leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] quanto nelle scuole e università medievali l’insegnamento era prevalentemente costituito dalla lettura e commento degli autori): Maestro Taddeo leggendo a’ suoi scolari in medicina, trovò che ... (Novellino); a Genova ancora sono invitato a legger l ...
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pastoso
pastóso agg. [der. di pasta]. – 1. Che ha consistenza molle come pasta, che è morbido e cedevole al tatto: lavorare l’argilla fino a renderla p.; una materia pastosa. Anche delle carni del corpo, [...] toni è ottenuta gradatamente, senza contrasti. Di tecnica pittorica o scultoria, dolce nel modellato, senza asperità e crudezze: fu Taddeo [Zuccari] molto fiero nelle sue cose, ed ebbe una maniera assai dolce e p., e tutto lontana da certe crudezze ...
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importare1
importare1 v. tr. e intr. [dal lat. importare «portar dentro, introdurre; arrecare», comp. di in-1 e portare «portare»] (io impòrto, ecc.). – 1. tr. a. letter. Recare con sé, originare, avere [...] ) molto!; e a me che me ne importa?; chi se ne importa?; cosa m’importa a me che tu ti chiami Taddeo o Bartolomeo? (Manzoni). b. Mettere conto, occorrere, essere necessario: importa che tutti lo sappiano; non importa che vi disturbiate. ◆ Part. pres ...
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scappare
v. intr. [der. di cappa1, col pref. s- (nel sign. 4); cfr. incappare2] (aus. essere). – 1. a. Darsi alla fuga per paura o per viltà, per evitare un pericolo, una punizione, un danno (è più fam. [...] s.; quel cantante ha una voce da far s. i cani. e. Per estens., correre via; andarsene o muoversi in fretta: «Taddeo, che ore sono? – Son le nove. – Dunque scappo a vestirmi» (Giusti); aspetta, abbi pazienza, non mi scappare!; anche correre, andare ...
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pepolese
pepolése s. m. – Moneta d’argento del valore di 2 grossi o 24 denari fatta coniare nella zecca di Bologna da Taddeo Pepoli nel 1338. ...
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sordina
s. f. (ant. sordino s. m.) [der. di sordo]. – 1. Dispositivo che viene (o si trova) applicato a strumenti musicali a corda, a fiato e a percussione, per diminuire l’intensità del suono (è costituito, [...] , piano: cantare, suonare in s.; in senso fig., fare qualcosa in s., di nascosto, senza far sapere nulla ad altri; Taddeo le celava un amoretto Di fresco intavolato alla sordina (Giusti). 3. Giunto di gomma applicato, in prossimità dei sostegni, ai ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1529 - Roma 1566). Protagonista a Roma del manierismo della metà del 16° sec., Z. fu sempre alla ricerca di un compromesso o meglio di una conciliazione tra la maniera e le richieste imposte all'arte all'inizio della...