ergastolo ostativo loc. s.le m. Pena detentiva a vita che non prevede la possibilità di assegnare al recluso il lavoro all’esterno, la semilibertà e i benefici penitenziari (per es., permessi premio). [...] ha fatto interrompere gli studi. (Elvira Serra, Corriere della sera, 15 gennaio 2014, p. 22, Cronache) • Alla fine il teatro del carcere lombardo è stato dedicato proprio a Pannella. Nel pomeriggio, invece, cerimonia ufficiale nel "regno" del leader ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono [...] a Stracquadanio le sue indennità, se non ci fossero le tasse? Altro commento notevole: "C'era bisogno di tutto quel teatro? Bastava controllare i tabulati". Usciamo da anni in cui il presidente del Consiglio in persona (!) ripeteva che le tasse sono ...
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amichettismo s. m. (iron.) Il comportamento di chi, generalmente da una posizione di potere e di prestigio, favorisce i propri seguaci; nepotismo. ◆ Avatar femminile di Walter Veltroni, cuspide dell’amichettismo [...] p. 13, Politica) • Lo dice Giorgia Meloni, intervistata a Repubblica su Rete4, sul caso nomina di Luca De Fusco alla guida del teatro di Roma. "Quel tempo è finito, nei posti ci vanno le persone che hanno le competenze, non serve più avere la tessera ...
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turistificazione s. f. In una città, in una sua parte o in un territorio più ampio, il complesso dei cambiamenti, anche profondi, che intervengono in àmbito urbanistico e architettonico, socio-economico [...] se momentaneamente dalla costrizione, dalla monotonia e dalla prevedibilità della società urbana contemporanea”». (Emanuele Amodio, Lamientu e passioni: il teatro, la festa, la morte in una cultura meridionale, Ragusa, Sicilia Punto L., 1982, p. 21). ...
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barberismo s. m. L’appassionato apprezzamento da parte di migliaia di persone per le conferenze o lezioni tenute dallo storico e scrittore Alessandro Barbero nell’àmbito di vari contesti e format (in presenza, [...] . Però poche settimane fa, a una lezione-conferenza sul delitto Matteotti era vietato riprendere Barbero col telefonino. Al Teatro Sociale di Rovigo c’era una troupe, regista, telecamere, tutto (costo del biglietto: 42 euro). Forse è il ...
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visionario s. m. (f. -a) e agg. In senso figurato, che, chi mostra una grande lungimiranza, che dà la sensazione di essere quasi profetico nel suo guardare al futuro; in senso attenuato, detto di persona, [...] pur esserlo per decidere di trascorrere le proprie serate invernali guardando, discutendo e infine scegliendo le proposte di teatro e danza delle giovani compagnie italiane che poi saranno inserite nella programmazione di Kilowatt Festival, in corso ...
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veneto
vèneto agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venĕtus]. – 1. a. Della regione del Veneto (Venezia Euganea) o, con senso più ampio, del territorio comprendente le Tre Venezie (escludendo per lo più la [...] partire dal 12° sec., e affermatosi per il prestigio politico, culturale e linguistico di Venezia). Analogam., la letteratura v., il teatro v., gli scrittori v., nei due sensi (di tutta l’area veneta e di Venezia). b. In denominazioni geografiche: il ...
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respirare
v. intr. e tr. [dal lat. respirare, comp. di re- e spirare «soffiare, respirare»]. – 1. intr. (aus. avere) a. Compiere il processo fisiologico della respirazione, riferito a organismi viventi: [...] r.; all’opposto: con quel tanfo di chiuso non si respirava; c’è un’afa che non lascia r.; con tutta questa folla nel teatro non si respira. c. fig. Provare, avere un po’ di sollievo, di riposo, di pace, di libertà; raro con compl. della cosa da cui ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., [...] v.; il dialetto v. (o, come s. m., il veneziano), il veneto di Venezia (v. veneto); la letteratura dialettale v., il teatro v., la commedia v., le maschere v., ecc. Come sost., abitante o nativo di Venezia: un V., una Veneziana, i Veneziani. b ...
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impellicciare1
impellicciare1 v. tr. [der. di pelliccia] (io impellìccio, ecc.). – 1. Vestire, ricoprire, avvolgere di pelliccia; quasi soltanto nel rifl.: guarda come s’è impellicciata per andare a [...] teatro! 2. Foderare di pelliccia. ◆ Part. pass. impellicciato, frequente come agg.: era tutta impellicciata; nei palchi, signore riccamente impellicciate ostentavano i loro gioielli. ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...
L’apertura dei teatri è subordinata al rilascio di apposita licenza da parte delle competenti autorità. Nello specifico, ai sensi dell’art. 80 del R.D. n. 773/1931, il comune, subentrato all’autorità di pubblica sicurezza sulla base del d.P.R....