idea /i'dɛa/ s. f. [dal gr. idéa, propr. "aspetto, forma, apparenza"]. - 1. a. (filos.) [rappresentazione mentale di un ente reale o astratto: i. di Dio, dell'universo; i. del bello] ≈ concetto, immagine, [...] : non s’addormentò, ma cadde in uno stato singolare d’abbattimento che gli tolse la nozione del tempo e del luogo (I. Svevo); non ha la benché minima nozione di geografia. Un insieme di idee legate al modo di intendere qualcosa viene detto concezione ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
armonia. Finestra di approfondimento
In senso musicale - Il sign. originario di a. è quello musicale di «azione o prodotto del comporre, accordare, combinare più suoni in modo piacevole all’orecchio»: [...] dire secondo, d’accordo con: operò in a. con le linee del governo. In conformità a sfuma ulteriormente il concetto di armonia ed è limitato per lo più a un accordo del tutto esteriore: egli si comportò in c. ai patti del nostro contratto (I. Svevo). ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
vedere. Finestra di approfondimento
Percepire con la vista - Parallelamente all’opposizione tra ascoltare e sentire (v. scheda ASCOLTARE), quella tra guardare e v. implica in genere un maggior [...] , quasi del guardare dall’alto in basso, con sufficienza: per lunghi anni essa mi squadrò con occhio diffidente (I. Svevo). Se si guarda senza voler essere visti, il verbo adatto è sbirciare o spiare: sbirciare dalla serratura. Il guardare con ...
Leggi Tutto
noia /'nɔja/ s. f. [prob. dal provenz. noja, enoia]. - 1. a. [senso di insoddisfazione che proviene dal sentirsi occupato in una cosa monotona, dall'incapacità di decidere e di agire, ecc.: n. profonda, [...] rompere: i fanciulli non la molestavano più (I. Nievo); non riuscii a calmar Augusta la cui gelosia mi seccava orribilmente (I. Svevo); non (mi) rompere, con le tue prediche! Molestare si riferisce talora anche a pensiero, pena e sim.: hai tu pure de ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
inventare. Finestra di approfondimento
Invenzioni e scoperte - I. significa «dar vita a qualcosa che prima non esisteva». Sia il verbo sia il sost. der. (invenzione) vengono spesso usati per [...] saranno scoprire e scoperta: Colombo ha scoperto l’America; credetti di aver fatta un’importante scoperta scientifica (I. Svevo). Talora invenzione e scoperta possono anche essere sinon., spec. se si parla di grandi invenzioni: quella del microscopio ...
Leggi Tutto
offendere /o'f:ɛndere/ [lat. offendĕre, propr. "urtare contro"] (io offèndo, ecc.; pass. rem. offési, offendésti, ecc.; part. pass. offéso, ant. offènso). - ■ v. tr. 1. a. [recare danno a qualcosa] ≈ danneggiare, [...] per lo più per quello morale: essa si lagnava con lo stesso calore delle offese grandi e di quelle piccole (I. Svevo). Oltraggio e vilipendio, così come i verbi ad essi connessi, si riferiscono soprattutto a valori morali condivisi, ad autorità e sim ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
usare. Finestra di approfondimento
Fare uso - U. è un termine dal sign. estremamente generico, che come tale può spesso essere sostituito da sinon. più appropriati al contesto. Un sinon. adatto [...] cose, indica un farne un uso approssimativo (il lavoro imbecille del servo che maneggia la penna invece della scopa [I. Svevo]), anche con connotazione scherz.: è uno che sa maneggiare le macchine (ovvero: è un pilota straordinario).
Usare nuovamente ...
Leggi Tutto
oltraggioso /oltra'dʒ:oso/ agg. [der. di oltraggio]. - [che costituisce offesa: quelle redarguizioni in pubblico erano veramente o. (I. Svevo)] ≈ disonorante, ingiurioso, insultante, (non com.) vituperoso. [...] ↓ offensivo. ↔ ossequioso ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
estraneo. Finestra di approfondimento
Modi di essere estraneo - Ciò che (o chi) non è conosciuto o non è familiare può essere designato da vari termini, il più generale dei quali è estraneo. [...] per dirle che non potevo rassegnarmi di divenire un e. per Ada e che per ciò mi contentavo di divenirle cognato (I. Svevo). Si può usare e. anche in senso reciproco, riferendolo a due persone che non abbiano confidenza tra loro (eravamo tanto amici ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
eterno. Finestra di approfondimento
Infinito nel tempo e nello spazio - Ciò che non finisce (o che è reputato non finire o, per iperb., che sembra non finire mai) è detto eterno. Il sign. originario [...] numerosi usi metaforici e iperb.: restai solo a sostenere mio padre per una decina di minuti che mi parvero un’eternità (I. Svevo); il viaggio con Bartolino durò un’eternità (L. Pirandello). I sinon. sono, in questi ultimi casi, infinità e secolo. I ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), Senilità (1898), e La coscienza di...
Nobile, usurpatore del trono svevo di Spagna nel 583. Vinto da Leovigildo, re dei Visigoti, fu fatto prigioniero; costretto a farsi monaco, fu confinato a Pax Iulia (Beja). Con lui, nel 585, la monarchia sveva cessò di esistere.