carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] un c.; attore che rende bene il c. d’un personaggio. Nella storia del teatro, commedia di c., quella in cui è soprattutto approfondita l’analisi psicologica; nel teatro drammatico dell’800, primo c., ruolo dell’attore che interpretava parti di uomo ...
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vernacolo
vernàcolo s. m. e agg. [dal lat. vernacŭlus, agg., «domestico, familiare», der. di verna (v.)]. – 1. s. m. Parlata caratteristica di un centro o di una zona limitata. Si contrappone a lingua [...] ed è usato più spesso, per ragioni storiche, con riferimento alla situazione toscana o dell’Italia centrale: i v. toscani, umbri, laziali; il teatro in v. fiorentino; una ninna nanna in v. senese; «noi si va» per «noi andiamo» è un uso tipico del v ...
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caratterista
s. m. e f. [der. di carattere] (pl. m. -i). – Ruolo del teatro drammatico (detto anche, nell’800, primo carattere) e del cinema: attore al quale in una parte importante, ma raram. di protagonista, [...] l’interpretazione di personaggi con spiccate note di singolarità, talora con aspetti quasi caricaturali. Il corrispondente ruolo femminile, oggi indicato anch’esso con il femm. caratterista, era detto, nel teatro drammatico dell’800, caratteristica. ...
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impresario
impresàrio s. m. (f. -a) [der. di impresa]. – 1. In senso stretto, gestore di un teatro, chi prende cioè in affitto un teatro di proprietà privata e scrittura un complesso di attori per una [...] serie di spettacoli. 2. Meno proprio con il sign. di imprenditore, chi gestisce cioè un’impresa (com. però in alcune espressioni, come, per es., i. di pompe funebri) ...
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controsmentita
s. f. Dichiarazione che tende a dimostrare la non rispondenza al vero di una precedente smentita fatta da altri. ◆ Poi però è saltato fuori Nunzio D’Erme, il barricadero dei centri sociali [...] comunicazione politica, e parlo di un’esperienza che è sotto gli occhi di tutti, è diventata una specie di teatro dell’horror pleni, fatto di segnali contraddittori e privi di una qualsivoglia chiarezza e costruttività, raffiche di accuse, smentite ...
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spettacolo
spettàcolo s. m. [dal lat. spectacŭlum, der. di spectare «guardare»]. – 1. a. Rappresentazione di opere teatrali, liriche, cinematografiche, d’arte varia; in senso ampio, qualsiasi esibizione [...] ; s. a favore dei profughi, ecc. c. Al sing., con uso assol., il complesso delle attività concernenti il cinema, il teatro, la televisione, ecc., e l’insieme delle persone – attori, registi, tecnici, ecc. – che vi operano: lavorare nello s.; il mondo ...
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bacile
s. m. [lat. mediev. bacile, prob. da *bac(c)inum con cambio di suffisso: v. bacino]. – 1. Piatto metallico grande e profondo, destinato in passato a varî usi, ma spec. per lavarsi; di forme varie, [...] offerte. Stare al b., si diceva dell’attore che, nella serata in suo onore, si poneva accanto alla porta d’entrata del teatro, dietro una tavola su cui era posto un bacile dove il pubblico, entrando, deponeva doni e anche denaro. 3. In architettura ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, [...] di g.; prigionieri di g.; macchine, munizioni, navi, aeroplani da g.; trombe di g.; il campo, la sede, il teatro, lo scacchiere della g.; l’arte della g., il complesso delle nozioni necessarie per la direzione delle operazioni belliche, di solito ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni [...] caratteri proprî della recitazione scenica, quindi artefatto, artificiosamente esagerato, che ricerca soltanto l’effetto: pose, atteggiamenti, gesti t.; parlava con tono teatrale; già allora mi trovava ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] amare la b. letteratura, la b. musica, il buon teatro; o che sono anche soltanto apprezzabili sul piano dell’abilità , mobili in b. condizioni; trovare un buon posto (in treno, a teatro); in buon ordine, ordinatamente (per il sign. fig., v. ordine, n ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...
L’apertura dei teatri è subordinata al rilascio di apposita licenza da parte delle competenti autorità. Nello specifico, ai sensi dell’art. 80 del R.D. n. 773/1931, il comune, subentrato all’autorità di pubblica sicurezza sulla base del d.P.R....