arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] d’a., pseudonimo assunto spesso da artisti del teatro o del cinematografo; in a., locuzione usata per dell’opera. d. Astuzia, artificio, maneggio scaltro (spec. al plur.): ottenere con male a.; ricorrere ad a. diaboliche; ha messo in opera ...
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adattamento
adattaménto s. m. [der. di adattare]. – 1. a. L’atto, l’operazione di adattare: a. di un abito; a. di un edificio ad albergo; a. (o riduzione) teatrale di un’opera letteraria, rielaborazione [...] per il teatro, sotto forma dialogica, di un’opera di narrativa o di poesia; a. cinematografico di un’opera letteraria, prima fase della lavorazione nella quale viene preparata una sommaria rielaborazione dell’opera originale (limitata generalmente ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] forma rudimentale, già nel teatro antico e costituivano parte integrale della messinscena del teatro greco classico; tra essi, m. della burocrazia, la m. della giustizia, e sim.; m. elettorale, il complesso dei mezzi e delleoperazioni necessarî per ...
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prologo
pròlogo s. m. [dal lat. prolŏgus, gr. πρόλογος, comp. di προ- «avanti» e λόγος «discorso»] (pl. -ghi). – 1. Nelle antiche tragedie e commedie greche e latine, monologo o dialogo che introduceva [...] l’antefatto o a illustrare il contenuto dell’opera: il p. delle tragedie greche. Nel teatro moderno, breve premessa contenente l’esposizione dell’antefatto, per lo più in forma di monologo, che precede un’opera teatrale in prosa o in musica: i ...
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stagione
stagióne s. f. [lat. statio -ōnis, propr. «sosta, fermata», der. di stare «stare fermo»; cfr. stazione]. – 1. Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta [...] estendersi per più stagioni astronomiche) in cui normalmente si svolgono manifestazioni artistiche, sportive e sim.: la s. lirica al teatrodell’Opera; la s. di prosa; le compagnie che si avvicenderanno nella prossima s. teatrale; l’orchestra è stata ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] aldino, l’elzeviro), dal nome di un autore la cui opera sia stata stampata con quel carattere (per es. il Bembo soprattutto approfondita l’analisi psicologica; nel teatro drammatico dell’800, primo c., ruolo dell’attore che interpretava parti di uomo ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] teatrodella vita umana, e quindi simbolo della vita stessa: il sole della mattina rivelava un m. così calmo, così stipato di sorrisi della al mondo sensibile; m. morale, l’insieme delle attività e delleopere umane in quanto ha a suo principio la ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] danno, essere programmato) uno spettacolo: guarda nel giornale che cosa danno oggi all’Odeon (al Politeama, al Teatrodell’Opera); danno una divertente commedia stasera in televisione. Augurare: d. il buon giorno, il benvenuto, ecc. Nell’uso ...
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pirandelliano
agg. – Che si riferisce a L. Pirandello (1867-1936), al suo pensiero e alla sua opera di narratore e drammaturgo: le novelle p.; il teatro p.; i personaggi p.; lo stile pirandelliano. In [...] fig., che presenta stretta analogia con personaggi, situazioni, temi tipici dell’opera di Pirandello, soprattutto con riferimento al suo tema centrale dell’impossibilità di distinguere tra realtà, apparenza e finzione (quindi, spesso, angosciosamente ...
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prammatica
prammàtica (ant. pragmàtica) s. f. [dal lat. tardo pragmatĭca (sanctio): v. prammatico]. – 1. Nome con cui, per abbreviazione di prammatica sanzione (v. prammatico), sono indicate, nel linguaggio [...] questo sign., è di uso com. soltanto nella locuz. di prammatica: ho dovuto ascoltare i soliti discorsi di p. in queste situazioni; mi ha negato il permesso, come di p., com’è sua consuetudine; un tempo al Teatrodell’Opera era di p. l’abito da sera. ...
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Architetto (Stoccolma 1716 - ivi 1796), figlio di Göran Josua (Stoccolma 1668 - ivi 1739), anche egli architetto. Dopo un viaggio in Francia e in Italia (1739-44), divenne sovrintendente ai lavori per la costruzione del palazzo reale di Stoccolma,...
A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui la scuola filosofica da lui fondata prese...