessa. Tra la fine dell’8° sec. e gli inizi del 9° tutto l’Impero...