cavalchina
s. f. [der. di cavalcare], venez. – Veglione mascherato; in partic., quello che veniva organizzato al teatro La Fenice di Venezia l’ultimo venerdì di carnevale. ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, [...] la locuz. musica da c.: indicò dapprima la musica eseguita nelle sale delle corti a divertimento dei principi (contrapp. alla musica di teatro o di chiesa), poi, in genere, quella per pochi strumenti e per poche voci, come il duetto, il trio, il ...
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pirandelliano
agg. – Che si riferisce a L. Pirandello (1867-1936), al suo pensiero e alla sua opera di narratore e drammaturgo: le novelle p.; il teatro p.; i personaggi p.; lo stile pirandelliano. In [...] senso estens. e fig., che presenta stretta analogia con personaggi, situazioni, temi tipici dell’opera di Pirandello, soprattutto con riferimento al suo tema centrale dell’impossibilità di distinguere ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o [...] che ascoltano discorsi, o che assistono a dibattiti, spettacoli, ecc.: pochissime furon le sere in cui non fosse pieno il teatro di una numerosissima e scelta udienza (L. Da Ponte); un grido confuso d’applausi, di «bravo: sicuro: ha ragione: è ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i [...] da c., grossolani; a ferro di c., che ne ha la caratteristica forma (detto della configurazione di una piazza, di un teatro, della disposizione dei tavoli in un banchetto, ecc.). Proverbî: l’occhio del padrone ingrassa il c., gli affari vanno meglio ...
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opuscoleria
s. f. (iron. spreg.) La gran massa di opuscoli e saggi prodotti e pubblicati. ◆ Chi aveva vent’anni nel Settanta, chi nel Sessantotto era studente ricorda bene che Livio Maitan era una specie [...] successo l’opuscoleria politica ma il romanzo boccheggiava e l’asfissia creativa sembrava soffocare il cinema e il design, il teatro e la moda, la grafica e l’arte. (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 22 ottobre 2007, p. 36, Cultura).
Derivato ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si [...] o l’ingresso, spesso situata al centro della scena: esce per la comune (la parola ebbe diffusione soprattutto nel teatro borghese italiano dell’Ottocento e Novecento, il quale era ambientato quasi esclusivamente in interni con almeno tre porte, due ...
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orgoglio gay
loc. s.le m. Fierezza omosessuale. ◆ L’orgoglio gay è sfilato anche per le strade di Berlino. Passando per la Porta di Brandeburgo, sabato scorso un corteo di 250 mila omosessuali provenienti [...] ci ha tributato» [Franco Grillini intervistato da Sergio Trombetta]. (Stampa, 24 giugno 2001, p. 11, Interno) • La delibera sul teatro gay? «[…] L’ho presentata in quel modo proprio per eliminare le polemiche e per evitare che si affermasse l ...
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auleo
aulèo s. m. [dal lat. aulaeum, gr. αὐλαία]. – Sipario del teatro antico, greco e romano, che al principio della rappresentazione si abbassava scomparendo in un canale praticato lungo la fronte [...] della scena ...
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fissare
v. tr. [der. di fisso]. – 1. a. Rendere fisso, stabile, fermo: f. uno sportello, un’imposta; f. il coperchio alla cassa con quattro viti; f. la corda al gancio con un forte nodo; lacca per f. [...] Pattuire: f. il prezzo, il compenso; di locali, servizî, prestazioni e sim., prenotare, impegnare per sé: f. una stanza, un palco a teatro. 3. intr. pron. a. Tenere gli occhi fissi e senza sguardo, come chi è distratto o assorto in un pensiero, o in ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...
L’apertura dei teatri è subordinata al rilascio di apposita licenza da parte delle competenti autorità. Nello specifico, ai sensi dell’art. 80 del R.D. n. 773/1931, il comune, subentrato all’autorità di pubblica sicurezza sulla base del d.P.R....