sanguinetiano
agg. Del poeta e critico letterario Edoardo Sanguineti. ◆ L’apparente pedanteria risponde alla teoria sanguinetiana sul binomio ideologia/linguaggio: «Attraverso la storia delle innovazioni [...] , a partire da una produzione letteraria che «sperimenta un’idea totale della scrittura: poesia, teatro, saggio in una sorta di scaturigine necessaria dell’opera». (Cristina Taglietti, Corriere della sera, 22 marzo 2006, p. 41, Cultura).
Derivato dal ...
Leggi Tutto
disegno
diségno s. m. [der. di disegnare]. – 1. a. Rappresentazione grafica di oggetti della realtà o dell’immaginazione, di persone, di luoghi, di figure geometriche, ecc., fatta con o senza intento [...] , v. flip-book). Indica talora lo schizzo, il progetto di un’opera da fabbricare o da costruire: d. di un palazzo; ho fatto io ha dovuto rinunciare al d. di darsi al teatro; non è nostro d. di far la storia della sua vita claustrale (Manzoni). d. D. ...
Leggi Tutto
scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] sui vetri appannati; per estens., s. delle note su uno spartito musicale. Più comunem., Mari); s. per il teatro, per le scene, comporre commedie carta da lettere. e. Affermare, sostenere in un’opera scritta, o anche su giornali, riviste e sim.: ...
Leggi Tutto
soubrette
〈subrèt〉 s. f., fr. [dal provenz. soubreto, femm. dell’agg. soubret «affettato1»] (pl. soubrettes). – Propriam., in francese, servetta brillante di commedia; in Italia, l’attrice giovane di [...] operetta o di rivista; nel teatro d’opera, denominazione del soprano leggero che spesso, ma non necessariamente, sostiene la parte di servetta (per es., Serpina nella Serva padrona di Pergolesi, Susanna nelle Nozze di Figaro e Zerlina nel Don ...
Leggi Tutto
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] o l’insieme degli infissi, messi in opera nel vano per poterlo aprire e chiudere, dimensioni, portone); la p. dell’appartamento, del negozio; la p. della stalla, della cantina; la p. di strada aprire gli ingressi di un teatro e far entrare il pubblico. ...
Leggi Tutto
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] campo è recintato con un doppio o. di pali. Nei teatri e sale di spettacolo: ordini di sedie, di poltrone, delle volontà e delle decisioni del comandante ai proprî sottoposti: ordini di operazioni, che concernono l’impiego delle truppe in operazioni ...
Leggi Tutto
ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] per u., parlò per u.); l’u. fila, nella platea di un teatro, in un gruppo di persone ordinate in file, ecc.; l’u. figlio, l’ultimogenito; l’u. quarto della Luna, la fase corrispondente alla seconda quadratura; l’u. opera di uno scrittore; l’u. giorno ...
Leggi Tutto
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] male assortiti, o di opera che, per essere disarmonica, sproporzionata, offende la vista e il senso della bellezza. A quattr’o., luce concentrato, usato nel cinema e nel teatro per illuminare la zona ristretta della scena in cui agisce l’artista sul ...
Leggi Tutto
musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate [...] ) su cui cantare un testo poetico; commedia, opera in m. (devo dirtelo in m.?, in tono con il pentagramma per la scrittura delle note musicali (con altro sign., carta m. (più com. all’orchestra) nel teatro moderno. b. Talvolta, il libro o ...
Leggi Tutto
ironia
ironìa s. f. [dal lat. ironīa, gr. εἰρωνεία «dissimulazione, ironia», der. di εἴρων -ωνος «dissimulatore, finto»]. – 1. In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva [...] l’atteggiamento d’uno scrittore che investa tutta quanta la sua opera; si parla così dell’i. del Parini, alludendo al suo poema Il giorno; cosciente della sua irrealtà. 3. a. Con riferimento al teatro greco, i. tragica, il presagio della catastrofe, ...
Leggi Tutto
Architetto (Stoccolma 1716 - ivi 1796), figlio di Göran Josua (Stoccolma 1668 - ivi 1739), anche egli architetto. Dopo un viaggio in Francia e in Italia (1739-44), divenne sovrintendente ai lavori per la costruzione del palazzo reale di Stoccolma,...
A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui la scuola filosofica da lui fondata prese...