meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] della città; le m. della scienza (cioè le cose meravigliose scoperte o inventate dalla scienza). In partic., le sette m. del mondo, le sette opere «Sono riuscito ad avere gratis due biglietti per il teatro» «A meraviglia!». 5. Nome region. di varie ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, [...] secondo la testimonianza di Tito Livio, prima dell’avvento del teatro ispirato a modelli greci. b. Composizione poetica e sorridente del Parini. 2. estens. a. Scritto, opera letteraria o artistica, vignetta, discorso, atto o atteggiamento che riveste ...
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gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; [...] teatro g., in cui il linguaggio dei gesti, e più genericam. la recitazione, assume particolare importanza ed efficacia per significare i sentimenti e gli atteggiamenti dell nel momento in cui realizza l’opera: si basa soprattutto sull’improvvisazione, ...
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insieme
insième (ant. insème) avv. e s. m. [lat. ĭnsĕmul, rifatto nel lat. volg. in *insĕmel per sostituzione di semel «una volta» a simul «insieme»]. – 1. avv. Esprime in genere i seguenti rapporti: [...] opera lirica felice, o infelice, nell’i.; prove, esercizî d’i.; avere, dare una visione d’insieme. Con riferimento a complessi sportivi o artistici (musica, teatro ogni altro insieme. Operazioni sugli i., relazioni ciascuna delle quali associa a uno ...
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burattino
s. m. [prob. da Burattino, uno dei nomi del secondo zanni nella commedia dell’arte; der. di buratto]. – 1. a. Fantoccio costituito da una testa, solitamente di legno, alla quale è congiunta [...] sacchetto aperto in basso; appare alla scena della baracca o castello sino a mezzo busto o essi; andare ai b., a vederli; teatro dei b., di burattini; fig., piantare similitudini o in usi fig.: a. Persona che opera per impulso altrui: è un b. in mano ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] anche in titoli di opere: Del principe e delle lettere; Dei sepolcri). Paragone: più veloce della luce; quattro occhi , piangere di gioia, gridare di dolore. Scopo: muro di cinta, teatro di prosa, truppe di riserva. Tempo e durata: di mattina, di ...
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ombra1
ómbra1 s. f. [lat. ŭmbra]. – 1. a. Zona oscura, o di minore luminosità, della superficie di un corpo, detta in partic. o. portata se è prodotta dall’interposizione, tra il corpo e la sorgente [...] accessorî, tra lo schermo e la sorgente luminosa. Teatrodelle o., tipo di rappresentazione dialogata e accompagnata dalla musica , per lo più intenzionalmente, che passi inosservato, che la sua opera o i suoi meriti non siano conosciuti, e sim. (ma ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi [...] film. c. Assegnazione di compiti tra più persone. In partic., nel teatro e nel cinema, assegnazione ai singoli attori della parte che ognuno di essi dovrà sostenere nella interpretazione di un’opera drammatica o di un film. 2. Il modo con cui vengono ...
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freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; [...] Del corpo umano, o animale, e delle sue parti: avere le mani f., i una casa umida e f.; stanza f.; teatro f.; quindi aria f., venti f., frangere le olive a f., senza riscaldarle; in chirurgia, operare a f., quando la parte non è infiammata. Fig., ...
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tema1
tèma1 s. m. [dal lat. thema («argomento»; «posizione degli astri», e nel lat. tardo anche «tema d’una parola»), che è dal gr. ϑέμα -ατος, propr. «ciò che si pone», der. del tema di τίϑημι «porre, [...] ideologia e contenuto espressivo fondamentale, in un’opera letteraria, teatrale, cinematografica o televisiva, e il t. foscoliano della funzione eternatrice della poesia); il t. leopardiano del dolore universale; i t. del teatro di L. Pirandello; ...
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Architetto (Stoccolma 1716 - ivi 1796), figlio di Göran Josua (Stoccolma 1668 - ivi 1739), anche egli architetto. Dopo un viaggio in Francia e in Italia (1739-44), divenne sovrintendente ai lavori per la costruzione del palazzo reale di Stoccolma,...
A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui la scuola filosofica da lui fondata prese...