gengivite
s. f. [der. di gengiva, col suff. medico -ite]. – Infiammazione, acuta o cronica, delle gengive, prodotta da cause varie (tossiche, batteriche, ecc.), favorita dal tartaro (o da altri fattori [...] costituzionali), che può portare all’usura del legamento alveolo-dentale e quindi alla caduta dei denti (g. espulsiva) ...
Leggi Tutto
crisoidina
criṡoidina s. f. [der. di criso-, con i suff. -oide e -ina]. – Composto organico, colorante azoico, polvere rosso-bruna che tinge il cotone mordenzato con tannino e tartaro emetico o la seta [...] e la lana direttamente; è usato anche in fotografia come desensibilizzatore, in batteriologia, ecc ...
Leggi Tutto
tartareo
tartàreo agg. [dal lat. Tartareus]. – Del Tàrtaro, la mitica sede sotterranea di giganti e mostri lì puniti da Zeus, e quindi anche delle ombre dei morti; infernale: Quei che del suo sangue [...] non fu avaro, Che col pe’ ruppe le t. porte (Petrarca), Cristo; Sonò Megera la t. tromba (Poliziano); Chiama gli abitator de l’ombre eterne Il rauco suon de la t. tromba (T. Tasso) ...
Leggi Tutto
odontolito
odontòlito (o odontòlita) s. m. [comp. di odonto- e -lito1 (o -lita)]. – Nel linguaggio medico, concrezione di tartaro dei denti. ...
Leggi Tutto
tasca
s. f. [dal franco taska]. – 1. a. Elemento dei capi di vestiario, da uomo e da donna, costituito da una specie di sacchetto di tessuto, per lo più di fodera, che ha la funzione di contenere piccoli [...] o parodontale, approfondimento patologico del normale solco gengivale, dovuto ad accumulo di placca batterica e/o di tartaro, che provoca un riassorbimento osseo con conseguente scollamento gengivale e formazione, appunto, di una tasca e che ...
Leggi Tutto
taso
s. m. [prob. dal franco tas «cumulo» (da cui il fr. tas, con lo stesso sign.)], non com. – Gruma, tartaro delle botti, deposito feccioso (cfr. intasare e stasare). ...
Leggi Tutto
vespero1
vèspero1 s. m. – Variante di vespro, letter. nel sign. generico di sera, ora tarda del giorno (e region. nel sign. liturgico): V. è già colà dov’è sepolto Lo corpo dentro al quale io facea ombra [...] (Dante); stordì in modo il Tartaro, che molto Non sapea s’era v. o dimane (Ariosto). Come nome proprio, Vespero, denominazione poet. (anche Èspero) o pop. del pianeta Venere, nelle sue apparizioni serotine. ...
Leggi Tutto
elisio
elìṡio s. m. e agg. [dal lat. Elysium, gr. ᾿Ηλύσιον (πεδίον); come agg., ᾿Ηλύσιος]. – 1. a. Nella mitologia greca, luogo di beatitudine (detto anche Campi Elisî), destinato al soggiorno delle [...] anime degli eroi e dei saggi dopo la morte; era in genere considerato parte dell’Ade (contrapp. al Tartaro, sede degli empî), ma altre concezioni lo collocavano ai confini del mondo, dove gli eletti sarebbero stati trasferiti nella loro piena ...
Leggi Tutto
levigatura
s. f. [der. di levigare]. – Lo stesso che levigazione, nel sign. 1. In odontoiatria, l. delle radici, tecnica che ha lo scopo di rimuovere le concrezioni di tartaro dalle radici dei denti. ...
Leggi Tutto
(gr. Τάρταρος o τὰ Τάρταρα) Nella tradizione letteraria greca e latina, il luogo dove Zeus relegò i Titani vinti (ove pure, secondo un’altra tradizione, già Urano aveva relegato i Ciclopi).
Nell’Iliade il T. è nettamente distinto dagli Inferi...
Deposito che si forma sui denti, costituito da concrezioni calcaree, cellule epiteliali desquamate dalla mucosa orale, sul quale si deposita la placca dentale costituita dai microbi della flora batterica del cavo orale: si raccoglie intorno...