thriller
〈tħrìlë〉 s. ingl. [der. del v. (to) thrill «far rabbrividire, eccitare, elettrizzare», e questo dal sost. thrill (v.)] (pl. thrillers 〈tħrìlë∫〉), usato in ital. al masch. – Narrazione o spettacolo [...] (teatrale, cinematografico, televisivo) che sviluppa un intreccio poliziesco o comunque fortemente emotivo, avvalendosi dei procedimenti tipici della suspense così da produrre, nei lettori o spettatori, tensione, brivido o addirittura terrore: è ...
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registrazione
registrazióne s. f. [der. di registrare]. – 1. L’azione, l’attività e l’operazione di registrare, il fatto di venire registrato, e il modo stesso con cui sono eseguiti: r. contabili, commerciali, [...] , effettuate per ritrasmettere per radio o per televisione quanto si è registrato (e, nel linguaggio radiofonico e televisivo, sala, studio, locali, cabina di registrazione; essere, andare in registrazione, riferito come soggetto sia al programma che ...
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varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli [...] , e quindi come programma radiotelevisivo: teatro, spettacolo di v., o semplicem. (il) v.: una volta, dopo il film, c’era spesso anche il v.; un bel numero di v.; attore, attrice di v.; un v. televisivo di grande successo, di alto indice di ascolto. ...
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sottotitolare
v. tr. [der. di sottotitolo] (io sottotìtolo, ecc.). – Corredare di sottotitoli: s. un film, un programma televisivo. ◆ Part. pass. sottotitolato, anche come agg.: film sottotitolati per [...] non udenti ...
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tafazzismo
s. m. (iron.) Il masochismo tipico di Tafazzi, personaggio televisivo interpretato da Giacomo Poretti, componente del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, comparso per la prima volta nella trasmissione [...] «Mai dire Gol» nel 1995. ◆ Adesso, però, ci siamo dentro: le Olimpiadi sono qui, e per un mese gli occhi del mondo saranno puntati su Torino. Il tafazzismo è una nostra dote preclara, ed è comprensibile ...
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tafazzista
s. m. e f. e agg. (iron.) Masochista alla Tafazzi. ◆ Il tafazzismo, malattia senile della sinistra post 1996, si ispira al non dimenticato Tafazzi, personaggio televisivo uso percuotere con [...] vigore le proprie più intime parti. A Bologna, pare di capire, l’epidemia tafazzista sarà lunga e virulenta. (Maria Latella, Corriere della sera, 29 giugno 1999, p. 7, Politica) • È […] incomprensibile, ...
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tariffa bioraria
loc. s.le f. Tariffa diversificata sulla base di due fasce orarie prestabilite. ◆ Innanzitutto la colpa: «È delle tariffe progressive, il sistema che applica aliquote più alte man mano [...] pagina) • [tit.] Tariffe biorarie È già un boom [testo] Sono 103mila i clienti Enel che, a una settimana dal lancio televisivo degli spot, hanno deciso di aderire a una delle nuove tariffe biorarie. (Arena, 9 febbraio 2005, p. 7, Economia).
Composto ...
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soubrette
〈subrèt〉 s. f., fr. [dal provenz. soubreto, femm. dell’agg. soubret «affettato1»] (pl. soubrettes). – Propriam., in francese, servetta brillante di commedia; in Italia, l’attrice giovane di [...] nella Serva padrona di Pergolesi, Susanna nelle Nozze di Figaro e Zerlina nel Don Giovanni di Mozart). Nel linguaggio televisivo, prima attrice, ballerina e cantante di uno spettacolo di varietà. ◆ Nel passato si è usato anche l’adattamento ital ...
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teleputer2
teleputer2 (Teleputer), s. m. inv. Apparecchio che unisce le caratteristiche di un televisore e di un computer, sommando le rispettive funzioni di telecomunicazione. ◆ Le discussioni sul decoder [...] a ciascuno il suo (narrowcasting). (Riccardo Staglianò) (Repubblica, 3 ottobre 2006, p. 48).
Dall’ingl. teleputer (‘apparecchio televisivo dotato delle funzioni di un computer per il collegamento alla rete telematica’), a sua volta composto dai s ...
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televisibile
s. m. e f. e agg. (iron.) Personaggio noto al pubblico della televisione; adatto al pubblico televisivo. ◆ «La storia di Cirano», che il regista Gabriele Vacis e il protagonista Eugenio [...] attestato di autorevolezza che nel villaggio globale non appartiene più al nonno, al parroco o al maestro di scuola, ma ai televisibili. (Massimo Gramellini, Stampa, 2 marzo 2005, p. 1, Prima pagina) • C’è un equivoco profondo anche nel modo in cui ...
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televisivo
televisivo [agg. Tratto da televisione, secondo il rapporto visione -visivo] [LSF] [ELT] Della televisione, che riguarda la televisione, come particolare sistema di telecomunicazione. ◆ [ELT] Standard t.: l'insieme delle caratteristiche...
meta-televisivo
(meta televisivo), agg. Che va oltre la televisione come mezzo e fenomeno comunicativo, rielaborandone le esperienze e il linguaggio.
• Il calcio che guarda se stesso dentro uno schermo, allo stadio, e dentro lo schermo c’è...