sviluppare
v. tr. [der. di viluppo, col pref. s- (nel sign. 3)]. – 1. a. ant. o letter. Disfare, sciogliere un viluppo; svolgere, districare ciò che è avviluppato: non riusciva a svilupparsi da quella [...] musicale, svolgerne i motivi interni (v. sviluppo, n. 4). In matematica, s. un’espressione aritmetica o algebrica, eseguire le operazioni in essa indicate; s. una funzione, esprimerla come somma di una serie. b. Riferito a situazioni e condizioni o ...
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dentello1
dentèllo1 s. m. [dim. di dente]. – 1. Piccolo dente o sporgenza al termine o in qualche punto della superficie di alcuni strumenti; rilievo, sporgenza, prodottasi o ricavata, per lo più in [...] ., dentelli, motivo architettonico costituito da una serie di elementi parallelepipedi ravvicinati che si trovano una caratteristica ruvidezza (zigrino), mentre in altri casi assumono particolare sviluppo come borchie spinose distanziate l’una dall ...
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armonico
armònico agg. [dal lat. harmonĭcus, gr. ἁρμονικός] (pl. m. -ci). – 1. Che risponde alle leggi dell’armonia, che ha o produce armonia: una serie a. di accordi; un a. concerto di voci; fig., ben [...] insieme: a. distribuzione delle parti; uno sviluppo a. del corpo, delle membra; un’a sapore a., i cui componenti si fondono gradevolmente. In partic.: cassa a., la cassa di risonanza di ma non sinusoidale, come serie (serie di Fourier) di funzioni ...
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fuga
s. f. [dal lat. fuga, dello stesso tema di fugĕre «fuggire»]. – 1. a. L’atto di fuggire: darsi alla f.; darsi a f. precipitosa; prendere la f., anche estens., di persone, veicoli, ecc. che si mettano [...] psicosomatica per evitare i propri conflitti psichici. e. In architettura, serie continua di stanze, di colonne, ecc., una schema diviso generalmente in quattro parti (esposizione, dedicata specialmente al soggetto; sviluppo, in cui emergono gli ...
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multipolo
multipòlo s. m. e agg. [comp. di multi- e polo], come agg., invar. – Nel linguaggio scient. e tecn., genericam., ente costituito o caratterizzato da più poli. Più in partic.: in elettrotecnica, [...] i termini di ordine maggiore del primo (competente al termine di dipolo) nello sviluppoinserie del potenziale di un campo vettoriale, in particolare di un campo newtoniano o coulombiano (cioè inversamente proporzionale alla distanza dalla sorgente ...
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omologo
omòlogo agg. [dal gr. ὁμόλογος «concorde, consenziente, corrispondente», comp. di ὁμο- «omo-» e λόγος «discorso»] (pl. m. -ghi). – 1. In genere, che corrisponde a un altro, che è della stessa [...] 2. Serie o., l’insieme di composti omologhi (in tale serie le in geometria elementare, lati o., angoli o., in due poligoni simili. c. In zoologia e botanica, organi o., quelli che, presenti in differenti specie, hanno in comune l’origine e lo sviluppo ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare [...] permette di costituire l’etogramma). 13. In genetica (come sviluppo del sign. già indicato al n. 2 c, di «serie ordinata di dati»), m. di lettura, in ingl. reading frame, scansione periodica di tre in tre attribuibile a una sequenza di nucleotidi ...
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spin-off
〈spin òof〉 locuz. ingl. [comp. di (to) spin «girare, filare» e off «fuori»] (pl. spin-offs 〈... òofs〉), usata in ital. come s. m. (e pronunciata comunem. 〈spinòf〉). – 1. In economia: a. Trasformazione [...] minore da una maggiore. 2. estens. Risultato o sviluppo positivo di un’azione, una ricerca, un prodotto: questo libro è uno s.-o. della grande enciclopedia. 3. Nel linguaggio dei mezzi di comunicazione, serie di telefilm televisivi (ma anche di film ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, [...] sviluppo semantico (cfr. che segue = «che viene dopo»), l’uso come numerale ordinale, e il sign. fig. di «inferiore»]. – 1. agg. a. Che, in 1945. In questi casi la serie può anche continuare; manca invece il concetto della continuazione in alcune ...
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decrescita
s. f. Modello di sviluppo localistico basato su riduzione dei consumi, autoproduzione e autoconsumo dei beni, teorizzato dall’economista e filosofo francese Serge Latouche (n. 1940), in contrasto [...] sviluppate produce sempre e per tutti effetti positivi a lungo termine; in senso concreto, diminuzione, riduzione della crescita, rinuncia alla crescita. ◆ Una decrescita sostenibile – e, se si potesse, felice – significa comunque una serie ...
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