autore
autóre s. m. (f. -trice) [dal lat. auctor -oris, der. di augere «accrescere»; propr. «chi fa crescere»]. – 1. Chi è causa o origine di una cosa, artefice, promotore: a. di un progetto, di una [...] : a. classici, moderni; o teatrali, musicali: la sinfonia sarà diretta dall’a.; fuori l’a.! (voce di acclamazione del pubblico a teatro). 3. a. Nel linguaggio giur., il soggetto dal quale si deriva un diritto, equivalente a dante causa. b. In diritto ...
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coulisse
〈kulìs〉 s. f., fr. [dall’agg. coulis «scorrevole», der. di couler che è il lat. colare «colare»]. – 1. Guida, incastro, scanalatura; porta a coulisse, scorrevole su una guida. In sartoria, passaggio [...] e annodati per far aderire l’indumento alla vita o comunque per stringere il giro arricciando la stoffa. 2. Quinta di teatro (soprattutto in espressioni come dietro le coulisses). 3. Nel linguaggio di borsa, mercato libero che si svolge nelle borse ...
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fantasista
fantaṡista s. m. e f. [dal fr. fantaisiste, der. di fantaisie «fantasia»] (pl. m. -i). – Attore (o attrice) del teatro di varietà che si esibisce principalmente come comico, in scene di fantasia [...] che alla recitazione e alle battute umoristiche alternano canto, ballo e numeri di destrezza. Anche, talora, scrittore brillante, di «varietà», fra l’umorismo e la fantasia: è un delicato fantasista ...
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teatrocrazia
s. f. (spreg.) Retorica del potere, carica di atteggiamenti, artifici e toni da rappresentazione teatrale eccessiva e ostentata. ◆ la prevalenza delle regole della comunicazione sui principi [...] , ma soltanto ciò che appare. (Dino Messina, Corriere della sera, 6 maggio 2006, p. 41, Terza pagina).
Composto dal s. m. teatro con l’aggiunta del confisso -crazia.
Già attestato nel Corriere della sera del 18 settembre 1994, p. 26 (Sandro Modeo). ...
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tecnoartista
(tecno-artista), s. m. e f. Artista che fa uso di molteplici tecnologie nelle sue creazioni. ◆ C’è la proiezione di immagini videoscenografiche create dal vivo dal tecnoartista Giacomo Verde [...] / Stasera al Museo di Santa Giulia [testo] [...] Giacomo Verde, che si definisce tecno-artista, si occupa di teatro e arti visive dagli Anni ’70. Negli Ottanta realizza operazioni collegate all’utilizzo creativo di tecnologia «povera». (Giornale di ...
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arcoscenico
arcoscènico (o arco scènico) s. m. (pl. arcoscènici o archi scènici). – Il grande arco fra il palcoscenico e la sala, nel teatro del tipo costituitosi alla fine del Cinquecento, attraverso [...] il quale gli spettatori seguono lo svolgimento dell’azione scenica ...
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mattinata
s. f. [der. di mattina; nel sign. 3, adattam. del fr. matinée]. – 1. Tutto lo spazio della mattina, considerato soprattutto nelle sue caratteristiche meteorologiche o rispetto alle occupazioni [...] di un saluto mattinale. 3. non com. Spettacolo, trattenimento che ha luogo di mattina o di pomeriggio: una m. a teatro, al cinema; una m. danzante al circolo. Più usato, in questo sign., il corrispondente termine fr. matinée (v.). ◆ Dim. mattinatina ...
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soubrette
〈subrèt〉 s. f., fr. [dal provenz. soubreto, femm. dell’agg. soubret «affettato1»] (pl. soubrettes). – Propriam., in francese, servetta brillante di commedia; in Italia, l’attrice giovane di [...] operetta o di rivista; nel teatro d’opera, denominazione del soprano leggero che spesso, ma non necessariamente, sostiene la parte di servetta (per es., Serpina nella Serva padrona di Pergolesi, Susanna nelle Nozze di Figaro e Zerlina nel Don ...
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televisibile
s. m. e f. e agg. (iron.) Personaggio noto al pubblico della televisione; adatto al pubblico televisivo. ◆ «La storia di Cirano», che il regista Gabriele Vacis e il protagonista Eugenio [...] hanno adattato dall’originale partendo da un’idea di [Alessandro] Baricco, è un rifacimento formato monologo nel filone di quel teatro di narrazione che si è rivelato così televisibile, tanto che lo Stabile del Veneto se ne è assunto la coproduzione ...
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televisionaro
s. m. (iron. spreg.) Chi fa televisione. ◆ la scorciatoia [per diventare simboli] […] è stata servita su un piatto d’argento da televisionari, palinsestisti, esteti dell’audience sgomitante, [...] In scena) • Chi fa tv è sinceramente convinto di dover addomesticare un branco di cretini che, anche se ogni tanto vanno a teatro o a una mostra, quando si siedono davanti al video vogliono soltanto vedere corpi volgari, battute sceme e gare di rutti ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...
L’apertura dei teatri è subordinata al rilascio di apposita licenza da parte delle competenti autorità. Nello specifico, ai sensi dell’art. 80 del R.D. n. 773/1931, il comune, subentrato all’autorità di pubblica sicurezza sulla base del d.P.R....