soddisfare
(tosc. o letter. sodisfare; ant. satisfare) v. tr. e intr. [lat. satisfacĕre, comp. di satis «abbastanza» e facĕre «fare»] (pres. io soddisfàccio o soddisfò o soddisfo, tu soddisfài o soddisfi, [...] e le esigenze dei consumatori; non fu poi la mancanza di denaro che mi rendesse difficile di soddisfare il mio vizio (Svevo); s. una donna, appagarla sessualmente. Come intr., è poco usato con compl. di persona (s. al pubblico più raffinato; è un ...
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orecchiante
agg. e s. m. e f. [der. di orecchio, con suff. participiale]. – 1. Di persona che, senza conoscere la musica, suona o canta a orecchio, e ha facilità a imparare i motivi musicali al solo [...] spie e sbirri e sorci di polizia, giacché egli esercitava una terza professione, quella dell’o. (De Roberto). 3. s. m., region. ant. Il ricevitore dell’apparecchio telefonico: il dottore gli promise di venir subito ed allora egli depose l’o. (Svevo). ...
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aggradevole
aggradévole agg. [der. di aggradire], letter. – Gradevole: le quali cose ... assai ti sono a. (Boccaccio). ◆ Avv. aggradevolménte, gradevolmente, piacevolmente: era sorpreso poco aggradevolmente [...] (Svevo). ...
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simpatia
simpatìa s. f. [dal lat. sympathia, gr. συμπάϑεια, comp. di σύν «con» e πάϑος «affezione, sentimento»]. – 1. a. Sentimento di inclinazione e attrazione istintiva verso persone, cose e idee (contr. [...] antipatia): avere, provare, sentire, dimostrare s. verso (o per) qualcuno; piccoli atti che non mi significavano una grande s. (Svevo); E in fondo provo quasi s. Quando il nemico Mostra di riconoscermi (Valerio Magrelli); ispirare s.; non ho s. per ...
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famigerato
agg. [dal lat. famigeratus, part. pass. di famigerare «render famoso», comp. di fama «fama» e tema di gerĕre «portare»]. – 1. a. ant. Famoso, in senso buono. b. Che gode di qualche notorietà [...] (in senso ironico): un soldato di sua conoscenza, un mangiatore f. (De Amicis). 2. Che ha cattiva fama: il f. bandito; il f. ministro di polizia; era un avaraccio f. (Svevo). ...
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sciogliere
sciògliere (pop. o letter. sciòrre) v. tr. [lat. exsolvĕre, comp di ex- e solvĕre «slegare, sciogliere»] (io sciòlgo, tu sciògli, ecc.; pass. rem. sciòlsi, sciogliésti, ecc.; fut. scioglierò, [...] la trovavo che si scioglieva in lacrime e non arrivavo mai ad ottenere da lei una spiegazione del suo dolore (Svevo); assol. sciogliersi, fam. e per lo più scherz., commuoversi, intenerirsi e sim.: il nonno, quando vede il nipotino, si scioglie ...
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nostalgico
nostàlgico agg. [der. di nostalgia] (pl. m. -ci). – 1. a. Caratterizzato da nostalgia, improntato di nostalgia: un desiderio n. della famiglia lontana; rimpianto n. della giovinezza; abbandonarsi [...] , a sogni n., a rievocazioni n.; e narra, narra, spinto dal bisogno n. di ricercare il tempo che non è più (Svevo). b. Che esprime mesti sentimenti di nostalgia: un canto n.; versi n., pagine nostalgiche. c. poet. Che suscita nostalgia, che induce ...
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lusingare
luṡingare v. tr. [der. di lusinga] (io luṡingo, tu luṡinghi, ecc.). – 1. a. Attirare, allettare con lusinghe, con complimenti, lodi o false promesse: l’aveva lusingata a lungo facendole credere [...] accettazione: grazie, ne sono lusingato); era lusingato che ella mostrasse di rammentarsi i particolari di quella serata (Svevo). ◆ Il gerundio luṡingando è talora adoperato come didascalia musicale, applicata ad alcuni passaggi cui si vuole dare ...
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sciroccale
agg. [der. di scirocco]. – Di scirocco: vento sc.; tempo sc., condizioni meteorologiche caratterizzate da vento e mare da scirocco: il tempo sc. persisteva ancora ma non era caduta pioggia [...] durante tutta la giornata (Svevo); estens.: la giornata d’inverno, a Roma, era coperta e sciroccale (Morante). ...
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severita
severità s. f. [dal lat. severǐtas -atis]. – L’essere severo; carattere, atteggiamento, comportamento di chi è severo: la s. dei giudici, della commissione d’esame; trattare con s.; qualità [...] scelta e nell’applicazione; s. di metodo, rigore scientifico; capigliatura ricca, ricciuta, ma accomodata con grazia e s. (Svevo), con semplicità, senza civetteria e ricercatezza. Talvolta nel sign. di gravità, sempre riferito a cosa che porti danno ...
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Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), Senilità (1898), e La coscienza di...
Nobile, usurpatore del trono svevo di Spagna nel 583. Vinto da Leovigildo, re dei Visigoti, fu fatto prigioniero; costretto a farsi monaco, fu confinato a Pax Iulia (Beja). Con lui, nel 585, la monarchia sveva cessò di esistere.