sbrodolare
v. tr. [der. di brodo, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbròdolo, ecc.). – 1. Insudiciare di brodo, di sugo, o di altri alimenti liquidi: s. il vestito, la giacca; la bambina si è sbrodolata [...] rendere troppo prolisso un discorso, uno scritto e sim.: ci ha sbrodolato una storia che non finiva mai. Nel gergo del teatro, s. la parte (o assol. sbrodolare), recitare di malavoglia, con voce stanca e senza dare rilievo alle battute. 3. Come intr ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi [...] ): la d. ha imposto il taglio di alcune scene del film. c. Assegnazione di compiti tra più persone. In partic., nel teatro e nel cinema, assegnazione ai singoli attori della parte che ognuno di essi dovrà sostenere nella interpretazione di un’opera ...
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umoristico
umorìstico agg. [der. di umorismo, umorista, sull’esempio dell’ingl. humouristic e fr. humoristique] (pl. m. -ci). – Di umorismo, relativo all’umorismo o agli umoristi: la forte vena u. di [...] o ne è frutto: una battuta, una vignetta, una storiella u.; racconto, romanzo, film u.; i motivi u. del teatro shakespeariano; giornale u., quotidiano o, più comunem., settimanale che contiene battute di spirito, barzellette, caricature o commenta ...
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colombina1
colombina1 s. f. [dim. di colomba1]. – 1. a. Piccola o giovane colomba; o anche, come espressione vezz., colomba in genere. b. fig. Ragazza o giovane donna candida, ingenua, o che ostenti [...] . colombella). c. Di qui, prob., il nome di Colombina, nota figura della servetta nella Commedia dell’arte e nel teatro goldoniano, figurina agile e svelta, scaltra e civetta, impertinente e chiacchierina, di solito amante o moglie di Arlecchino. 2 ...
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freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; [...] ristoro, e in ricevimenti, con servizio di piatti freddi già preparati). Di ambiente: una casa umida e f.; stanza f.; teatro f.; quindi aria f., venti f., stagione f., giornata f., annata molto f., clima freddo. b. Locuz. particolari: in agricoltura ...
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tema1
tèma1 s. m. [dal lat. thema («argomento»; «posizione degli astri», e nel lat. tardo anche «tema d’una parola»), che è dal gr. ϑέμα -ατος, propr. «ciò che si pone», der. del tema di τίϑημι «porre, [...] t. dei «Sepolcri» (e il t. foscoliano della funzione eternatrice della poesia); il t. leopardiano del dolore universale; i t. del teatro di L. Pirandello; i t. sociali dei film di R. Rossellini; pittura, scultura di t. sacro o profano, e il t. della ...
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interfacolta
interfacoltà agg. e s. f. [comp. di inter- e facoltà]. – 1. agg. Che comprende, o riunisce, o in cui sono rappresentate due o più facoltà universitarie: seduta, assemblea, torneo, partita [...] le facoltà, con lo scopo di discutere i problemi che direttamente interessano gli studenti e di promuovere e coordinare attività culturali e assistenziali (cinema, teatro, concerti, sport, mense, collegi, ecc.) nell’ambito della vita universitaria. ...
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colometria
colometrìa s. f. [dal gr. κωλομετρία, comp. di κῶλον «colon1» e -μετρία «-metria»]. – Nella metrica classica, la divisione in cola (v. colon1) dei testi lirici o delle parti corali del teatro [...] greco, che il filologo alessandrino Aristofane di Bisanzio introdusse per facilitarne l’intelligenza metrica ...
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piccionaia
piccionàia s. f. [der. di piccione]. – 1. Locale all’ultimo piano delle vecchie case, soprattutto di campagna, e spesso ricavato nel sottotetto, che serve all’allevamento dei piccioni (nei [...] sotto il tetto; soffitta: abitare in una piccionaia. b. scherz. Il più alto ed economico ordine di posti in un teatro, detto più propriam. loggione o galleria: gli spettatori, il pubblico della p.; per metonimia, il pubblico stesso del loggione: gli ...
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addio
addìo interiez. e s. m. [dalla locuz. a Dio, sottint. «ti raccomando» o sim.]. – 1. interiez. a. Forma di saluto usata per accomiatarsi definitivamente: a. e buon viaggio; a. a tutti!; Addio, mia [...] una compagnia dà l’ultimo spettacolo; passo d’a., il saggio finale degli allievi delle scuole di ballo annesse ai grandi teatri eseguito con orchestra e dinanzi al pubblico (ogni licenziando partecipa così per la prima volta a uno spettacolo con un ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...
L’apertura dei teatri è subordinata al rilascio di apposita licenza da parte delle competenti autorità. Nello specifico, ai sensi dell’art. 80 del R.D. n. 773/1931, il comune, subentrato all’autorità di pubblica sicurezza sulla base del d.P.R....