logeion
loġèion s. m. [traslitt. del gr. λογεῖον, propr. «parlatoio»]. – Lo stretto e lungo palcoscenico dell’antico teatro greco su cui gli attori recitavano. ...
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loggione
loggióne s. m. [accr. di loggia]. – La categoria dei posti più economici (chiamata anche, talora, galleria, e scherz. piccionaia), ricavati, nei teatri di vecchio tipo, al di sopra dei varî [...] e visivo: andare in l.; un biglietto di l.; gli abituali frequentatori del loggione. Per metonimia, gli spettatori che occupano tale ordine di posti (e che non di rado sono veri intenditori di lirica e di teatro): gli applausi, i fischi del loggione. ...
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svanire
v. intr. [der. di vanire, col pref. s- (nel sign. 6)] (io svanisco, tu svanisci, ecc.; aus. essere). – 1. Disperdersi a poco a poco: aperta la finestra, questo cattivo odore svanirà presto; svanito [...] di ripetergli la richiesta; il corruccio ora svaniva in un grande stupore (De Roberto); i ricordi della serata a teatro svanivano come le nebbie di una sbornia (Quarantotti Gambini). ◆ Part. pass. svanito, anche come agg., con riferimento a persona ...
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invadere
invàdere v. tr. [dal lat. invadĕre, comp. di in-1 e vadĕre «andare»] (pass. rem. invaṡi, invadésti, ecc.; part. pass. invaṡo). – 1. Entrare con impeto, con violenza, con la forza delle armi [...] il municipio; alla fine della partita, gli spettatori invasero il campo; più genericam., entrare in folla, in gran numero: i. il teatro, la sala, la piazza; scherz.: gli amici mi avevano invaso la casa; fig. (col sign. generico di occupare): tutti i ...
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dramma1
dramma1 (ant. drama) s. m. [dal lat. tardo drama -ătis, gr. δρᾶμα -ατος, propr. «azione», der. di δράω «agire»] (pl. -i). – 1. In senso lato, e più vicino all’etimologia, qualunque componimento [...] per il d. serio, è dubbio per quello comico (F. De Sanctis). In partic.: d. antico o classico, del teatro greco e romano; d. liturgico, quello, fiorito soprattutto nel medioevo, che tratta argomenti religiosi; d. musicale o in musica, componimento ...
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drammatica
drammàtica s. f. [der. di drammatico]. – In genere, lo stesso che arte drammatica, intesa come l’arte di comporre opere destinate al teatro o di rappresentarle sulla scena: la d. ebbe in quell’epoca [...] numerosi cultori. Anche, ma poco com., complesso delle opere del genere drammatico di un determinato periodo: la d. italiana del 19° secolo ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] . dall’ufficio, di fabbrica, dalla scuola, per lo più al termine dell’orario; il pubblico cominciava a u. dal teatro, dal cinema, dallo stadio, alla fine dello spettacolo o della manifestazione; i rapinatori sono stati arrestati mentre uscivano dalla ...
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drammatico
drammàtico agg. [dal lat. tardo dramatĭcus, gr. δραματικός; v. dramma1] (pl. m. -ci). – 1. Di dramma, appartenente a un dramma in senso lato, riferito a qualsiasi componimento rappresentato [...] arte, poesia d.; poeta, scrittore, attore, artista d.; critico d., che si occupa, spec. sui giornali, di spettacoli del teatro di prosa e dei problemi a questo relativi; compagnia d.; spettacolo d.; azione d.; unità drammatiche, di luogo, di tempo ...
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cambiare
v. tr. e intr. [lat. tardo cambiare, voce di origine gallica] (io càmbio, ecc.). – 1. Sostituire una persona, una cosa, con altra simile o diversa: c. cuoco, cameriere, fattorino, assumerne [...] . pron.: cambiarsi la camicia, le scarpe, la cravatta; e nel rifl.: cambiarsi d’abito; anche assol.: vado a cambiarmi per andare a teatro; ero tutto sudato e mi son dovuto c. da capo a piedi. Locuzioni: c. vita, migliorare il proprio tenore di vita o ...
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applauso
applàuṡo s. m. [dal lat. applausus -us, der. di applaudĕre «applaudire»]. – 1. Manifestazione di spontaneo, immediato consenso, espressa con battimani e spesso anche con parole di lode e d’incoraggiamento, [...] di applausi accolse le sue parole; l’atto della premiazione fu accompagnato da uno scoppio di applausi. In partic., in teatro: applausi a fine d’atto; applausi a scena aperta, quando gli spettatori interrompono la finzione scenica per applaudire; a ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...
L’apertura dei teatri è subordinata al rilascio di apposita licenza da parte delle competenti autorità. Nello specifico, ai sensi dell’art. 80 del R.D. n. 773/1931, il comune, subentrato all’autorità di pubblica sicurezza sulla base del d.P.R....